2 I
FRANCESCO
CAIRO
il Cavali e. r
Cairo
del
I T T 0
alla pieve del Cairo , caftello del tetri- ;-
i 7 Francesco
torio Fornellino nel Milanefe , traile 1’ an- Cairo
tno 1598. colla fua origine la denominar
KsÀ»O& '> . a a 4 a z« a -a—«
zione ancora il valorofo pittore France-
sco. Quelli naturalmente inclinato alle
operazioni del difegno , per molto tempo
ingegnofli di formarfene da per sè (ledo i
precetti , i quali pofcia con iftruzioni più
certe e profittevoli gli furon dati dal Mo-
ra zzone (>), allorquando rifolvè di farli fuo fcolare nella città
di Milano .
La continuata direzione , che riceveva dal maeitro , e la
pratica , che gli faceva fare full’ opere medefime , eh’ egli di-
pigneva , affai giovarono al vivace fpirito del giovane , per arri-
vare all’ imitazione del di lui piacente itile . Vero è però ,
che malgrado le fue diligenze , non potè uguagliare la forza (li-
mabile , che quegli dava a’ fuoi dipinti ; ma fe in quella parte
non ebbero il bramato effetto le fue fatiche , 1’ ottennero poi
maggiore , mentre fi fe conofcere in feguito fuperiore a lui
nella delicatezza e paftofità dell’ ignudo . Tale era la lode ,
che veniva attribuita a’ quadri , coloriti dal Cairo ne’ primi
tempi ; e che gli fu mezzo per iftabilirii un buon credito nel-
1’ arte .
Altra maniera pure fecefi propria quello pittore collo (In-
dio
(1) V. le notizie di Pierfrancefco Maiguccbelli, detto il Mora^ne nel Voi. il. di quella Serie alla pag. 117.
FRANCESCO
CAIRO
il Cavali e. r
Cairo
del
I T T 0
alla pieve del Cairo , caftello del tetri- ;-
i 7 Francesco
torio Fornellino nel Milanefe , traile 1’ an- Cairo
tno 1598. colla fua origine la denominar
KsÀ»O& '> . a a 4 a z« a -a—«
zione ancora il valorofo pittore France-
sco. Quelli naturalmente inclinato alle
operazioni del difegno , per molto tempo
ingegnofli di formarfene da per sè (ledo i
precetti , i quali pofcia con iftruzioni più
certe e profittevoli gli furon dati dal Mo-
ra zzone (>), allorquando rifolvè di farli fuo fcolare nella città
di Milano .
La continuata direzione , che riceveva dal maeitro , e la
pratica , che gli faceva fare full’ opere medefime , eh’ egli di-
pigneva , affai giovarono al vivace fpirito del giovane , per arri-
vare all’ imitazione del di lui piacente itile . Vero è però ,
che malgrado le fue diligenze , non potè uguagliare la forza (li-
mabile , che quegli dava a’ fuoi dipinti ; ma fe in quella parte
non ebbero il bramato effetto le fue fatiche , 1’ ottennero poi
maggiore , mentre fi fe conofcere in feguito fuperiore a lui
nella delicatezza e paftofità dell’ ignudo . Tale era la lode ,
che veniva attribuita a’ quadri , coloriti dal Cairo ne’ primi
tempi ; e che gli fu mezzo per iftabilirii un buon credito nel-
1’ arte .
Altra maniera pure fecefi propria quello pittore collo (In-
dio
(1) V. le notizie di Pierfrancefco Maiguccbelli, detto il Mora^ne nel Voi. il. di quella Serie alla pag. 117.