F R A N C E S
MIRE
PITTORE.
271
c o
s
ualvolta colle doti dell’ ingegno , che
poffedeva 1’ accurato e valorofo pittore
Francesco Mires aveffe accompagnata
una difcreta moderazione pel regolamento
del viver fuo , effer poteva al paragone di
chiunque altro primario artefice benavven-
turato , sì nel godimento di un’ eftimazio-
ne onorifica , che nell’ avanzo di copiofe
ricchezze ; ma perchè egli volle in tutto
fecondare l’incoftanza de’ fuoi voleri , perlopiù ritrovofli a paf-
fare i giorni, circondato dalle miferie , ed anguftiato da mille
infelicitadi .
Francesco
Mires
Nella città di Leyden ebbe il natale il fopraddetto pitto-
re l’anno 1635. , e per la gran difpofizione , che al difegno
dimoftrava , il padre fuo raccomandollo alla cura e direzione
di Gerardo Dou , profeifore molto accreditato nelle Germa-
nie (*) . L’ inafpettato avanzamento , derivato da un’ indefelfa
applicazione , che dimoftrò ne’ primi fuoi dipinti quello gio-
vane , reputava!! da chiccheflia fuperiore alla di lui età , e
ftraordinario , rifpetto al tempo , eh’ avea impiegato nello ftu-
dio . Pur non ottante non volle profeguire ad operare in gran-
de , per efferfi invogliato d’ imitare i lavori , che in piccoli
fpazj dal maeftro eran condotti con grande applaufo . A tal fi-
ne fi pofe a copiarne moltiflimi , per affuefarfi all’ imitazione ;
e dopo avanzofli a variar lo ftile , riducendolo in affai minor
formazione di quella del maeftro .
Ed invero non fittamente arrivò a mutar le forme ; ma in-
oltre , e nel gufto , e nel difegno , e nella foavità di un più
dolce
(1) V. le notizie di Gerardo Don fopra alla pag. u#
MIRE
PITTORE.
271
c o
s
ualvolta colle doti dell’ ingegno , che
poffedeva 1’ accurato e valorofo pittore
Francesco Mires aveffe accompagnata
una difcreta moderazione pel regolamento
del viver fuo , effer poteva al paragone di
chiunque altro primario artefice benavven-
turato , sì nel godimento di un’ eftimazio-
ne onorifica , che nell’ avanzo di copiofe
ricchezze ; ma perchè egli volle in tutto
fecondare l’incoftanza de’ fuoi voleri , perlopiù ritrovofli a paf-
fare i giorni, circondato dalle miferie , ed anguftiato da mille
infelicitadi .
Francesco
Mires
Nella città di Leyden ebbe il natale il fopraddetto pitto-
re l’anno 1635. , e per la gran difpofizione , che al difegno
dimoftrava , il padre fuo raccomandollo alla cura e direzione
di Gerardo Dou , profeifore molto accreditato nelle Germa-
nie (*) . L’ inafpettato avanzamento , derivato da un’ indefelfa
applicazione , che dimoftrò ne’ primi fuoi dipinti quello gio-
vane , reputava!! da chiccheflia fuperiore alla di lui età , e
ftraordinario , rifpetto al tempo , eh’ avea impiegato nello ftu-
dio . Pur non ottante non volle profeguire ad operare in gran-
de , per efferfi invogliato d’ imitare i lavori , che in piccoli
fpazj dal maeftro eran condotti con grande applaufo . A tal fi-
ne fi pofe a copiarne moltiflimi , per affuefarfi all’ imitazione ;
e dopo avanzofli a variar lo ftile , riducendolo in affai minor
formazione di quella del maeftro .
Ed invero non fittamente arrivò a mutar le forme ; ma in-
oltre , e nel gufto , e nel difegno , e nella foavità di un più
dolce
(1) V. le notizie di Gerardo Don fopra alla pag. u#