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S I M O N E
PIGNONI
PITTORE.
n c h e il noftro celebre maeflro in pittura
Simone Pignoni accoftumoffi , ad imi-
tazion del Furini , ad efprimere ne’ fuoi
quadri 1’ allevatrice nudità delle femmi-
ne ; efponendofi in tal guifa egli pure ,
per 1’ acquifto d’ un infelice applaufo , a
moltiplicare in altrui le cagioni di peri-
gliofi incentivi. Seguì il natale del Pigno-
ni in quella città di Firenze il dì 17.
d’ Aprile dell’ anno 1611. , e dopo aver attefo per qualche
tempo alle lettere umane , impiego!!! di volontà del padre
nell’ arte del libraio , con Zanobi Pignoni fuo ftretto con-
giunto .
Traile cofe , che nel fuddetto efercizio più impegnalfero
il genio del Pignoni a continuare in elfo , una fu 1’ efferlì
adattato , fenza faper difegnare , a colorire in miniatura fulle
cartapecore de’ libri ( che in carta bianca legava per ufo di re-
giftrar gli atti civili ne’ tribunali , o di tener la fcrittura nel-
le cafe de’ nobili, e ne’ banchi mercantili ) le armi o le mar-
che de’ proprietarj de’ medefimi libri . Le ingegnofe invenzio-
ni , e la buona difpoiizione , che naturalmente adoprava il gio-
vane nel condurle , più volte avendo olfervato Domenico Cre-
ili , detto il Paflignano ( ■ ), che fovente tratteneva!! nella bot-
tega del Pignoni , perfuafe i di lui parenti a fargli apprende-®
re il difegno ; ed egli medefimo il raccomandò a Fabbrizio
Bofchi fuo allievo, acciocché lo inflruiffe (»>.
Quantunque buona parte della fua gioventù avelie impie-
gata
(1) V. le notizie del Pajjìgnano nel Voi. il. di quella (2) Di quello pittore , v. il Baldinuccì nel Decen. il.
Serie, alla pag. 31. Sec. iv.
Simone
Pignoni
S I M O N E
PIGNONI
PITTORE.
n c h e il noftro celebre maeflro in pittura
Simone Pignoni accoftumoffi , ad imi-
tazion del Furini , ad efprimere ne’ fuoi
quadri 1’ allevatrice nudità delle femmi-
ne ; efponendofi in tal guifa egli pure ,
per 1’ acquifto d’ un infelice applaufo , a
moltiplicare in altrui le cagioni di peri-
gliofi incentivi. Seguì il natale del Pigno-
ni in quella città di Firenze il dì 17.
d’ Aprile dell’ anno 1611. , e dopo aver attefo per qualche
tempo alle lettere umane , impiego!!! di volontà del padre
nell’ arte del libraio , con Zanobi Pignoni fuo ftretto con-
giunto .
Traile cofe , che nel fuddetto efercizio più impegnalfero
il genio del Pignoni a continuare in elfo , una fu 1’ efferlì
adattato , fenza faper difegnare , a colorire in miniatura fulle
cartapecore de’ libri ( che in carta bianca legava per ufo di re-
giftrar gli atti civili ne’ tribunali , o di tener la fcrittura nel-
le cafe de’ nobili, e ne’ banchi mercantili ) le armi o le mar-
che de’ proprietarj de’ medefimi libri . Le ingegnofe invenzio-
ni , e la buona difpoiizione , che naturalmente adoprava il gio-
vane nel condurle , più volte avendo olfervato Domenico Cre-
ili , detto il Paflignano ( ■ ), che fovente tratteneva!! nella bot-
tega del Pignoni , perfuafe i di lui parenti a fargli apprende-®
re il difegno ; ed egli medefimo il raccomandò a Fabbrizio
Bofchi fuo allievo, acciocché lo inflruiffe (»>.
Quantunque buona parte della fua gioventù avelie impie-
gata
(1) V. le notizie del Pajjìgnano nel Voi. il. di quella (2) Di quello pittore , v. il Baldinuccì nel Decen. il.
Serie, alla pag. 31. Sec. iv.
Simone
Pignoni