FRANCESCHINI
I L
T E
R R
ella perfona del rinomato pittore Bal-
Baldassarre
dassarre Franceschini concorfero , frange.
a comun Pentimento degl’ intendenti , le SCHINI
piu belle prerogative , che fan di meftieri
k ’■/ a formare un eccellente maeftro in sì diffi-
| cil profelfione ; mentre con armonia con-
corde fan mirabil comparfa nel fuo pregia-
to ftile , la nobiltà de’ penfieri, il maeftofo
de’ foggetti e dell’ erudizione , un efarto
difegno , avvivato da vago colorito , e una fopraffine intelli-
genza del fottinsù . Per le quali cofe ogni fuo dipinto a do-
vizia inftruifce , diletta e muove 1’ animo di chiunque fludio-
famente 1’ offerva . .
La città di Volterra fu la patria di quello artefice ; ed il
natale fuo feguì nell’anno di nollra falute 161i. Nella fanciul-
lezza attefe ad imparar le prime lettere ; ma perchè il padre ,
che s’ efercitava nello fcolpire piccole figure e gruppi d’ ala-
baftro , avea deftinato di rilevare in tal lavorio anche il figliuo-
lo , lo pofe ad apprendere il difegno ( * ) . Malvolentieri adatta-
vafi Baldalfarre al genio paterno ; pur nonoftante con docilità
proccurava d’ obbedirlo . Frattanto per dar faggio del profitto ,
che faceva nelle fue applicazioni , toccò alquante figure in
penna , con tal diligenza e gufto , che vedute da Curzio Io-
ghi-
(i) V. alcune notizie di Guafparvì Trancefcbini padre di detta Tufo , che fono riportate dal Baldinucci nel
BaldaJJarre , e de’lavori da lui fatti in certa terra, Decen. v. Pari. i. Sec. v. pag. 382.
I L
T E
R R
ella perfona del rinomato pittore Bal-
Baldassarre
dassarre Franceschini concorfero , frange.
a comun Pentimento degl’ intendenti , le SCHINI
piu belle prerogative , che fan di meftieri
k ’■/ a formare un eccellente maeftro in sì diffi-
| cil profelfione ; mentre con armonia con-
corde fan mirabil comparfa nel fuo pregia-
to ftile , la nobiltà de’ penfieri, il maeftofo
de’ foggetti e dell’ erudizione , un efarto
difegno , avvivato da vago colorito , e una fopraffine intelli-
genza del fottinsù . Per le quali cofe ogni fuo dipinto a do-
vizia inftruifce , diletta e muove 1’ animo di chiunque fludio-
famente 1’ offerva . .
La città di Volterra fu la patria di quello artefice ; ed il
natale fuo feguì nell’anno di nollra falute 161i. Nella fanciul-
lezza attefe ad imparar le prime lettere ; ma perchè il padre ,
che s’ efercitava nello fcolpire piccole figure e gruppi d’ ala-
baftro , avea deftinato di rilevare in tal lavorio anche il figliuo-
lo , lo pofe ad apprendere il difegno ( * ) . Malvolentieri adatta-
vafi Baldalfarre al genio paterno ; pur nonoftante con docilità
proccurava d’ obbedirlo . Frattanto per dar faggio del profitto ,
che faceva nelle fue applicazioni , toccò alquante figure in
penna , con tal diligenza e gufto , che vedute da Curzio Io-
ghi-
(i) V. alcune notizie di Guafparvì Trancefcbini padre di detta Tufo , che fono riportate dal Baldinucci nel
BaldaJJarre , e de’lavori da lui fatti in certa terra, Decen. v. Pari. i. Sec. v. pag. 382.