Onorio
Marinari
204 Serie de’ Ritratti di Pittori
del Suffragio in Caflelfranco di fotto , ambedue luoghi nel di-
ffretto Fiorentino , rapprefentò in una tavola le Anime del
Purgatorio , e San Francefco d’ Affili in atto di pregare per
effe Gesù Criflo , elevato in gloria nella parte fuperiore . In
Lucignano ancora , terra affai popolata di quello dominio , man-
dovvi due tavole da altare , che in una vi aveva fatto il Tran-
fito di San Giufeppe , e nell’ altra 1’ Annunziazione della Ver-
gine Santiffima .
Le numerofe ed applaudite opere , che giornalmente fi
perfezionavano da’ pennelli del Marinari , accrefcevano notabil-
mente il credito al braviffimo artefice ; dimanierachè da varie
città dell’ Italia gli venivan commeffe diverfe pitture ; ed in
ilpezie di Roma , di Napoli e di Venezia . Da quell’ ultimo
luogo avendo ricevuto ordine di colorire alquanti quadri folla
maniera efattiffima di Carlin Dolci fuo maeftro , ( lo che offen-
do flato da lui efeguito con indicibile imitazione ) alcuni di
quei nobili più volte lo invitarono a volerfi ftabilire appreffo
di effi in Venezia, ove 1’ afficuravano , che fotto la loro prote-
zione , maggiori avrebbe fperimentato i proprj avanzamenti, e
le occafioni di far conofcere la fua grand’ abilitade nell’ arte .
Egli però , che cotanto amava la ritiratezza e la patria , con
gentilezza di ringraziamenti rinunziò a tutte le generofe of-
ferte, che gli facevano .
Paffato frattanto a miglior vita il Dolci , di cui eran ri-
mafe molt’ opere non totalmente terminate , fu duopo alla di-
ligente e perita mano del Marinari di darle 1’ ultimo compi-
mento ; ficcome fece con tale unione di itile , che agli fleifi
profeffori fora impoffibile il poter diflinguere quali effer poffo-
no i tratti del Dolci, e quelli del MarinariSomigliante in-
telligenza , e pratica d’ imitazione avea eziandio quello valen-
tuomo nelle maniere degli altri maeflri più rinomati ; dimodo-
ché volendo il Granprincipe Ferdinando di Tofcana far ridurre
a una determinata grandezza una feelta quantità di quadri e
di tavole , che ornano il palazzo de’ Pitti, e la celebre Galle-
ria , eleffe a ciò fare il Marinari , per la ftima , che faceva
della di lui efperimentata franchezza .
Altrettanto operò nel ridurre di comando del fopramme-
morato Granprincipe la ferie de’ ritratti originali di Pittori,
che
Marinari
204 Serie de’ Ritratti di Pittori
del Suffragio in Caflelfranco di fotto , ambedue luoghi nel di-
ffretto Fiorentino , rapprefentò in una tavola le Anime del
Purgatorio , e San Francefco d’ Affili in atto di pregare per
effe Gesù Criflo , elevato in gloria nella parte fuperiore . In
Lucignano ancora , terra affai popolata di quello dominio , man-
dovvi due tavole da altare , che in una vi aveva fatto il Tran-
fito di San Giufeppe , e nell’ altra 1’ Annunziazione della Ver-
gine Santiffima .
Le numerofe ed applaudite opere , che giornalmente fi
perfezionavano da’ pennelli del Marinari , accrefcevano notabil-
mente il credito al braviffimo artefice ; dimanierachè da varie
città dell’ Italia gli venivan commeffe diverfe pitture ; ed in
ilpezie di Roma , di Napoli e di Venezia . Da quell’ ultimo
luogo avendo ricevuto ordine di colorire alquanti quadri folla
maniera efattiffima di Carlin Dolci fuo maeftro , ( lo che offen-
do flato da lui efeguito con indicibile imitazione ) alcuni di
quei nobili più volte lo invitarono a volerfi ftabilire appreffo
di effi in Venezia, ove 1’ afficuravano , che fotto la loro prote-
zione , maggiori avrebbe fperimentato i proprj avanzamenti, e
le occafioni di far conofcere la fua grand’ abilitade nell’ arte .
Egli però , che cotanto amava la ritiratezza e la patria , con
gentilezza di ringraziamenti rinunziò a tutte le generofe of-
ferte, che gli facevano .
Paffato frattanto a miglior vita il Dolci , di cui eran ri-
mafe molt’ opere non totalmente terminate , fu duopo alla di-
ligente e perita mano del Marinari di darle 1’ ultimo compi-
mento ; ficcome fece con tale unione di itile , che agli fleifi
profeffori fora impoffibile il poter diflinguere quali effer poffo-
no i tratti del Dolci, e quelli del MarinariSomigliante in-
telligenza , e pratica d’ imitazione avea eziandio quello valen-
tuomo nelle maniere degli altri maeflri più rinomati ; dimodo-
ché volendo il Granprincipe Ferdinando di Tofcana far ridurre
a una determinata grandezza una feelta quantità di quadri e
di tavole , che ornano il palazzo de’ Pitti, e la celebre Galle-
ria , eleffe a ciò fare il Marinari , per la ftima , che faceva
della di lui efperimentata franchezza .
Altrettanto operò nel ridurre di comando del fopramme-
morato Granprincipe la ferie de’ ritratti originali di Pittori,
che