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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

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https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0275

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236

BIBLIOGRAFIA

BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.

Storia dell’arte in generale. Opere di consulta-
zione e divulgazione. Topografia artistica ge-
nerale. Relazioni tra la storia dell’arte e le
altre scienze. Questioni e studi generali di tec-
nica, di estetica, di iconografia.

83. Bai.dwin Brown (G.), Vasari on technique. {The
Buri. Mag., voi. X, pag. 252-255; London, 1907).

Illustra l’importanza della introduzione tecnica preposta
dal Vasari alle sue biografie artistiche.

84. Bartoli (Ekaclide), Guida illustrata di Cin-
goli. — Cingoli, tip. Francesco Lnchetti, 1906.

85. Ci accio (Lisetta), L’ultimo periodo della scul-
tura gotica a Roma (Ausonia, a. I, MCMVI, pag. 68-92 ;
Roma, 1907).

La tradizione dell’arte dei marmorari romani non si spense
inai durante tutto il secolq XIV ; una vera rifioritura della
scultura a Roma si avverte però solo verso la fine del Tre-
cento. Da cpiesto momento sin verso il 1430 si svolge l’ul-
timo periodo della scultura gotica romana, del quale restano
frammenti abbastanza numerosi, studiati con fine e accura-
tissima analisi dalla valorosa A. Essa giustamente nota come
la figura di maestro Paolo seniore non sia la figura carat-
teristica di questo primo risorgimento della scultura a Roma:
hanno maggiore importanza alcuni scultori contemporanei
come l’autore anonimo del monumento Adam in Santa Ce-
cilia. Così questo come il monumento D’Alengon in Santa
Maria in Trastevere, furono e sono attribuiti a Paolo da
molti studiosi: ma l’A. dimostra molto bene l’insussistenza
dell’ ipotesi.

86. Frova (Arturo), Chiese gotiche cadorine. (.Ras-
segna d’arte, a. VII, pag. 10-14 e 23-26; Milano, 1907).

Cenni brevissimi di parecchie interessanti chiese ignorate
o neglette, redatti col semplice intendimento di apprestare
materiali al futuro inventario delle ricchezze artistiche ita-
liane. 11 F. ha cominciato a fare così per il Cadore ciò che
fa il Malaguzzi per la Valtellina: trovi il buon esempio imi-
tatori per le altre regioni italiane artisticamente ignote.

87. Histoire de Vart, depuis les premiers temps chré-
tiens jusqu’à nos jours, publiée sous la direction de
André Michel. Tome IL Formation, expansion et
évolution de Vart gothique. (Première partie). — Paris,
Colin, 1906.

La prima parte del tomo II di quest’opera (cfr. « Bollet-
tino», 1905, n. 336, e 1906, n. 60) comprende i seguenti
studi: — « Enlart, L'architecture gothique du XIII siede;
Michel, Enlart, Bertaux, Formation et développeniènt de la
sculpture gothique du milieu du XII a la fin du XIII siede;
Haseloff, Male, de Mandach, Bertaux,' Les miniatiti'es, les vi-
traux, la'.pelature murale ; Pératé, La pelature italienne av'ant
Giotto; Koechlin, Lee ivoires gothiques — ».

SS. Mendei.sohn (H), Die Engel in der bildenden
Kunst. Ein Beitrag zur Kunstgeschichte der Gotik und
der Renaissance. — Berlin, B. Behrs, 1907.

Lo studio rivela profonda coltura letteraria e artistica ed
è condotto con buon ordine e criterio. Una tale trattazione
potrebbe tuttavia offrire alla storia dell’arte maggior vantaggio,
se fatta meno sulle generali e con più particolare riguardo
allo svolgimento del soggetto iconografico impreso a studiare,
nei diversi tempi e presso le varie scuole; jiotendo in tal
modo l’iconografia venire potentemente in aiuto allo studio
dello stile nella determinazione della cronologia e geografia
artistica. Al quale scopo naturalmente sarebbe stato neces-
sario nell’A., particolarmente per ciò che riguarda l’arte nostra,
lo studio non soltanto dei più noti capolavori, ma anche di
tante più modeste manifestazioni d’arte. Così a noi avrebbe
interessato vedere che cosa la dottrina dell’A. poteva dirci
intorno a certe curiose anomalie dei tipi iconografici tradi-
zionali, come gli angioli con ali in luogo di gambe nelle mi-
niature bolognesi della metà circa del secolo xiv ed i putti
forniti di aiucce attaccate all’avambraccio in pitture piemon-
tesi degli inizi del Cinquecento; soggetti sfuggiti all’A., ve-
ramente senza troppo grave torto in uno studio d’indole così
vasta. I. c.

Storia particolare dei monumenti.

89. Angelini (Luigi), Di una Vergine del Bergo-
gnone in Burligo (Rassegna d'arte, a. VII, pag. 76-77;
Milano, 1907).

Nella chiesuola di Burligo nel comune di Palazzago (Ber-
gamo) una Madonna col Bambino, in tavola, è attribuita
dall’A. al Borgognone.

90. Cagnola (Guido), Gli affreschi di Viboldone
e di Solaro. (Rassegna d’arie, a. VII, pag. 37-42; Mi-
lano, 1907).

Negli affreschi dell’arco trionfale della chiesa dei Ss. Pietro
e Paolo, a Viboldone, vede la mano di un pittore locale, non
scolaro diretto ma imitatore di Giotto, diverso in ogni modo
dall’altro artista (Giovanni da Milano?) che dipinse il tiburio
della stessa chiesa. Un altro importante ciclo di affreschi, esi-
stenti a Solaro in una chiesuola dimenticata, presenta mol-
tissime analogie con gli affreschi dell’arco trionfale di Vi-
boldone, ma devesi ad altro pittore locale.

91. Cagnola (Guido), Un’altra Natività di Gero-
lamo da Cremona. (.Rassegna d'arte, a. VII, pag. 78;
Milano, 1907).

Una Natività, posseduta dall’antiquario Grandi di Mi-
lano, risulta, secondo il C., opera indubbia del Cremonese
al riscontro col Presepio della collezione Jarves, Il riscontro
è giustissimo, ma il quadro di Milano è brutto.

92 Cavenaghi (Luigi), Antichi affreschi nel duomo
di Airi. (.Bollettino d'arte, a. I, fase. Ili; Roma, 1907),
 
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