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PAOLO GIORDANI
narono nell’arte, cercando di avvicinarvisi, cercando dalla muta interrogazione dei suoi resti,
di cavarne un profitto, che doveva preludere al rinnovamento ; la combinazione delle forme
cristiane colle pagane, non più copiate nè imitate, ma diventate patrimonio unico della scultura,
doveva poi segnare il domani dell’arte.
Fino a quel tempo s’era imitato il motivo classico, ma non se n’era raggiunta la forza
vivace della modellatura, la scienza vigorosa dell’aggruppamento delle figure; gli artisti ave-
vano cercato di riprodurlo, ma con maniera propria: bisognava una volta che l’opera si
compisse, sia pure a scapito dell’ originalità. Or dunque il tabernacolo, da questo punto
Palazzo dei Conservatori. Bassorilievo dal mausoleo di Marco Aurelio
L’imperatore accorda grazia ai nemici vinti
(Fotografia Alinari)
così poco studiato, acquista un posto importante nella storia delle arti figurative. Se non fu
opera perfetta, esso restò a testimoniare il massimo sviluppo della scuola e segnò come il
vero e proprio passaggio di una maniera all’altra.
Nel bassorilievo rappresentante la Crocifissione di San Pietro, il meglio condotto, traspira
vivamente la copia del monumento di Marco Aurelio.
Esaminiamolo partitameli te. I soldati aggruppati a destra della croce confitta in terra,
che volgono la testa verso un punto non ben definito, sembrano come aggiunti alla rap-
presentazione, nè hanno nesso logico con essa. Però, più che un’imitazione, essi costitui-
scono una copia del bassorilievo, proveniente dal mausoleo sopradetto di Marco Aurelio,
inserito nell’arco di Costantino, dove viene rappresentato l’imperatore che arringa le truppe.
PAOLO GIORDANI
narono nell’arte, cercando di avvicinarvisi, cercando dalla muta interrogazione dei suoi resti,
di cavarne un profitto, che doveva preludere al rinnovamento ; la combinazione delle forme
cristiane colle pagane, non più copiate nè imitate, ma diventate patrimonio unico della scultura,
doveva poi segnare il domani dell’arte.
Fino a quel tempo s’era imitato il motivo classico, ma non se n’era raggiunta la forza
vivace della modellatura, la scienza vigorosa dell’aggruppamento delle figure; gli artisti ave-
vano cercato di riprodurlo, ma con maniera propria: bisognava una volta che l’opera si
compisse, sia pure a scapito dell’ originalità. Or dunque il tabernacolo, da questo punto
Palazzo dei Conservatori. Bassorilievo dal mausoleo di Marco Aurelio
L’imperatore accorda grazia ai nemici vinti
(Fotografia Alinari)
così poco studiato, acquista un posto importante nella storia delle arti figurative. Se non fu
opera perfetta, esso restò a testimoniare il massimo sviluppo della scuola e segnò come il
vero e proprio passaggio di una maniera all’altra.
Nel bassorilievo rappresentante la Crocifissione di San Pietro, il meglio condotto, traspira
vivamente la copia del monumento di Marco Aurelio.
Esaminiamolo partitameli te. I soldati aggruppati a destra della croce confitta in terra,
che volgono la testa verso un punto non ben definito, sembrano come aggiunti alla rap-
presentazione, nè hanno nesso logico con essa. Però, più che un’imitazione, essi costitui-
scono una copia del bassorilievo, proveniente dal mausoleo sopradetto di Marco Aurelio,
inserito nell’arco di Costantino, dove viene rappresentato l’imperatore che arringa le truppe.