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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

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Fasc. 6
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Biancale, Michele: Le porte di bronzo di Castelnuovo in Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0469

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LE PORTE DI BRONZO DI CASTELNUOVO IN NAPOLI

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battaglia a loro favorevole, colpiscono per il senso di verità storica. Ma il lavoro del bas-
sorilievo è trascurato: l’effetto come di colore, notato nell’altro pannello, conseguito per il
digradare dei piani e del rilievo, qui è scemato. Cavalli e cavalieri son trattati con segno
troppo sintetico; c’è confusione, trascuratezza; non v’è più l’artista che sa alleggerire il
suo tocco nel lineare con precisione figure lontane : alberi, piani, colline sono ottenute con
segno materiale ; la fuga dei cavalli è espressa invariabilmente dalle gambe anteriori solle-
vate in una stessa linea, come a superare ostacoli. Le teste dei cavalieri sono disposte in
file interminabili, monotone; il fiume Sannoro è rappresentato come un ruscello che un

Napoli, Arco di Castelnuovo. Scultura del fornice a destra

fante potrebbe varcare d’un salto ; ed il ponte a quattro archi è così misero di proporzioni,
che non si comprende come possa fare a reggere il peso del cavallo e cavaliere sul punto
di attraversarlo. Non v’è nè in questo pannello nè in quelli superiori una posa, un gruppo
che veramente rivelino lo scultore, per cui la forma non sia parola vana. Però nelle scene
superiori l’artista consegue vivacità ed espressione, provandosi persino a rendere il pae-
saggio con alberi di cipressi che sembrano covoni allineati e rappresentando il cielo con
nubi schematiche e di maniera. Diremo per concludere che l’artista del bassorilievo piu
nobile, più bello, è un maestro a cui tutto il gran movimento dell’arte contemporanea, specie
fiorentina e romana, non è ignoto. Si direbbe che egli abbia visto Donatello, tanta e la foga
del lavoro, l’impeto delle movenze, la novità di alcune pose e la varietà dei gruppi nel
suo bassorilievo. Il secondo maestro della « battaglia di Troia » e dei due bassorilievi supe-
 
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