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L' art: revue hebdomadaire illustrée — 5.1879 (Teil 4)

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Courajod, Louis: La statue de Francesco Sforza modelée par Léonard de Vinci et le dessin de Munich, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17802#0110

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92 l'a

Vinci, ma solo di chi ebbe a vcdere il monumentale modello. Ail' incontro, fino
dal 1869, un amico nostro. il senatore del regno dottor Giovanni Morelli, ebbe
a riconoscere in quei tratti un disegno di Antonio del Pollajuolo, siccome uno
dei progetti per questo monumento allora messo a concorso da Lodovico. unde
gareggiare con quello che a Vcnezia si voleva innalzare pel Collconi. Lo statuario
di quel capolavoro che è il scpolcro di Sisto IV, sarebbe stato ben degno di
rispondere aile esigenze artistiche del Moro, se la prova non fosse stata vinta
dal Leonardo, forse con quel modellino in cera di cui parla il Vasari. Certo a
questo fatto si connette la famosa sua Jettera, con cui, oltre il resto. si offre
ail' esecuzione del cavallo in bronzo. Il disegno di Monaco sembra sia quello che
esisteva nel libro dello stesso Vasari e di cui cgli fa cenno, etc.

M. Mongeri constate que le dessin de Munich reproduit
une figure monumentale, que cette statue représente incontes-
tablement Francesco Sforza et que j'ai simplement attribue ce
dessin à un artiste contemporain qui aurait vu le modèle de
Léonard. Je lui suis reconnaissant de cette déclaration, ainsi
que de l'assentiment qu'il donne à une partie de mes conclu-

rt.

sions. Je ne lui suis pas moins reconnaissant de sa contradiction.
Le dessin, d'après lui et d'après une autorité comme celle de
M. Morelli, daterait bien de l'époque où Léonard était à Milan,
mais, au lieu de représenter la pensée de Léonard, il nous con-
serverait le modèle proposé par Pollajuolo pour la statue de
Francesco Sforza. En outre, le dessin émanerait directement de
l'auteur de ce modèle et aurait été possédé par Vasari. De cette
contradiction je ne veux retenir qu'une chose en ce moment.
C'est que, pour des juges aussi compétents, le dessin que mes
premiers contradicteurs proclamaient allemand d'abord , puis
ensuite de nationalité indéterminée et du XVU* siècle, est tout
simplement un dessin italien, attribuable à Antonio del Polla-
juolo. Disposé à accepter provisoirement cette manière de voir,
sans m'en porter toutefois garant, je me réserve d'en discuter
I tout à l'heure les conséquences.

Dessin reproduisant la statue de Francesco Sforza. modelée par Léonard de Vinci.

(Cabinet des estampes de Municli.)

Voici enfin l'opinion de l'un des auteurs du Saggio délie
opère di Leonardo da Vinci que je demande encore la permission
de reproduire in extenso, malgré les paroles, beaucoup trop
flatteuses à mon égard, de M. Camillo Boito. C'est un document
capital pour la discussion :

Ma ecco un altro disegno, venuto fuori da un anno appena, e fatto inciderc
dal signor I.uigi Courajod neîla G&tfCtta Jelle belle Arti. Il disegno sta in
Monaco, sotto vetro. nell' anticamera un po' buia del (jabinctto délie stampe,
quasi smarrito fra le moite carte di artefici d'ogni tempo e paese. Xessuno, clic
si sappia. s' cra pigliata la briga di guardarlo benc e di cavarne un sugo ; e il
signor Courajod ha mostrato molta sottigliczza d'occhio cd un vivissimo amore
per r artc scoprendolo, traendolo dalla dimenticanza nella quale giaceva e met-
tendolo d'un tratto alla luce del sole. F un foglio molto notevole. La testa del
guerriero, in fatti. somiglia a quclla di Francesco Sforza: la persona, chiusa
nell' armatura, con il braccio destro disteso e il bastone del comando in mano.
e eertamente assai nobile: il cavallo, portato dalle gambe di dictro, quantunque
in atto di slanciarci con le zampe anteriori ben alte da terra, ha un' apparenza
grave, aggiungeremmo quasi solenne. La testa del cavallo è invero lconardesca ;

e il totale délia statua, con quel guerriero caduto, sul quai poggia il ventre' del
massiccio animale, rispondc ai coneetti, che furono sino ad ora attribuiti a
Leonardo per il colosso c dei quali si trovano parecchie traccie qua e là.

Ma il disegno non é di Leonardo : lo confessa il medesimo signor Couraiod :
fors' è di un suo allicvo, e toma facile supporre. dicc. che sia stato propriamente
copiato dal monumento originale. E lo scopritore subito con licta fede conclude :
• J'ai la conviction qu'il représente le modèle définitif. » Qui sta il punto. I modelli
furono duc, ma i pensieri, gli schizzi, i disegni furono innumerevoli ; c si sa che
i disegni di Leonardo venivano riccrciti. studiati, copiati mentre egli viveva
ancora. Alberto Durer, niente meno, forse durante il suo longo soggiorno in
Venezia, cavo abbondanti memorie dalle Kctrchs sulle proporzioni del corpo
umano. dai profil i strambi di teste, dai cavalli del suo célèbre contemporaneo. 11
disegno del signor Courajod potrebb' esserc dunque la copia più o meno veechia
di uno dei disegni finiti da Leonardo per la propria sua statua, ma non tradolti
in modello: potrebbe anche esserc la copia del modello fatto da Antonio Pollaiolo
per la statua équestre dello stesso Francesco Sforza, délia quale il Vasari posse-
deva — lo dicc lui stesso— il disegno in due modi : in uno il duca à sotto Ycrona.
nell' altro egli, tutto armato, fa saltare il cavallo addosso a un armato.

M gentile Franccse perdoni dunque alla nostra caparbietà se mettiamo
innanzi al disegno. che chiameremo suo, quello a matila rossa, che si vede
nell'Ambrosiana e che il Clément dice bellissimo, etc. 1

1. Leonardo e Michel Angela, p. or, 91 et qj.
 
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