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Napoli nobilissima: rivista d' arte e di topografia napoletana — 10.1901

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Salazar, Lorenzo: Marmi dei castelli di Napoli: esposti nel chiostro di S. Martino
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https://doi.org/10.11588/diglit.71019#0027

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RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

II

MARMI DEI CASTELLI DI NAPOLI
esposti nel chiostro di S. Martino

Nel mio lavoro sui Castellani di Santelmo (j) ho ripor-
tato le iscrizioni esistenti in questo castello, e nella Na-
poli nobilissima le ha pubblicate il Colonna di Stigliano.
Le iscrizioni di Santelmo sono tuttora al posto ove, in
varie epoche, furono collocate. Non così quelle degli altri
castelli di Napoli, in pare disperse, e di cui tre vennero
in S. Martino.
Comincio dalla più antica, assolutamente inedita e della
quale fino ad oggi ignoravasi del tutto la provenienza, ad
onta che da molti anni fosse nel chiostro dei Procuratori
in S. Martino, la prima a mano manca di chi entra. Essa
è di singolare importanza, perchè rimonta all'epoca Sveva,
e pare si riferisca al castello di Capuana, che oggi va rin-
novandosi.
L'iscrizione, in marmo, misura m. 0.86 X 0.39 e venne
immessa nel Museo di S. Martino il 30 settembre 1878,
proveniente dai depositi del Museo di Napoli, senza indi-
cazione di sorta della sua più antica provenienza, nè del
posto ov'era collocata.
t ANNO . DNICE. INCARNACIONIS . M.
C.C.XXXVI . IMPERANTE . DNO NRO ERE
DERICO . DI GRA . ROMANOR . IMPATOR . IERIM
ET SCIIE . REGE . ANNO. EIVS . IMPII . XVI.
IN IERIM . XI . ET I SCIIA . XXXVI.
III . FELICITER . AMEN .
Nella Chronica di Riccardo da San Germano (2), sotto
l'anno 1234 si legge:
« Imperator de Apulia venit in terram Laboris, et tunc ab
ista parte Capue fieri super pontem castellum jubet, quod
ipse manu propria consignavit. In neapoly etiam munitionem
factam precipit ampliavi ».
Il ch. G. del Giudice, che si vale della citata Chronica
in molti luoghi del suo dotto studio intorno a Riccardo
Filangieri (3), fa rilevare che Riccardo di S. Germano as-
segna agli avvenimetni date erronee (4).

Ma nel caso di questa iscrizione è pur probabile che
mentre il cronista ricorda la data dell'inizio dei lavori,
sul marmo venne consacrata l'epoca in cui le fabbriche
ebbero compimento.
Lo storico Giannone scrive:
« Federico fece ancora fortificare i castelli di Trani, di
Bari, di Napoli e di Brindisi e nel seguente anno (1234)
fece ampliare in Napoli il Castel Capuano » (A. Ben vero
che lo stesso Giannone, in altro luogo della citata Storia,
scrive: (2) « Coloro che non vogliono farne autore il re
Guglielmo, narrano che nel seguente anno 1223 facesse
Federico edificar in Napoli il Castel Capuano ».
Il Carletti (3) pone la data del 1231 al pari del Cela-
no (4) e di altri.
Il Summonte (5) ricorda il fatto, ma non pone la data.
Il Sarnelli (6) dice addirittura che fu edificato dal re
Carlo, primo di questo nome.
Il Capecelatro (7) scrive: « Fece anche fortificare, e ri-
durre in miglior fortuna il castello di Capuana, che '1 zio
suo Guglielmo in Napoli fondato avea: » e segna la data
del 1234. Ma è superfluo il riportare da altri storici, per-
chè i meglio informati non fanno che attenersi alla Cbro-
nica di Riccardo da San Germano.
Il Gaudenzi (8) pubblica alcuni diplomi che si riferiscono
all'abbazia di Ferraria, di cui uno si chiude così:
Datum Messane Anno dominice ]ncarnacionis M° CC° vi-
cesimo II° mense octobrisXI'Indicatione Imperante domino no-
stro Federico dei gracia eccellentissimo Romanorum Impera-
tore semper Augusto et Rege Sicilie Anno Romani Imperli
eius II° et Regni Sicilie vicesimo 1111° feliciter Amen.
È omesso il titolo di Re di Gerusalemme, che si legge
nell'iscrizione, perchè Federico cominciò ad usarlo nel
1225, dopo celebrate le nozze con Jole, nipote di Bai-
duino IV re di Gerusalemme, la quale gli portò in dote
i suoi diritti a quel reame.
Questa epigrafe non può attribuirsi nè all'Accademia de-
gli studi, istituita in Napoli da Federico nel 1224, nè al
castello dell'Ovo, fatto da lui fortificare nel 1221, ma deve
riferirsi al castello di Capuana, ove probabilmente venne
collocata a lavori compiuti nel 1236.

(1) Salazar (Lorenzo), Castellani di Santelmo, Napoli, Tocco, 1895.
(2) Ignoti monachi cisterciensis | S. Mariae de Ferraria | Chronica |
et] Ryccardi | de Sancto Germano | Chronica priora [ Reppent in codice
ms. bononiensi atque nunc primum edidit\Avgvstus Gaudenzi]adiectis
ejusdem Ryccardi chronicis posterioribus | ex editione Georgii Pertzii.—
Neapoli, ex Regio Typographo Francisci Giannini et fil. mdccclxxxvììì,
Pag- 14C
(3) Del Giudice (G.), Riccardo Filangieri al tempo di Federico II,
di Corrado e di Manfredi, in Archivio st. per le prov. nap., anni XV,
XVI, XVII.
(4) Anno XVI, pag. 456-457.

(1) Istoria civile, t. II, lib. XVII, pag. 328. Ediz. di Venezia del
MDCCLXVI.

(2) Pag. 297, lib. XVI, cap. II.

(3) Topografia della città di Napoli, pag. 108.

(4) Notizie, ecc., ediz. Chiarini, vol. II, pag. 378.

(5) Historia, t. II, p. 334.

(6) Nuova guida dei forestieri, Nap., 1772, pag. 41.

(7) Istoria, t. I, p. II, pag. 319.

(8) Op. cit., Prefazione, pag. 9.
 
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