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Napoli nobilissima — 1.1892

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RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

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Prospetto della nuova strada fatta per

il Real Passeggio nella Riviera di Ghiaia.

Una stampa del tempo, dedicata a Maria Carolina, ci pre-
senta il Prospetto della nuova strada fatta per il Reai Pas-
seggio nella Riviera di Chiaia.
Ecco i due casinotti quadrati; le terrazze sono coverte
di tende, e vi si affolla la gente, occupata nella conversa-
zione, nel prender rinfreschi, nel giuoco : « nei giorni di
« state concorronvi tutti i comodi napoletani la sera, a de-
« liziarvisi con laute cene » (x).
Una inferriata congiunge i due casini, e in mezzo di
essa si apre una porta fiancheggiata da due garitte, innanzi
alle quali due soldati, col fucile in ispalla, fanno la guardia.
Varii gruppi di persone s’avviano per entrare. È una
famiglia composta di un uomo dalla lunga giamberga e col
solito cappello a tricorno in testa, di una donna con una
cuffietta sui capelli incipriati, di un allampanato ragazzetto,
e di un fanciullo col cappellino piumato, e una gran fascia
svolazzante alla cintura. Altri mercanteggiano coi venditori
ambulanti, scalzi, cenciosi, colla cassetta da mostra ad ar-
macollo; una donna, con un bambino appoggiato alla spal-
la, e un altro attaccato alle gonnelle, chiede l’elemosina a

un vecchio che s’allontana; un gruppo di bambini scher-
zano, gittati a terra; da una carrozza scende una dama,
cui un cavaliere porge la mano.
Innanzi, s’allunga il gran viale della Villa; e nel mezzo
d’esso, si vede la fontana circolare, dove, su uno scoglio,
sorgono le statue di Partenope e del Sebeto, con molti
Amorini versanti acqua : modello, del Sammartino, da tra-
dursi poi in marmo (*).
Ai due lati del viale principale, ch’è scoverto, altri due
viali coverti, piantati di tigli, che formano archi; e, in-
trecciati ad essi, tralci di viti appoggianti ad un pergolato,
« che rendono più ombrose le grotte, a cui accrescono
« vaghezza le uve nel mese di ottobre ». Ciascun arco è
lungo 16 palmi, e si contano, di essi, trentasei, « oltre di
« altri sei, tre nel principio, e tre nella fine », che stanno
soltanto nel viale di sinistra, senza riscontro nell’altro (1 2).
Dal lato del mare, un parapetto protegge il passeggio,
e lascia al disotto bastante spazio arenoso « per uso di

(1) Celano ed. 1792, l. c.; Sigismondi, Descrizione della città di Napoli,
Napoli, 1788-9, III, 135-6.
(2) Celano, ed. 1792, l. c.

(1) Celano, ed. 1792, IV, 257 sgg.
 
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