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Napoli nobilissima — 1.1892

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Napoli nobilissima


RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

SOMMARIO DEL 7 FASCICOLO — VOL. I.
Santa Maria del Carmine m. S. di Giacomo.
Cavagni contro Fontana 11. a. Miola.
La Floridiana il R. Carafa.
Pizzofalcone m. G. Ceci.
La Lanterna del Molo. P. spadella.
Notizie di antichità scoperte nella città di Napoli. 1889-
90-91. V. S.
Notizie ed osservazioni. Don Fastidio.

LE CHIESE DI NAPOLI

SANTA MARIA DEL CARMINE MAGGIORE.
(Continuazione e fine, v. num. 4).
III.
Del campanile di S. Maria del Carmine Maggiore è
fatto parola nella Cronistoria, per la prima volta, quando
vi si parla del colpo di bombarda tirato da don Pietro
d’Aragona e del miracolo del Crocifisso. Don Pietro la
pagò cara : le carte del convento narrano che i gentiluo-
mini, ai quali era stata affidata la custodia della chiesa,
risposero dal campanile con un altro colpo d’una bom-
barda detta la pazza, il cui proiettile portò via mezza te-
sta all’Aragonese. Così, dicevo, si comincia a parlare la
prima volta dell’esistenza del campanile e se ne hanno
le prime notizie. Nel 1456 il tremuoto lo spaccò e nello
stesso anno il campanile fu diroccato. Si pose mano a’
lavori per un campanile novello nel 1458 e un maestro

Palamidessa li principiò, nello stesso posto dell’antica fab-
brica. Un anno dopo, priore del convento fra Girolamo
de Signo, detto il Rosso, il campanile fu alzato e da quel-
l’epoca vi saliron le campane, una delle quali, di cinque
cantala, fu tratta su, nel 1512, da cento galeotti. Ma, a
quanto pare, la fabbrica lasciava desiderare un più adatto
compimento e già nel 1615, per un’opera maggiore, anzi
magnifica, si raccoglievano offerte di fedeli. Nel 1620 la
Cronistoria dice : Quart’ ordine del campanile: terminata in
questo anno la fabbrica dell’ultim’ordine quadrangolare del no-
stro campanile; e nel 1622 : si termina la fabbrica del cam-
panile, cioè del suo ottagono che comincia da su le campane e
fondato su quattro altri ordini quadrangolari, composti di mat-
toni e marmi di Caserta: il tutto fu fatto secondo l’ottimo di-
segno di Gio. Giacomo Conforto... secondo il quale disegno fu
poi proseguita la restante fabbrica... sino al fine, da Fra Giu-
seppe Nuvolo Domenicano e terminata nell’anno 1631.
Il Conforto, dunque, e Fra Nuvolo — lo si chiama più
comunemente così —- furono gli architetti della svelta e
bruna mole. Fra Nuvolo disegnò il molto rinomato cappello
del campanile, detto il pero, perché fatto a forma di pera
carmosina. Preso di mira parecchie volte dal fulmine, scosso
altre volte dai tremuoti, devastato da’ soldati che nel tem-
po di Masaniello avevano presidio nel convento, il cam-
panile del Carmine ha pur resistito ed è rimasto saldo fin
ad oggi. La palla che sovrasta al suo culmine e la croce
furon lì collocate nel 1745, ma non, certo, deviaron la
folgore. Soltanto una ventina d’anni fa si ricorse al para-
fulmine, e da quel tempo i tentativi di Giove si sono smus-
sati contro l’apparecchio di Francklin.
 
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