Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Napoli nobilissima — 1.1892

Citation link: 
https://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/napoli_nobilissima1892/0187

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

165

lati, e Prime Dignità, agli Ecclesiastici più bisognosi, e Comunità po-
vere. Accadendo in Sicilia diecimila nella Capitale e Paesi da me più
frequentati, e quattordicimila nel Regno. Le dette messe si distribui-
scano alla ragione da me sempre praticata di tre carlini. »
E dopo qualche altra disposizione viene a parlare dello
erede al trono e della moglie :
« Dichiaro mio Erede e successore nel detto Regno, dal Signore
per sua infinita misericordia alla mia cura affidato, il detto mio primo
Figlio Francesco, incaricandogli particolarmente la protezione della
Sacro-Santa nostra Cattolica Religione, e di promuoverne il dovuto
culto ed osservanza, la cura paterna dei miei cari ed amati sudditi,
specialmente di quelli che nelle passate luttuose vicende mi hanno
maggiormente dimostrato la loro fedeltà ed attaccamento, come dei
poveri; di conservar sempre lo stesso attaccamento ed affetto pel suo
fratello e sorelle, e di esser finalmente il sostegno dell’attuale mia
ottima e fedel Compagna.»

Il foglio scritto dal figlio Francesco a cui allude il re
si trova pure nelle mie mani. È conservato in una busta
sulla quale è scritto : Carta di sommo interesse. Eccone il
contenuto :
« Napoli 30 maggio 1821.
« Prometto dopo la morte (che Iddio tenga sempre lontano) di
mio Padre alla sua legittima Moglie Lucia Migliaccio Duchessa di Fio-
ridia, in considerazione dell’ottima compagnia a lui fatta fin dal 27
novembre 1814, giorno della loro Unione, di continuarle sua Vita
Durante esattamente il mensuale assegnamento, di ducati quattromila
e cinquecento, comprese la tavola, stalla, etc. etc., e di farla rima-
nere ad abbitare nell’appartamento da Lei finora goduto nel Palazzo
di Napoli.
« Vostro obb. e riconoscentissimo figlio
« Francesco. »


Il Ponte della Floridiana.
(da fotografìa).

Il testamento seguita così :
« Confermo le donazioni da me fatte alla Du-
chessa di Fioridia D.a Lucia Migliaccio, mia caris-
sima moglie, dei Casini, Giardini, Boschetti, Ville,
Masserie ed altro nella contrada del Vomero, se-
condo gl’istrumenti. E siccome posteriormente alle
dette donazioni ho fatto e farò io ai detti stabili
molte spese, miglioramenti, aggregazioni, mobilia,
etc., così a qualunque somma ascendano, voglio e
dichiaro che si abbiano anche come legate alla sud-
detta Duchessa.
« Nomino poi miei esecutori testamentarj i miei
figli il Duca di Calabria, ed il Principe di Salerno,
il Segretario di Stato degli Affari Esteri, il Segre-
tario di Stato della Casa Reale, ed il Direttore, o
il Segretario di Stato delle Finanze, ed il Direttore
o Segretario di Stato per gli Affari di Sicilia. »

Il 5 novembre del 1824, il re modifica
con una addizione al testamento la nomina
degli esecutori testamentari con le seguenti
parole :

Dopo s’occupa degli altri figli e subito parla di nuovo
della moglie in questi termini:
« Alla di sopra nominata mia fedel compagna, in considerazione
dell’ottima compagnia fattami dal dì 27 novembre 1814 che ci spo-
sammo voglio che le sia esattamente continuato l’attuale mensuale
assegnamento che l’è stato puntualmente pagato dalla mia Cassa pri-
vata nella somma di docati Tremila, ed inoltre per la tavola, stalla
ed altro in docati mensuali Mille cinquecento; e ciò in conformità del
foglio scritto dal mio amatissimo figlio Francesco, in data dei 30
maggio 1821.
« È anche mia volontà, che desiderandolo, rimanga nell’apparta-
mento da Lei finora goduto nel Palazzo di Napoli.
« Lego inoltre alla detta mia diletta moglie l’usufrutto, durante la
sua vita, della Contea di Mascali che particolarmente mi appartiene.
Voglio però che dopo la di lei morte l’usufrutto si consolidi con la
proprietà a favore del mio Erede Universale. »

« Annullo la nomina dei miei Esecutori Testamentarj fatto nel ci-
tato mio Testamento olografo, e voglio che debbano essere miei ese-
cutori Testamentarj il mio dilettissimo figliuolo il Duca di Calabria,
ed i Ministri Segretari di Stato degli Affari Esteri, della Casa Reale,
di Grazia e Giustizia e delle Finanze.

« Quel denaro contante che si trovasse nella mia Cassa privata a
di più dei Ducati 600,000 già da me donati e distribuiti vada alla
mia carissima moglie Lucia Migliaccio in aumento de’ 360,000 già ri-
cevuti.

« Lego alla Duchessa di Fioridia mia dilettissima Moglie tutte le
galanterie di qualunque specie che al tempo della mia morte si tro-
veranno negli Armadii, e negli scrigni dei tavolini e degli altri mo-
bili delle stanze di mia abitazione. »
 
Annotationen