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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

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Heft 11 (Oktober 1861)
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Cavedoni, C.: Osservazioni sopra alcune monete de' Romani Imperatori, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0089

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BULLETTINO ARCHEOLOGICO ITALIANO

A1VIVO PRIMO

NUM. 11. OTTOBRE 1861.

Osservazioni sopra alcune monete de' Romani Imperatori. — Pubblicazione de' papiri ercolanesi.

Osservazioni sopra alcune monete de Romani
Imperatori (1).

SETTIMIO SEVERO

L'Eckhel ebbe avvertito come le monete di Setti-
mio Severo impresse ne'primi anni del suo impero,
e parimente quelle di Giulia Domna e di Caracalla
spettanti a quegli anni, sono per la più parte di fab-
brica molto rozza, e scorrette nelle epigrafi ; sì che
sembrano senza meno impresse fuor di Roma in of-
ficine di qualche provincia. In appresso si ebbe qual-
che buon argomento per crederle impresse in Poeto-
rium o in Carnunlum (v. bull. arch. 1835 p. 1-3 :
annali arch. t. X. p. 61: cf. Orelli n. 6349).

L'Eckhel medesimo avverte che le monete di Se-
vero 1MP • VITIcoll'epigrafe ADVENTVIAVG • FE-
LICISSIMO ne insegnano, che Severo nel 196 rivi-
de Roma; lo che ne viene attestato anche da un'iscri-
zione edita dal Marini (Arv. p. 411) e da altra ve-
nuta a luce in appresso (bulìclt. arch. 1845 p. 60).
11 eh. Henzen (cotteci. Orell. I. Hip. 497) mostra
ritenere, che Severo dalla Pannonia si recasse nelle
Gallie passando per la Germania Superiore. L'iscri-
zione da esso lui riportata (n. 5494) ne insegna, che
Severo movendosi coll'esercito contro Albino, lasciò
Caracalla al governo della Pannonia; come poscia
nella spedizione Britannica commise a Geta le con-
trade di quell'isola soggette a Roma (Herodian. hisl.

(1) Queste osservazioni fanno seguito a quelle che l'illustre
numismatico di Modena ci fornì nella nuova serie del bull. arch.
napolitano: V. t. VI. p. 31. L'Editore.

Ili, 14). Severo nel 196 pare si recasse a Roma col-
la consueta sua rapidità, affinchè il suo rivale Albi-
no fosse dichiarato nemico di Roma stessa dal sena-
to, che in parte per lui parteggiava. A parere del
Labus (via del Sempione, nel voi. I delle mem. del-
l'Inst. Lombardo), coll'appoggio di un' iscrizione, si
avvisava che Severo nel ridetto anno 196 aprisse una
via a traverso le Alpi Atrettiane, per sorprendere o
respingere il suo emulo Albino.

La guerra Partica, per la quale Severo si mosse
verso la fine del susseguente anno 197, fu propria-
mente detta Partitica Mesopolamica, perchè egli con-
quistò pel primo un' altra porzione della Mesopota-
mia (Borghesi nel giorn. Arcad. t. XLVIp. 179).

Fra'titoli guerreschi di Severo l'Eckhel annovera
anche quello di Ponticus col riscontro di un insigne
marmo Romano ( Murat. p. 347. 2 ), soggiungendo
che probabile est, captimi hoc nomen ex Ryzanlio ad
obsequium reduclo ; ma senza dire che Rizanzio ap-
parteneva alla Tracia e non al Ponto, nell'accennata
epigrafe i titoli PONT • PART • MAX forse indicano
il Pontificato massimo insieme con la vittoria Parti-
ca massima, come nell' analogo marmo del Grutero
(p. 270. 6 —Orelli n. 934) PONTIFICIS ET PAR-
TITICI MAXIME

Dubito peraltro che anche in questo marmo fosse
scritto PONT • ET PARTH • MAX- e che Severo real-
mente conseguisse il titolo di Ponticus, poiché le
monete di Olbia ne accertano che quella ed altre
città settentrionali in modo speciale incominciarono
a dipendere da Roma sotto l'impero di Severo (cf.
Koehne, musée Kotchoubey l. I. p. 82).

Mi giovi ancora avvertire, che in un denario della
LEGI . . . L, che nel museo Estense, l'aquila legio-
 
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