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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

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Heft 4 (Juli 1861)
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Minervini: Scavamenti di Pompei, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0033

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BULLETTINO ARCHEOLOGICO ITALIANO

AMO PRIMO

NDM. 4. LUGLIO 1861.

Scavamenti di Pompei. — Rettificazione. Digamma nel mezzo delle parole. —Asse della gente Rubria.
Ragioni dei tipi costanti dell'aquila e del paguro nelle antiche monete d'Agrigento.

Scavamenti di Pompei. Continuazione del n.° 5.

Primo cubicolo a sinistra dell' atrio. Questo ha so-
glia di pietra vesuviana: il pavimento è di lastrico
battuto, e le pareti son ricoperte di rozzo intonico,
[n due muri si veggono due larghi fori dovuti ad an-
tichi frugatori. Potrebbe taluno opinare che questo
rozzo compreso fosse destinato a contener masse-
rizie, avuto riguardo alle tracce di scansie fermate
al muro, ed a'buchi destinati ad impiantarvi pezzi di
legno per sostenerle.

Secondo cubicolo a sinistra dell'atrio. La soglia è
parimenti di pietra vesuviana, ed il pavimento di
opera signina, con piccoli pezzetti di marmo inca-
strati per ornamento. In quanto alle pareti, lo zoc-
colo è rosso fregiato di verdi piante, ed il disopra è
di bianco intonaco con compartimenti di piccole fa-
sce verdi e di gialli ornati: vi sono rami con foglie,
e gialli candelabri sormontati da globi, genere di or-
nato presso a poco simile a quello del cubicolo che
gli è di fronte. Ne' due pezzi di muro, che costeg-
giano l'ingresso,sono due uccelli, che beccano al suo-
lo tapezzato di erbe. Nel muro laterale destro, come
nel sinistro, era nel mezzo'un quadretto e a'due lati
in un cerchio di rosso alati grifi in campo bianco.
Uno de'detti circoli a sinistra manca, per essere sta-
to il muro anticamente forato. I quadretti nel mez-
zo ci presentano quello a destra una protome di don-
na con rossa veste e rosso ornamento sul capo, pres-
so è la protome di un giovine, le cui forme simili
alle satiresche ci fan credere che anche questo cubi-
colo, siccome l'altro che gli è dirimpetto, presentava
scene del bacchico tiaso: il quadretto a sinistra ci of-
fre altra protome femminile con azzurra veste, ag-

gruppata con protome giovanile.

Nel muro di fronte è un amplissimo foro pratti-
cato dagli antichi frugatori in tempi posteriori alla
pompeiana catastrofe. Apparisce un solo quadretto,
ed è un vivace dipinto di Sileno coronato di edera e
adorno di verde clamide, il quale tien colla destra
il tirso, colla sinistra il canlharos.

Pria di venire a discorrere delle due ale dell'atrio,
vogliamo qui dare la enumerazione degli oggetti rin-
venuti nelle varie parti finora descritte di questa ca-
sa, traendone la notizia in parte dal giornale degli
scavi, in parte dalla relazione fattane dal eh. Fiorelli
nella sua recente pubblicazione intitolata giornale
degli scavi di Pompei, anno 1861.

E per cominciar dall'androne, noterò che in es-
so fu raccolta una piccola cerniera di bronzo, una
fascia di ferro con perno rotto in due pezzi, un un-
guentario di vetro mancante del collo, ed uno di que-
gli ossi cilindrici forati, de'quali non è stato finora
possibile determinare l'uso. Fu pur rinvenuta una
fibula di bronzo rotta in un estremo; i quali oggetti
dovettero cadere dall'alto di un secondo piano, come
si è rilevato dalle condizioni del loro ritrovamento
(Fiorelli i. c. p. 15).

Non pochi oggetti furono raccolti nell'atrio; alcu-
ni all'altezza di circa quattro metri dal suolo, e quin-
di pertinenti a' superiori cenacoli, altri sul pavimen-
to. Appartengono a' primi il frammento di una bot-
tiglia ed un unguentario di vetro, un abbeveratoio di
uccelli, unaluccrna con l'epigrafe ECHIO, ed il fram-
mento di una lazzoìina di terracotta con vernice ros-
sa, e quattro pezzi cilindrici di osso forati, non che
l'estremità di un corno di cervo.

Gli altri Oggetti seguenti furono ritrovati sul suo-
 
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