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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

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Heft 1 (Mai 1861)
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Minervini: Programma
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https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0009

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BULLETTINO ARCHEOLOGICO ITALIANO

AMO- PRIMO

NUM. 1. MAGGIO 1861.

Programma — Di un singolare vaso proveniente da Fasano, antica Gnathia — Dichiarazione delle pitture
di un vaso greco inedito del museo Santangelo — Scavamenti di Pompei.

PROGRAMMA

Il Bui letti no archeologico napoletano fu sin dalla
sua origine pubblicato,con iscopo eminentemente pa-
trio e disinteressato, dall'illustre archeologo France-
sco M.a Avellino, di chiara memoria.

Noi fornimmo per sei anni di quella importante
raccolta quasi la metà delle archeologiche disquisi-
zioni che vi si contengono.

Alcuni anni dopo la morte dell'Avellino, prose-
guimmo colle nostre deboli forze quella nobile im-
presa, dando fuori una nuova serie del Bullettino,
ch'è giunta ormai all'ottavo anno di sua vita.

Era nostro intendimento di tener desto l'amore
delle arti e de' classici studii ; e non tardammo ad
avvederci che non erasi spenta fra noi la sacra fiam-
ma del classico sapere.

Numerose associazioni in Napoli e nelle provincie
vennero a dimostrarlo. E più recentemente contar
potemmo fra' promotori della nostra pubblicazione
non pochi mujnicipii dell'Italia Meridionale, i quali
generosamente deliberarono di far l'acquisto di quel
nostro periodico lavoro.

Noi non dubitiamo che, cangiati i nostri ordini
politici ed acquistando sempre più i municipii la li-
bera amministrazione delle loro rendite, vorranno
in maggior numero concorrere al lustro dell'Italia
nostra, facendo progredire un'opera che è destinata
a far conoscere i prodotti della italica civiltà sino
da' più remoti tempi.

La Italia non è stata mai spenta, appunto perchè
le memorie delle sue arti e della sua civiltà soprav-
vissero a tutte le sue sventure.

Per questo essa comincia una novella esistenza
politica: come l'antica civiltàdellaGrecia fu il germe

del suo politico risorgimento ne'tempi moderni.

Egli è perciò mestieri mostrarci grati a' nostri pa-
dri; ricordandone le memorie, ed illustrandone la
vita pubblica e privata, ne' preziosi monumenti che
ci tramanda l'antichità.

Questo intendiamo di proseguire col bullettino ar-
cheologico italiano. Tutte le municipali pretensioni
debbono oggimai svanire innanzi alla idea d'Italia.
È perciò che il nostro bullettino nel suo anno deci-
moquinto comincia una nuova serie sotto la denomi-
nazione di Bullettino archeologico italiano.

Noi siamo certi che tutti i dotti italiani vorranno
co' loro preziosi lavori concorrere a questa patria
pubblicazione; e che il Governo dell'italico Begno
non che i municipii di tutta l'Italia vorranno favo-
rire un'opera di patrio decoro, che l'editore conti-
nuerà a menare innanzi, seguendo i notevoli pro-
gressi della scienza archeologica presso le più eulte
nazioni dell'Europa.

Della protezione del Governo mi affida l'animo no-
bile di quegli egregi uomini, che sono incaricati del
dicastero della pubblica istruzione in queste meri-
dionali provincie, e segnatamente del Ministro della
pubblica istruzione del Begno d'Italia.

Essi faranno al certo attecchire in Italia un lavo-
ro inteso a celebrare le antiche glorie degli Italiani.

E se il Bullettino archeologico napolitano ebbe fa-
vore dall'approvazione della colta Europa; noi spe-
riamo che il Bullettino archeologico italiano vorrà
d'oggi innanzi godere d'una vita più vegeta e robusta,
animato dall'alito vivificante della stessa grande na-
zione, in cui viene alla luce.
Napoli 15 maggio 1861.

L'Edilorc del Bullettino archeologico italiano
GIULIO MINERVINI
 
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