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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

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Heft 17 (Januar 1862)
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Guidobaldi, Domenico de: Nuove scoperte al Vicus Palatius, ed iscrizioni dipinte nell' interno di un acquidotto dello stesso, col consolato di L. Cornelio Cinna, [2]
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BOLLETTINO ARCHEOLOGICO ITALIANO

A1V1VO PRIMO

NTJM. 17._ GENNAIO 1861.

Nuove scoperte al Vicus Palatius, ed iscrizioni dipinte nell'interno di un acquidolto dello slesso, col consolato
di L. Cornelio Citino,. Continuazione e fine. — Museo Nazionale. Raccolta numismatica.

Nuove scoperte al Vicus Palalius, ed iscrizioni di-
pinte nell'interno di un acquidolto dello slesso, col
consolalo di L. Cornelio Cinna.

(Continuazione e fine. Vedi n. 46).

linde putare viles dicimus, hoc est delrahcre, quae
impedimento sunl ad fructum (1). E può derivarse-
ne il nome di puleus, io dico, perchè serviva a li-
berare, per la ragione di sopra accennata, gli acqui-
dosi dal limo e dal tartaro. Anche Plinio (2) dis-
se purgare fossas, aut novas facete. Adoperolla Ci-
cerone (3). Svetonio (4) disse purgare rudera. Ci-
cerone pure, in altro luogo (5), scrisse purgaliones
cloacarum etc. Il decreto Venafrano non 1' adopera,
ma fa uso di voci simili (6). Frontino (7) parlando
dei condotti sotterranei, i quali facilmente interra-
Vansi, dice, majorem assiduamqueperlerendi ac mu-
niendi ii exigant curam. Lo stesso Scrittore (8) par-
lando del tartaro, che formasi nei condotti, onde gua-
stansi gì'intonachi, e i fianchi etc. adopera il refice-
re. Ulpiano (9) parlando delle fonti, esprimesi in
questa guisa: reficiunlur, nisi enim purgare et refice-
re fonlem licueril, nullus tisus ejus erit (10).

(1) P. 108: cfr. 217.

(2) Eib. 18, 26, 64, 65.

(3) Tuscul. I, 23.

(4) In Vespas. c. 8.
(8) Nat. Deor. Ili, 22.

(fi) Mommsen bull. dell'Inst. 1830 p. Si; Garrucci o. c. p. 40,
Sfi, 80.

(7) Art. 17.

(8) Art. 122.

(9) L. 1, p. 8. D. de Fonte.

(10) Cfr. Garrucci bulleli. cit. p. 64.

Ma pur ne' monumenti epigrafici troviamo il pur-
gare adoperato per opere aquarie. Così in una iscri-
zione rinvenuta in Macerala, presso il Muratori,
che fu incerto se appartenesse ad acquidotto Roma-
no (1), come in un' altra del Grutcro del tempo di
Diocleziano (2). Ecco quella del Muratori:

IMP • CAES • M • AVRELIVS
ANTONINVS • P1YS ■ FELIX
AVG • PARTH1C • MAX
RRÌTAN • MAX ■ PONT ■ MAX
P • P • AQVAM • MARTTAM
VARIIS • CAS1BVS • IMPEDITAM
PYRGATO FONTE NOVO
IN ANTONINIANAM
SACRAM VRBEM SVAM
DVCENDAM CVRAVIT

Siffatti condotti, conserve etc. eran soggetti a cor-
rompersi, e nelle piscine avvenivano talvolta grandi
adunamenti di limò, donde le piscine limane, fatte
appunto per depurarle (3); e l'ordinaria espressione

(1) P. 437, n. B; cfr. Gruter. p. 177, n. 1: v. le avvertenze su
queste due iscrizioni del Muratori I. c.

(2) Pag. 178, n. 6; cfr. De Rossi iscrizìon. prime raccolte in
Roma 1832 nel Gior. Arcad. t. 127, p. 143, ove trovasi la se-
guente: PERPVRGATIS FONTI VM RI VIS ET IT1NERIHVS EO-
RVM REFECTIS.

E nella lapida di Viterbo presso l'Orioli recata da Garrucci
o. c. p. 120, leggesi:

MVMMIVS • NIGER VALER1VS VEGETVS CONSVLAR
AQVAM SVAM VEGETIANAM QVAE NASC1TVR ■ IN FVNDO .
ANTONIANO MA10RE P IVLII ■ VARRONTS CVM EO LOCO
IN QVO IS FONS EST EMANC1PATVS rfVCXK etc. FONTE
NOVO, e PVRGATO FONTE nella lapida di Caracalla in Orelli n.
32:cfr.De Rossi l.c.p.35,ela lapida Ancirana,co)-;).t)iscr.4040,19.

(3) De Minicis piscine epuralorie di Fermo.
 
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