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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

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Heft 19 (Februar 1862)
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Cavedoni, C.: Osservazioni sopra alcune monete de' Romani Imperatori, [4]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0153

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BULLETTINO ARCHEOLOGICO ITALIANO

AMO PRIMO

NUM. 19.

FEBBRAIO 1862.

Osservazioni sopra alcune monete de'Romani Imperatori. — Antichità orientali. Missione scientifica del
sig. Ernesto Renan in Oriente. Rapporto all'Imperatore. — Tomba puteolana.

Osservazioni sopra alcune monete de' Romani
Imperatori. Continuazione del 11. Ì6.

TRAIANO DECIO.

Alle scarse notizie datene dall'Eckhel intorno alla
persona di questo Augusto vuoisi aggiungere quan-
to ne scrisse poscia il eh. Borghesi nella sua illu-
strazione di un nuovo diploma militare di Traiano
Decio. Egli conforta il detto di Zosimo, che lo chia-
ma {umilia digniluteque prueslunlcm, osservando che
la stessa moltiplicità de' suoi nomi è argomento di
nobiltà, e che probabilmente alla sua famiglia sena-
toria appartenne una NYMYLA durissima Femina
MATER MESSJAE C • F ■ QY1NTA (cf. 1. R. N.
n. 4088) di una lapida di Gaeta. Dal riscóntro accu-
rato di una colonna migliaria di Braga nel Porto-
gallo, eretta CYRANTE Q • DECIO LEG • AYGG •
PR • PR, verso la fine dell'impero di Massimino e
di Massimo, 0 sia ne'primi mesi dell'anno 238, com-
prova che fino allora egli non avea peranche conse-
guito i fasci suffelti, che ottener dovette non molto
dopo sotto l'impero di Gordiano Pio, come si argui-
sce dalla sua legazione della Mesia e della Pannonia
datagli da Filippo e dal titolo COS ch'egli assume
nella sua prima podestà tribunicia.

L'Eckhel (t. Vili, p. 443), per mancanza di mo-
numenti sinceri, per poco non diede vinta la mano
al Mazzolcni, che volea rinnovata la tribunicia po-
destà di Decio addì 10 di dicembre l'anno 249. Ma
il nuovo diploma di lui, in cui quattro giorni innan-
zi la fine del detto anno, egli mantiene tuttora la
tribunicia podestà prima, ne accerta che non la rin-
novò se non che alle calende del gennaio del susse-

guente anno 250, e dà vinta la causa all'antiquario

di Yienna.

Con la data del ridetto diploma di congedo e pri-
vilegi militari, concessi da Decio addì 28 del di-
cembre del 249, vuoisi connettere la LIBERALI-
TAS AYG di un medaglione, ossia doppio sesterzio
di rame, di Decio, nel quale egli solo assiste alla
distribuzione del congiario. L'altro suo medaglione,
nel quale due principi presiedono alla elargizione,
a parer del Borghesi, deesi leggere LIBERALITAS
A\Gg oppure LIBERALITAS AVG II, e sarà da
riportarsi all'anno 251 inoltrato, per l'elevazione di
Etrusco al trono imperiale e al titolo di Augusto.
Il ridetto duplice diploma militare di Traiano Decio,
che ricorda altro congedo e concessione di privilegi
agli emeriti della flotta, non ha congiario corrispon-
dente; ed il Borghesi da questo e da altri riscontri
arguisce, che l'opinione del Vernazza riguardo a co-
tali concessioni (da me in addietro troppo inculca-
ta) vuoisi modificare, e concludere dicendo che di
via ordinaria non v'ebbe congiario che non fosse ac-
compagnato da congedo e privilegi militari, ma che
e converso v'ebbe di non pochi congedi disgiunti da
elargizioni del congiario.

Che Decio si prenominasse Caius, 0 Gaius, non
già Gnaeus come parve al Bandurio, fu dimostrato
dall'Eckhel, e confermasi pel riscontro di un'insi-
gne iscrizione greca di Perinto (C. I. Gr. n. 2023),
che onora TAION MESSION KTINTON A ERIO N TPA-
IANON, probabilmente nel 250 allorché Decio guer-
reggiava nella Tracia contro i Geti (cf. Marini, Arv.
p. 334: Labus marmi Bresc. p. 61).

1. DACIA. Donna stante con insegna militare nel-
la destra.
 
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