Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

DOI Heft:
Heft 9 (September 1861)
DOI Artikel:
Renan: Antichità orientali, [3]
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0078

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
— 7

0 —

ANTICHITÀ ORIENTALI

Missione scientifica del sig. Ernesto Renan in 0-
rienle. Rapporto all'Imperatore. Continuazione del
n. 6.

Alcune grotte offrono una singolare particolarità.
Numerosi spiragli cilindrici, scavali nella roccia con
estrema cura, sovente di grande spessezza, giungo-
no alla volta ed apportano nell'interno l'aria e la lu-
ce. Lungo sarebbe esporre minutamente a Vostra
Maestà i tentativi sovente infruttuosi a' quali questi
spiragli mi hanno impegnalo. Mi limiterò a dire che
ripetute esperienze mi han provato ch'essi erano ca-
vali prima della grotta, e che la costruzione della
grotta non sempre seguiva alla loro perforazione.

Queste aperture rotonde, seminate sopra tutte le
rocce, ora piene di terra vegetale ed indicate al di
fuori da macchie di erbe e di fiori, sono uno dei
traili che costituiscono la fisonomia delle vicinanze
di Gcbeil, La sola fotografia ha potuto riprodurre
questi effetti bizzarri. Io credo che la raccolta dei
nostri disegni di sepolture sarà di gran frutto per
l'antiquario e per l'artista. Non ho trovato che due
sole tombe, che non fossero state violale. L'abitu-
dine di racchiudere oggetti preziosi co' morti ave-
va sin dall'antichità elevato a regolare industria il
saccheggio delle tombe. Nondimeno non mi lagno
affatto per gli sforzi che la necropoli di Gebeil mi
han costato. I nostri lavori riveleranno tutte le fasi
di un'arte, che fu la prima presso i Fenicii, e che,
a Byblos, si è sviluppata con una originalità e con
una varietà, che in nessun'allra parte sono state ag-
guagliate.

Alcune scolture, un leone di stile originale, una
Astarle siria alla quale non mancano che gli orna-
menti di oro che la decoravano, una Venere greca
di eccellente lavoro, sventuratamente assai mutila-
ta, un grandissimo numero di piccoli oggetti, buoni
esemplari di rare medaglie, alcune delle quali con
leggende fenicie, compiranno i risultamenti offerti
da'monumenti. Un fatto che sorge con evidenza dal-
lo studio di questi oggetti, è la forte influenza egi-

ziana, che aveva subita la città di Byblos. Questo
fallo poteva già essere stato tratto dalla lettura del
trattalo della dea di Siria e dell'opera di Filone di
Byblos. Esso sarà portato alla evidenza dalle nostre
ricerche. Una bella sfinge in granito di Egitto non
ha potuto esser distrutta che in questi ultimi tempi:
ne restano ancora alcuni frammenti riconoscibili. Le
numerose pietre incise che qui si ritrovano sono egi-
ziane o imitate dall'egizio. Porterò una statuetta
egiziana in granito nero, ed il cippo di una thea Ne-
septeilis, dea che mi sembra della medesima origine.
Si trovano egualmente nelle iscrizioni nomi egizii.

La cronologia è, per questi prodotti delle arli del-
l'antica Fenicia e della Palestina, la quistione capi-
tale e la più facile a risolvere. Se si conviene di chia-
mar fenicii tutti i monumenti trovati in Fenicia,
che non appartengono nè all'arte greca nò all'arte
romana, niente di più facile che classificare i monu-
menti di questo paese. Ma siccome la Fenicia ser-
bò, anche alle epoche greca e romana, il suo stile e
le sue abitudini proprie; siccome la religione feni-
cia in particolare si conservò sotto una nomenclatu-
ra quasi tutta greca sino al tempo di Teodosio, non
siamo affatto autorizzati, sol perchè un edilìzio o un
oggetto d'arte si presenta qui con una fisonomia in-
digena, a credere che quell'edilìzio o quell'oggetto
d'arte è dell'epoca autonoma della Fenicia, e neppu-
re anteriore ad Alessandro. La sola epigrafia ò qui
un giudice senza appello (1).

Certamente, l'archeologia possiede, per determi-
nare l'età de' monumenti, criterii intrinseci di una
grande sicurezza; ma questi criterii sono tutti rela-
tivi e suppongono un canone cronologico preventiva-
mente stabilito.Or la sola epigrafia può stabilir que-
sto canone. Un gran numero di dati importanti mi
sono stali forniti a questo riguardo da' monumenti
di Byblos. Differenti in ciò dagli Ebrei, che resta-
rono poco epigrafici sino all'undecimo o dodicesimo
secolo della nostra era, i Gibliti, a partir dall'epoca

(1) Bisogna fare una eccezione per le tombe, vecchie grotte
anticamente violate che furono qualche volta riprese alle epo-
che romana e cristiana, e che a quelle epoche ricevettero iscri-
zioni secondo il gusto del tempo.
 
Annotationen