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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

DOI issue:
Heft 16 (Dezember 1861)
DOI article:
Cavedoni, C.: Osservazioni sopra alcune monete de' Romani Imperatori, [3]
DOI article:
Renan, Ernesto: Antichità orientali, [6]
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0131

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— 423 —

Roma galeata con Vitlorietla, o col Palladio nella d.
e con asta nella s., cioè Roma aeterna.

Monete d'anni non definiti.

8. AETERNITAS. Elefante portante il suo rettore.

Arg. M.

L'Indo, o sia guida, sedente in groppa all'elefan-
te, lo regge con ordegno suo proprio, detto harpe,
come altra volta avvertii (spicih num. p. 300).

9. SPES FELICITATIS ORBIS. Speranza ince-
dente con fiore o germe nella d. Arg.

Questa notevole epigrafe (Cohen, Philip, n. 98) si
scambia luce, confrontala con un'iscrizione (Orelli
n. 983), nella quale Filippo è detto MAXIMVS ET
SVPER OMNES FELICISSJMVS.

10. TRANQVILLLTAS AVGG. Donna stante con
dragone bipede nella d., ed asta nella s. Arg. M.

Oltre le ragioni addotte dall'Eckhel riguardo al
dragone attribuito alla Tranquillità, v'ha pur quella,
che i dracones reputavansi custodes thesaurorum (Fe-
stus s.v.: cf. Schiassi, armilla d'oro p. 20; Phaedrus
IV, 19,3). L'Eckhel avverte, che i draghi delle inse-
gne militari sono privi di zampe, laddove due zam-
pe veggonsi date al drago della Tranquillità ; e ne
rifonde la ragione in un mero arbitrio della fantasia
dell' antico artefice. Ma vuoisi avvertire, che gli an-
tichi credettero che esistessero in natura serpenles
anserinis pedibus (Plin. XI, 107).

FILIPPO li giuniore.

L'Eckhel dimostrò, ch'egli venne dal padre suo
consociato all'impero col titolo di Augusto nell'anno
millesimo di Roma: ed il eh. Rorghesi (dipi, di Tr.
Dccio p. 10-16) comprovò di più, che addì 3 marzo
di quell'anno il figlio era tuttora Caesar, onde la sua
elevazione al titolo di Augustus seguir dovette verso
le feste Palilia, o sia addì 21 aprile, per dare vie
maggior lustro alla celebrazione dei ludi saeculares
Augustorum, che chiuder dovevano l'anno stesso MI-
LIARIVM.

Il nome Severus, derivato a Filippo figlio da quel

della madre Otacilia Severa, che l'Eckhel avvertì
trovarsi in monete di Perge della Panfilia, ricorre
anche in monete di Magido e di Side della Panfilia
medesima (revue num. 1853 p. 30, 36), non che in
un'iscrizione onoraria di Cremeniza (Orelli n. 5075).

PAC AITANO.

II tempo dell'usurpazione dell'impero fatta da Ma-
rino Pacaliano, come osserva il Borghesi (dipi, di
Tr. Decio p. 9), non è più dubbioso dopo che il Mil-
lin (nionum. inéd. p. 49) ha pubblicato un'insigne
medaglia di lui coll'epigrafe, e tipo seguente.

ROMAE AETERNAE AN MILL ET PRIMO. Ro-
ma galeata sedente con Vittoria nella d. e con asta
nella s. Arg.

Ella fu poi riprodotta dal Lenormant (trésor de
num. Empr. Rom. pi. LI, 3) e dal Cohen (Empr. t.
IV pi. XI, 7).

10TAPIANO.

Quest'altro usurpatore dell'impero nelle provincie
Siriache, rimasto ignoto all'Eckhel, a parer del Bor-
ghesi (1. c.) chiamossi M • FR....... IOTAPIANVS.

Ora da una sua moneta della raccolta Salis a Londra
(Cohen, Empr. t. IV p. 229 pi. XI, 2) con la scrit-
ta: IM C M FRV IOTAPIANVS, viensi di più a sa-
pere che il suo nome gentilizio cominciava per FRV,
e che forse fu FKVgius, sapendosi da Giuseppe Fla-
vio (beli. iud. VI.4.3), che Tkoq i'puyioq ovvero G>pdy-
fto; nomavasi il prefetto della Legione XV nell'eser-
cito di Tito sotto Gerusalemme. L'altro nome Iola-
pianus sarà probabilmente derivato da quello della
madre sua che si chiamasse TioiaTty;. *

(continua) c- CAVEDONI

ANTICHITÀ ORIENTALI

Missione scientifica del signor Ernesto Renan in
Oriente. Rapporto all'Imperatore. Continuazione
del n. 14.

È probabile che tutta l'antica corona della collina
è là accumulata, e che se una magica bacchetta po-
 
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