Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

DOI Heft:
Heft 3 (Juni 1861)
DOI Artikel:
Renan: Antichità orientali, [1]
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0031

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
— 23 —

ANTICHITÀ ORIENTALI

Missione scientifica del sig.Ernesto Renan in Oriente.
Rapporto all' Imperatore (1).

Amschit presso Gebeil, 50 gennaro Ì86i.

Sire

Sono trascorsi quasi Ire mesi da che ho comincia-
to a compiere in Siria la missione che Vostra Mae-
stà mi ha affidata, ed il cui scopo è di raccogliere j
ciò che rimane ancora delle iscrizioni e de' monu-
menti dell'antica Fenicia. È tempo che io dia conto
a V. M. di ciò che ho fatto per soddisfare le sue in-
tenzioni liberali, e de' risultamenti a' quali le mie
ricerche mi hanno finora condotto.

All'epoca, in cui Y. M. concepì il disegno di una
esplorazione scientifica della Fenicia e volle affidar-
mene la direzione, gli avvenimenti, che han coverto
la Siria di sangue e di rovine, non erano ancora scop-
piati. Questi avvenimenti, conducendo in Oriente
una divisione dell'armata francese, hanno apportato
inattese facilitazioni alla esecuzione del disegno for-
mato da V. M. 11 sig. generale Beaufort, mettendo
a mia disposizione una compagnia di cacciatori di
Africa ed un distaccamento di soldati del Genio, mi
ha permesso una quantità di ricerche delicate, che
sarebbero state impossibili con operai meno intelli-
genti. I signori uffiziali, ed in particolare il sig. ca-
pitano de Lubriat, ed il sig. luogotenente Sacreste,
sono stati per me collaboratori pieni di zelo e di atti-
vità. I signori sottuffiziali han messo nella sorveglian-
za de' lavori una cura, una coscienza, una esattezza
di cui sono rimasto ammirato. Finora ebbi a doman-
dare meno attivo concorso agli uffiziali di marina;
non posso intanto dimenticare la compiacenza con
la quale il sig. comandante de La Grandière ha voT

(1) Essendo importante qualunque notizia di nuove scoperte
orientali, abbiamo credulo conveniente riportare in questi fogli
due rapporti del eh. Sig. Ernesto Bcnan, il quale ebbe dall'Im-
perator de'Francesi l'incarico di visitare la Palestina in ricerca
di monumenti fenicii. A tal uopo andiamo facendo man mano
la versione in italiano dei due citati rapporti, ebe nella loro in-
tegrità pubblicheremo. L'Editore.

luto facilitarmi alcuni trasporti su queste coste di
accesso difficile e talvolta pericoloso.

Ho trovato in tutte le autorità del paese un con-
corso sincero e premuroso. S. E. Fuad-Pascià mi ha
dato tutti i poteri per scavare sui terreni che appar-
tengono al governo turco. Il giovine caimacan Yu-
sef-Bey-Karam , appoggiandomi colla sua autorità
nel Kesruan e nelle regioni vicine, ha prevenuto
tutte le difficoltà che si sarebbero potuto credere ine-
vitabili in operazioni tanto complicate. S. Eminen-
za il patriarca di Antiochia,residente a Bkerké, oltre
le notizie che mi ha fornite, mi ha reso grandi ser-
vigi facendomi trovare nel clero maronita un zelan-
te concorso, e permettendomi di far togliere da' muri
delle chiese alcune pietre di alto interesse storico.
Il sig. conte Bentivoglio mi ha aiutato, in molte cir-
costanze, colla sua profonda conoscenza del paese.
Infine la nobile e liberale mediazione di lord Duffe-
rin presso alcuni agenti inglesi, allontanando perfi-
no la possibilità di quei malintesi altra volta sì co-
muni in Oriente, ove tutto volgevasi in meschine ri-
valità nazionali, ha servito molto a dichiarare il ca-
rattere elevato della nostra impresa, ed a stabilirla
come un'opera d'interesse generale per tutti coloro
che guardano con importanza la storia della umanità.

Mancherei al mio dovere, se tralasciassi di dire
che gli abitanti di quella parte del Libano co' quali
ho avuto più relazioni finoggi han messo a seconda-
re le intenzioni di V. M. una premura, una cordia-
lità, un disinteresse singolare. Neppure una volta
sola abbiamo incontrato difficoltà da parte de' pro-
prietarii de' terreni su' quali eravamo condotti a sca-
vare. La devozione alla Francia, il sentimento di una
riconoscenza ben naturale, ma anche perciò in un
certo senso più meritorio, ci han procurato presso
queste popolazioni patriarcali, le quali non furono
alterate dal contatto de' Greci de' Musulmani de' Le-
vantini, un accoglimento che lascerà in noi una lun-
ga e cara memoria.

Nel mio pensiero, la missione che V. M. mi ha
affidata, per essere compiuta, dovrà comporsi di quat-
tro campagne di scavazioni. Queste quattro campa-
gne sono, cominciando dal nord: 1° quella di Ruad
 
Annotationen