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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

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Heft 21 (März 1862)
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Minervini: Notizia di una latina iscrizione
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Minervini: Nuove osservazioni sopra le iscrizioni dipinte nell' interno di un acquidotto, al Vicus Palatius
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https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0173

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— 165 —

not. 10). Ora aggiungo che ciò eh' ebbero i Greci
ue'loro speciali costumi fu riconosciuto eziandio nel-
le istituzioni de'Romani.

Il eh. Mommsen stabilisce pe'Romani la sodalitas
ne'banchetti sacri insieme celebrati (de collegiis et
sodalic. pag. 3 segg.) (1): ed in quanto agli Arvali,
dimostrollo ampiamente il Marini (Arval.praef.yag.
XXIII segg. ). È pur da ritenere che i sodales de'par-
ticolari collegii avessero comuni banchetti in deter-
minate solennità (2). E perciò non dee far maravi-
glia che ad un sodale si rapportino i comestores.

Quello che ad alcuno potrebbe parer singolare si
è che non si vegga determinato a qual genere di so-
dalizio appartenesse il nostro Gavio Massimo. Ma
questa omissione non è da tanto da farci abbando-
nare la nostra spiegazione. Non credo però che fos-
sevi un particolar sodalizio di comestores.

Potremmo forse supporre che i sodales, di cui è pa-
rola nella nostra iscrizione, sieno i sodales augustales;
sebbene non trovinsi giammai così ricordati, per
quanto è a mia notizia, nelle antiche iscrizioni.

In qualunque modo; sarà da riputar singolare la
nostra epigrafe : o che si interpetri nel senso che
abbiamo esposto, ovvero in un senso quasi satirico,
ch'è l'ultima idea che vogliamo proporre. Potrebbe
di fatti ricordarsi che sodalis è preso nel senso di
compagnone uomo dedito agli stravizzi ed a'diletti
dellatavola.Se una tal qualità volle porsi in veduta in
rapporto di Gavio Massimo, bastava dire che i buo-
ni mangiatori comestores (ovvero comessatores) eri-
gevano una memoria al loro compagno. Ed in questa
supposizione, quel tale che credè suo debito porre
la iscrizione a Gavio, si argomentò di porla a nome
di tutti i mangiatori e pacchioni, nella cui amicizia
trovavasi il defunto.

MINEBVINI

(1) è da paragonare il grazioso graffito recentemente letto in
un pompeiano triclinio: sodales avete: vedi sopra pag. 32.

(2) Intorno le sodalitates leggasi pure il sig. Zeli ffandbuch
der Rlfmùchen epigraphik voi. II, pag. 237 segg.

Nuove osservazioni sopra le iscrizioni dipinte neli in-
terno di un acquidotto, al ricus palàtius. Da let-
tera del eh. Garrucci all'Editore del Bullellino.

« La bella epigrafe dell'acquidotto di VicoPalazio,
a parer mio, andrebbe spiegata un po'diversamente.
Si sa che L. Cornelio Cinna fu console la seconda
volta in compagnia di Mario, il quale morì ai 13 di
gennaio dell'anno medesimo. Indi è che Cinna è no-
minato solo in febbraio, nel qual mese fu il castellum
purgatum. Il eh. de'Guidobaldi ha detto spccus pur-
; gattini, ed ha poi sciolto il nesso INT introeunle: ma
i di grazia ov'è il nome del mese nel quale ha espur-
: gato questo speco Diodoro (purgavit Diodorus idem)?
i Questa interpretazione adunque non può accettarsi,
i e conviene rivolgersi ad altra che limiti il mese, e
j nel tempo medesimo dia ragione del perchè siasi
; omesso il sulfetto Fiacco. A satisfare a questi due
ì quesiti io penso che basti supporre il mese di feb-
i braio intercalare celato nelle sigle 1NTR quantunque
I si richiederebbe INTER.Non vedo neanche come sia-
j si supplito specus il cui genere neutro è un arcaismo
i non volgare; e poi gli spechi sono ivi molti, siccome
i appare dalla descrizione che se ne dà a pag. 116, e
i l'epigrafe non è stata trovata già in uno di essi ma
! nella stanza o ricettacolo che io ho stimato essere il
castellum di divisione : e credo questa scoperta mol-
to importante quando si scavasse questo castello e
si cercasse il modo per distribuire le acque che vi
| si accoglievano. Voi potete fare tutto questo ed io
vi applaudirò. Adunque io leggo L. Cornelio Cinna
consule ilerum (castellum) purgatum mense interca-
! lari. Purgavit Diodorus idem. Noto che da questa
! seconda epigrafe risulta mancare ancora qualche co-
sa alle pubblicate leggende,perchè il Diodoro deve es-
sersi certo nominato in altra epigrafe ove si diceva
forse costruttore o restauratore, o si dava notizia di
alcun altro lavoro eseguito in questo acquidotto. Ad
; ogni modo, se volesse rigettarsi il mio mensis inter-
j calaris, converrebbe trovare un vocabolo che stesse
j bene alle sigle INTR che non è certamente per ve-
i run modo Yintroeunte, dicendosi dai Latini, mense
j ineunte ».
 
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