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Bullettino archeologico italiano — 1.1861-1862

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Heft 15 (Dezember 1861)
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Guidobaldi, Domenico de: Nuove scoperte al Vicus Palatius, ed iscrizioni dipinte nell' interno di un acquidotto dello stesso, coll consolato di L. Cornelio Cinna, [1]
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Calvedoni, C.: Vittoria portante uno scudo con la scritta S C in un dipinto parietario di Pompei
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https://doi.org/10.11588/diglit.9008#0127

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19 —

mane ancora la denominazione,serviva ai Romani per
guardia contro i Sanniti. E l'essere nomata munici-
pio da Cicerone (1), e l'esservi stata dedotta una co-
lonia di 2500 uomini dai Romani (2), non ci fa esse-
re maravigliati in vedere un'iscrizione col consolato
Romano, in tempi in cui le vicende dell'affrancamento
Italico erano in grande bollore. E qui mi piace di ag-
giungere che L.Cornelio Cinna caldo fautore dell'I-
talica indipendenza, e nemico di Ottavio, uscito di
Roma per bando, e scorse varie città, e specialmente
Campane a far proseliti, cercava rendersi ben affetti
quanti fuor di Roma a quella anelavano, lasciando
tracce di rifazioni di pubbliche opere nelle città
loro.

E tale era lo spurgo accennato dalla nostra iscrizio-
ne, pel quale avean luogo, siccome rilevasi da Fronti-
no,le ispezioni degli architetti deputati nei tempi im-
periali a tali opere (3) per togliere il tartaro. A tem-
po della repubblica i censori e gli edili avean cura
degli acquidotti di Roma, finché Augusto non ebbe
cambiato il sistema (4). Eranvi purei consolari del-
le acque, e il curatore (5). Nel codice Teodosiano si
fa parola dello spurgo (6), e nella forinola della co-
mitiva delle Forme più sopra citata di Cassiodoro
ne parola (7). Ma risaliamo più innanzi. Quantun-
que la voce purgatimi, che leggiamo in amendue le
nostre iscrizioni dipinte dell'acquidotto Caleno non
la troviamo nò in Frontino, nò in Yitruvio, se non
andiamo fallali, non lascia di esser classica per a-
verla adoperala classici scrittori. Essa vien da pu-
rus ; e Fcsto adoperò come sinonimo anche pulus.
Il pittare vites (8) era lo stesso, che purgare vites; e

(1) L. Agr. II, 31: cfr. Madwig. opus. p. 269; Frontin, de co-
lon, p. 104 ed. Goes.

(2) Vellej. Pater. I, 14.; Liv. Vili, 16: cfr. Zumpt comm.
ejmjr. 1. p. 335, 353; llenzen tal. alivi. Bach. p. 52.

(3) Front, art. 119, 122: cfr. Fabretti o.c. n. 10, e 59.

(4) Sucton. in Oclav. c. 37; cfr. BGcking o. c. p. 187-188.

(5) Bocking o. c. p. 185, cfr. G. H. U. Jordans ile pubi. Urb.
K. et CP.tiquae durlibus Bonnae 1844; Becker Handb.der Rum.
■Alterili. Voi. I, p. 261, Vellejo Patere. II, 8, 3.

(6) L. I Th. C. de aq. duct. XV, 2.

(7) Var. VII, 6: cfr. Vili, 30, I.. 13. Th. Cod. de Praetor.
VI, 4.

(8) I». 118-217 ed. Miiller.

alla v. Puri, probi elc.(i), scrisse, ex quibus puri si-
gnificai, quod in usu spurconon fuerit (il nostro spor-
co italiano); probi, quod recte exeoelum purgalum-
que sit. Ed alla v. impulatum,nondum purgatura. Pu-
lum eium est puruin. Domenico de guidobalm
(continua)

Vittoria portante uno scudo con la scritta S • C in
un dipinto parielario di Pompei.

Nel ragguaglio degli ultimi Scavi di Pompei tra-
smesso dal sig. C. Lugebil all'instituto archeologico
Ieggesi (bull. arch. 1861 p. 238-239), che « sopra una
delle case ultimamente scoperte si vede una Vittoria
coronata seminuda, con corona nella d. e scudo nella
s., sul quale è scritto S ' C. Che cosa vuol dire quel
senatùs consulto, o che altro vogliono dire quelle let-
tere ? »

A questa inchiesta parmi potersi facilmente ri-
spondere col riscontro delle monete di Augusto e
d'altri imperatori Romani. Nelle monete di Augusto
(Morelli tab. XVI) vedesi una Vittoria volante, in
parte nuda, portante colla d. uno scudo insignito del-
le lettere CL ■ V, oppure in alto di averlo deposto ap-
piè di una colonna e d'incoronarlo con una grande
laurea ch'ella sostiene con ambe le mani. In altre mo-
nete analoghe vedesi il solo clipeo insignito delle si-
gle S P Q R CL V, e talora anche di due rami di
palma. L'Eckhel spiegò CLipeus Yotivus; ma dal ri-
scontro del monumento Ancirano, e d'altri, ora con-
sta che le sigle CL V valgono CLipeus Virlutis; e che
quello si è il clipeo del valore dedicato ad onore del
vittorioso Augusto nella curia per decreto del sena-
to e del popolo Romano (v. annali arch. t. XXII p.
191-192). Lo stesso onore fu poscia compartito a Ve-
spasiano e a Tito, come si raccoglie dalle loro mo-
nete aventi tipi analoghi alle suddette di Augusto
(Morelli, Vesp. tab. X, 34: XV, 28: TU. Vili, 58:
XI, 19).

La Vittoria pertanto del dipinto parietario di Pom-
pei ricorderà l'onore del clipeus virlulis dedicato Se-
ti) P. 251, e p. 158.
 
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