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servi state posteriormente aggiunte le croci e le iscri-
zioni greche, che si veggono al disopra della entrata
di molti sotterranei. 11 quinto ed il sesto secolo fu-
rono secoli floridissimi per la Siria, ne' quali si co-
struiva la maggior parte di Iayori durevoli.Quattro o
cinque città(Sarepta, Ornilhopolis, ad Nonum, Leon-
topolis ) convergevano a quel sito, e dovevano ave-
re la loro necropoli ivi presso.Belle tombe scolpite,
che mi furono scoperte a piè della collina di Sak-
saki, mi parvero egualmente posteriori alla nostra
era, ed Iian dovuto appartenere alla ciflà di Sarepta.
Queste pitture sono state staccate, senza che io ne
avessi dato il comando: le porterò per conseguenza.
11 villaggio di Kana, che non bisogna confondere
con Cana di Galilea, è il centro di una regione ar-
cheologica di grande interesse. Nelle vicinanze di
questo villaggio Irovansi le più belle sepolture sirie,
spesso paragonabili per la loro massa grandiosa a
quella che è stata fregiata del nome d'Hiram.
Essendo stata ancora divisa una di queste sepol-
ture, al villaggio di Roukley (1), contro le mie in-
tenzioni, ne ho preso alcuni frammenti, ne'quali
sono sculture di una esecuzione singolare, ma che,
isolate, non daranno una idea della robusta bellezza
dell' insieme. Alcune scolture sopra una roccia, in
una selvaggia vallata, nelle vicinanze di Kana, ecci-
tano la sorpresa, da un lato per la loro singolare
rozzezza che esclude l'idea di un' arte seria, e dal-
l'altro per le intenzioni che vi si osservano, le quali
non permettono di ravvisarvi semplici occupazioni
di oziosi pastori. S'incontrano simili bizzarrie a Deir
Canoum, presso Bas-el-Ain. Ma il vero monumento
delle vicinanze di Kana, è il bassorilievo egizio di
Wadi-Aschour. Monro, come io credo, è il solo viag-
giatore che ne abbia parlato. Ad una grande altezza
nella vallata, una piccola cella quadrata è tagliata
nella roccia; il fondo di questa cella è interamente
occupato da una scollura molto analoga a quelle del-
la porta egizia di Oum-el-Awamid, e portante la or-
dinaria cima di tutti i monumenti egitto-fenicii, il
globo alato. La conservazione di questo monumento
(1) Essa del resto era già assai mutilata.
I è qualche cosa di maraviglioso, quando si pensa che
I da secoli serve di bersaglio a'Metualis, i quali attra-
versando la vallata, si credono obbligati a tirargli un
colpo di fucile. Cercherò di averne un gesso; perchè
è forse il monumento nel quale gli egittologi legge-
ranno più chiaramente, anche nell' assenza di gero-
glifici, la causa ed il progresso dell' arte egizia in
Fenicia.
Un altro ciclo di antichità si apre al di là delle
montagne che limitano all' est 1' orizzonte di Sur,
nella regione che forma la pianura occidentale del
lago Huleh. I sarcofagi, conservando ancora le loro
forme grandiose e massicce, divengono più ornati
nella loro esterna superficie. Le doppie vasche, ca-
vate nel medesimo pozzo, con un coverchio solo,
sono assai frequenti. Un nuovo genere di monumenti
comincia a mostrarsi, dir voglio delle camere sepol-
crali costruite ad arco al disopra del suolo, secondo
le regole dello stile greco-romano, e non più tagliate
nella roccia. Bei templi siriaci e non più fenicii ap-
pariscono di qua e di là. Al sud, sopra una linea ri-
gorosissimamente determinata, da Kasyoun a Kefer-
Berim (2), i templi cessano e le sinagoghe comin-
ciano. Io credo che in questa curiosa regione pochi
punti veramente importanti mi sono sfuggiti.
Ain-lbl ha bei sotterranei, uno de'quali con iscri-
zioni greche ; Yathcr, grandi lavori nella roccia ;
Yaron, rovine nelle quali i residui di una chiesa si
mescolano a quelli di un edifizio nello stile di Oum-
el-Awamid, ed una tomba ammirata dal viaggiatore
E. Robinson, che gl'indigeni hanno sventuratamente
fatto saltare da poco tempo; Hazour, o Haziré, una
grotta tagliata nella roccia e ricoperta da una co-
struzione a volta, monumento importante, sebbene
non abbia l'alta antichità che gli attribuisce 1' emi-
nente viaggiatore sopra citato. Presso Ain-lbl infine
si trovano due località fralle più rimarchevoli, Dou-
air e Schalaboun. Douair, che ricorda Oum-el-Aw-
amid per la sua grande porta co'piè dritti monoliti,
possiede una delle più belle scolture della Siria. È
un bassorilievo rappresentante Baal-Sole e la luna
(2) La carta del sig. Van de Velde è di una grande esattezza
per questo paese.
servi state posteriormente aggiunte le croci e le iscri-
zioni greche, che si veggono al disopra della entrata
di molti sotterranei. 11 quinto ed il sesto secolo fu-
rono secoli floridissimi per la Siria, ne' quali si co-
struiva la maggior parte di Iayori durevoli.Quattro o
cinque città(Sarepta, Ornilhopolis, ad Nonum, Leon-
topolis ) convergevano a quel sito, e dovevano ave-
re la loro necropoli ivi presso.Belle tombe scolpite,
che mi furono scoperte a piè della collina di Sak-
saki, mi parvero egualmente posteriori alla nostra
era, ed Iian dovuto appartenere alla ciflà di Sarepta.
Queste pitture sono state staccate, senza che io ne
avessi dato il comando: le porterò per conseguenza.
11 villaggio di Kana, che non bisogna confondere
con Cana di Galilea, è il centro di una regione ar-
cheologica di grande interesse. Nelle vicinanze di
questo villaggio Irovansi le più belle sepolture sirie,
spesso paragonabili per la loro massa grandiosa a
quella che è stata fregiata del nome d'Hiram.
Essendo stata ancora divisa una di queste sepol-
ture, al villaggio di Roukley (1), contro le mie in-
tenzioni, ne ho preso alcuni frammenti, ne'quali
sono sculture di una esecuzione singolare, ma che,
isolate, non daranno una idea della robusta bellezza
dell' insieme. Alcune scolture sopra una roccia, in
una selvaggia vallata, nelle vicinanze di Kana, ecci-
tano la sorpresa, da un lato per la loro singolare
rozzezza che esclude l'idea di un' arte seria, e dal-
l'altro per le intenzioni che vi si osservano, le quali
non permettono di ravvisarvi semplici occupazioni
di oziosi pastori. S'incontrano simili bizzarrie a Deir
Canoum, presso Bas-el-Ain. Ma il vero monumento
delle vicinanze di Kana, è il bassorilievo egizio di
Wadi-Aschour. Monro, come io credo, è il solo viag-
giatore che ne abbia parlato. Ad una grande altezza
nella vallata, una piccola cella quadrata è tagliata
nella roccia; il fondo di questa cella è interamente
occupato da una scollura molto analoga a quelle del-
la porta egizia di Oum-el-Awamid, e portante la or-
dinaria cima di tutti i monumenti egitto-fenicii, il
globo alato. La conservazione di questo monumento
(1) Essa del resto era già assai mutilata.
I è qualche cosa di maraviglioso, quando si pensa che
I da secoli serve di bersaglio a'Metualis, i quali attra-
versando la vallata, si credono obbligati a tirargli un
colpo di fucile. Cercherò di averne un gesso; perchè
è forse il monumento nel quale gli egittologi legge-
ranno più chiaramente, anche nell' assenza di gero-
glifici, la causa ed il progresso dell' arte egizia in
Fenicia.
Un altro ciclo di antichità si apre al di là delle
montagne che limitano all' est 1' orizzonte di Sur,
nella regione che forma la pianura occidentale del
lago Huleh. I sarcofagi, conservando ancora le loro
forme grandiose e massicce, divengono più ornati
nella loro esterna superficie. Le doppie vasche, ca-
vate nel medesimo pozzo, con un coverchio solo,
sono assai frequenti. Un nuovo genere di monumenti
comincia a mostrarsi, dir voglio delle camere sepol-
crali costruite ad arco al disopra del suolo, secondo
le regole dello stile greco-romano, e non più tagliate
nella roccia. Bei templi siriaci e non più fenicii ap-
pariscono di qua e di là. Al sud, sopra una linea ri-
gorosissimamente determinata, da Kasyoun a Kefer-
Berim (2), i templi cessano e le sinagoghe comin-
ciano. Io credo che in questa curiosa regione pochi
punti veramente importanti mi sono sfuggiti.
Ain-lbl ha bei sotterranei, uno de'quali con iscri-
zioni greche ; Yathcr, grandi lavori nella roccia ;
Yaron, rovine nelle quali i residui di una chiesa si
mescolano a quelli di un edifizio nello stile di Oum-
el-Awamid, ed una tomba ammirata dal viaggiatore
E. Robinson, che gl'indigeni hanno sventuratamente
fatto saltare da poco tempo; Hazour, o Haziré, una
grotta tagliata nella roccia e ricoperta da una co-
struzione a volta, monumento importante, sebbene
non abbia l'alta antichità che gli attribuisce 1' emi-
nente viaggiatore sopra citato. Presso Ain-lbl infine
si trovano due località fralle più rimarchevoli, Dou-
air e Schalaboun. Douair, che ricorda Oum-el-Aw-
amid per la sua grande porta co'piè dritti monoliti,
possiede una delle più belle scolture della Siria. È
un bassorilievo rappresentante Baal-Sole e la luna
(2) La carta del sig. Van de Velde è di una grande esattezza
per questo paese.