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In quanto ad Alife, avverto che un'altra bella me-
daglia colla iscrizione Au-I-O-HA si conserva dall'e-
gregio sig. Consigliere Giuseppe Lauria, nella sua
scelta raccolta numismatica.
Nella ricerca de' Cercopoli pag. 14-3 e seg. non
posso seguire la idea dell'autore sulla medaglia colla
iscrizione DITANATAN LTEPIIIOAfìN, ch'egli attri-
buisce al Sannio,sol perchè ne fu trovata una nel con-
tado di Molise. In quanto a'monumenti numisma-
tici non vale al certo la provenienza a stabilir dati
inconcussi, giacché la moneta circola ne' luoghi più
lontani; e perciò nulla si può ricavar di certo dal
ritrovamento in un dato sito, se non con certe limi-
tazioni e con certe avvertenze che non è qui il luo-
go di rammentare.
L'ultimo sito, su cui richiama l'attenzione il no-
stro chiaro collega, è la città di Pietrabbondante,
ch'egli crede sia il Teùijiov riferito da Plutarco (par.
37). Noi già altrove parlammo di questa Opinione e
riconoscendo nel sito di Pietrabbondante il Bovia-
num velus, credemmo che il ToùEiov di Plutarco al-
tro non sia che il Tou-ciy.ov di Tolommeo (lib. II, cap.
1 § 67).
Non vogliamo ripetere quella nostra discussione:
e rimandiamo il lettore a ciò che allora dicemmo, e
che non abbiamo motivo di ritrattare (bull. arch.
napol. n. ser. an. VI, p. 185 seg., e an. VII, p. 1
seg. e p. 14).
4. Illustrazione di un vaso del Museo Nazionale
rappresentante Perseo e Penteo, di Giulio Minervino
pag. 165 a 196, con una tavola incisa.
Questo importante monumento fu già descritto e
brevemente illustrato dal eh. Iahn ne' Berichle der k.
Sàchsisch. Gesellsrhafl dcr Wissensch. 1847 p. i90
seg., ed ora trovasi pubblicato nel voL XVI del R.
Museo B. Esso rappresenta da un lato Minerva che
mostra a Perseo la testa della Gorgone in una fonte,
colla presenza dei-la Vittoria: dal che l'a. deduce che
si esprima il già seguito trionfo; mentre nel Sileno
quasi petrificato, che pur vi si vede, crede accennarsi
all'antagonismo fra Perseo e Bacco, del quale va lun-
gamente illustrando le antiche tradizioni. La secon-
da faccia del vaso presenta il giovine Penteo, che per
GAV. GIULIO MINERVINI - editore
aver contrastato in Tebe il culto di Bacco fu spento
dalle irate Menadi.
L'a. illustra tutte le particolarità di quest'altra
faccia del vaso, e poscia discorre delle relazioni che
han fra loro le due rappresentanze. Egli rileva il rap-
porto fra Perseo e Penteo, due eroi che tanto sdegno
nutrirono contro Dioniso, e che cercarono d'impe-
dirne il culto nell'Argolide ed in Tebe. Quindi rico-
nosce una chiara allusione alle tradizioni relative al-
l'antagonismo dionisiaco esercitato da essi con di-
versa fortuna. Biconoscendo poi funebre intelligenza
ne' nomi stessi di nevSeù? e Oepceui;, ravvisa il sen-
so mistico e funebre delle due rappresentanze del
vaso.
5. Perseo ed Andromeda in vaso di Canosa, di Giu-
lio Mlnervini: pag. 197 a 228: con tre tavole incise.
In questa memoria l'autore imprende ad illustrar
brevemente un bellissimo vaso del Museo Nazionale,
che rappresenta Andromeda legata per subire la tri-
sta sua sorte, e Perseo che pugna col marino mostro;
alla presenza di non poche Nereidi. L'a. illustra tut-
te le particolarità del dipinto, ove riconosce ancora
Fineo e Cassiopea: e crede che un sandalo caduto ad
una delle Nereidi nelle acque accenni ad una locali-
tà denominata Sandalion, presso la quale suppone
che per alcune tradizioni avvenisse il fatto della li-
berazione di Andromeda. Con questa occasione l'a.
fa alcune osservazioni sopra una cista prenestina, re-
centemente illustrata dal eh. Carnicci, non che so-
pra un vaso del museo Britannico, ambi col medesi-
mo soggetto.
6. Perseo ed Andromeda in Iconium, rappresen-
tanza di alcuni dipinti murali; di Giulio Minervino
pag. 229 a 245.
Bicorda l'a. che in non poche pitture pompeiane
ed ercolanesi vedesi Perseo, il quale mostra ad An-
dromeda nelle acque il troncato capo della Gorgone.
Investigando a qual mitico fatto si riferisca questa
composizione medesima variamente ripetuta, opina
che essa accenni alla città A1 Iconium della Licaonia,
che appunto dalla immagine della Gorgone prese
quella denominazione.
(continua) MNERVIN1
STAMPERIA DELLA R. UNIVERSITÀ
In quanto ad Alife, avverto che un'altra bella me-
daglia colla iscrizione Au-I-O-HA si conserva dall'e-
gregio sig. Consigliere Giuseppe Lauria, nella sua
scelta raccolta numismatica.
Nella ricerca de' Cercopoli pag. 14-3 e seg. non
posso seguire la idea dell'autore sulla medaglia colla
iscrizione DITANATAN LTEPIIIOAfìN, ch'egli attri-
buisce al Sannio,sol perchè ne fu trovata una nel con-
tado di Molise. In quanto a'monumenti numisma-
tici non vale al certo la provenienza a stabilir dati
inconcussi, giacché la moneta circola ne' luoghi più
lontani; e perciò nulla si può ricavar di certo dal
ritrovamento in un dato sito, se non con certe limi-
tazioni e con certe avvertenze che non è qui il luo-
go di rammentare.
L'ultimo sito, su cui richiama l'attenzione il no-
stro chiaro collega, è la città di Pietrabbondante,
ch'egli crede sia il Teùijiov riferito da Plutarco (par.
37). Noi già altrove parlammo di questa Opinione e
riconoscendo nel sito di Pietrabbondante il Bovia-
num velus, credemmo che il ToùEiov di Plutarco al-
tro non sia che il Tou-ciy.ov di Tolommeo (lib. II, cap.
1 § 67).
Non vogliamo ripetere quella nostra discussione:
e rimandiamo il lettore a ciò che allora dicemmo, e
che non abbiamo motivo di ritrattare (bull. arch.
napol. n. ser. an. VI, p. 185 seg., e an. VII, p. 1
seg. e p. 14).
4. Illustrazione di un vaso del Museo Nazionale
rappresentante Perseo e Penteo, di Giulio Minervino
pag. 165 a 196, con una tavola incisa.
Questo importante monumento fu già descritto e
brevemente illustrato dal eh. Iahn ne' Berichle der k.
Sàchsisch. Gesellsrhafl dcr Wissensch. 1847 p. i90
seg., ed ora trovasi pubblicato nel voL XVI del R.
Museo B. Esso rappresenta da un lato Minerva che
mostra a Perseo la testa della Gorgone in una fonte,
colla presenza dei-la Vittoria: dal che l'a. deduce che
si esprima il già seguito trionfo; mentre nel Sileno
quasi petrificato, che pur vi si vede, crede accennarsi
all'antagonismo fra Perseo e Bacco, del quale va lun-
gamente illustrando le antiche tradizioni. La secon-
da faccia del vaso presenta il giovine Penteo, che per
GAV. GIULIO MINERVINI - editore
aver contrastato in Tebe il culto di Bacco fu spento
dalle irate Menadi.
L'a. illustra tutte le particolarità di quest'altra
faccia del vaso, e poscia discorre delle relazioni che
han fra loro le due rappresentanze. Egli rileva il rap-
porto fra Perseo e Penteo, due eroi che tanto sdegno
nutrirono contro Dioniso, e che cercarono d'impe-
dirne il culto nell'Argolide ed in Tebe. Quindi rico-
nosce una chiara allusione alle tradizioni relative al-
l'antagonismo dionisiaco esercitato da essi con di-
versa fortuna. Biconoscendo poi funebre intelligenza
ne' nomi stessi di nevSeù? e Oepceui;, ravvisa il sen-
so mistico e funebre delle due rappresentanze del
vaso.
5. Perseo ed Andromeda in vaso di Canosa, di Giu-
lio Mlnervini: pag. 197 a 228: con tre tavole incise.
In questa memoria l'autore imprende ad illustrar
brevemente un bellissimo vaso del Museo Nazionale,
che rappresenta Andromeda legata per subire la tri-
sta sua sorte, e Perseo che pugna col marino mostro;
alla presenza di non poche Nereidi. L'a. illustra tut-
te le particolarità del dipinto, ove riconosce ancora
Fineo e Cassiopea: e crede che un sandalo caduto ad
una delle Nereidi nelle acque accenni ad una locali-
tà denominata Sandalion, presso la quale suppone
che per alcune tradizioni avvenisse il fatto della li-
berazione di Andromeda. Con questa occasione l'a.
fa alcune osservazioni sopra una cista prenestina, re-
centemente illustrata dal eh. Carnicci, non che so-
pra un vaso del museo Britannico, ambi col medesi-
mo soggetto.
6. Perseo ed Andromeda in Iconium, rappresen-
tanza di alcuni dipinti murali; di Giulio Minervino
pag. 229 a 245.
Bicorda l'a. che in non poche pitture pompeiane
ed ercolanesi vedesi Perseo, il quale mostra ad An-
dromeda nelle acque il troncato capo della Gorgone.
Investigando a qual mitico fatto si riferisca questa
composizione medesima variamente ripetuta, opina
che essa accenni alla città A1 Iconium della Licaonia,
che appunto dalla immagine della Gorgone prese
quella denominazione.
(continua) MNERVIN1
STAMPERIA DELLA R. UNIVERSITÀ