BULLETTINO ARCHEOLOGICO ITALIANO
ANNO PRIMO
NUM. 24.
MAGGIO 1862.
Descrizione di alcune tombe puleolane, con figure di stucco per ornamento. — Educazione di Bacco, in
vaso dipinto. — Antichità pompeiane. — Una rettificazione.
Descrizione di alcune tombe puleolane con figure
di stucco per ornamento.
Continuazione del n. precederne;1
Descrizione del secondo sepolcro.
Questa seconda tomba è meno complicata della
prima: essa presenta una sola edicola ed ha l'ingres-
so ad oriente. Al sinistro lato deJIa edicola appare
una scaletta. Entro la edicola era un solo quadro a
bassorilievo rappresentante una donna nuda sdrajata
sopra un ampio panno disteso sul suolo irto di sassi,
e presso è un albero (tav. X, scompartimento supe-
riore a sinistra). Ne'lati interni della edicola ve-
devansi due donne ignude con svolazzanti panni in
atto di danzare, recando dischi con frutta. Esse so-
no pure in una specie di edicola con fastigio trian-
golare sormontato da delfini (tav. IX, scomparti-
menti estremi dell'ordine inferiore). Non mi fermerò
a spiegare queste due ultime figure nelle quali par-
mi siano da ravvisare le Ore in allusione al cammi-
no della umana vita: e l'ornamentò de' delfini è tan-
to comune nelle dipinte architetture di Pompei, che
non crediamo opportuno andarne raccogliendo esem-
pli e confronti. Solo diremo alcuna cosa sulla prin-
cipale figura, che alcuno potrebbe ritenere essere la
effigie della defunta immersa nel sonno, ed indicare
il perpetuo sonno de' morti. A me sembra pertanto
di ravvisarvi un particolare soggetto della storia mi-
tica di Roma ; non negando che le esteriori forme
del mito riportandoci ad un profondo sonno accen-
nano alle funebri idee ben convenienti agli orna-
menti di una tomba.
Io dunque riconosco nel bassorilievo, di cui è pa-
rola, Rea Silvia immersa nel sonno e presso il fico ru-
minale celebre nelle tradizioni relative al fondatore
di Roma. Non pochi monumenti ci forniscono questo
soggetto relativo alle origini della eterna città; e que-
sti potranno vedersi citati dal Miiller [handb. der
archaeologie § 373, n. 3, pag. 575 ed. Welcker), e
discussi dal Raoul-Rochette (moti. inéd. pag. 32 e
segg), sebbene malamente voglia riportare a questo
soggetto il celebre quadro pompeiano colle nozze di
Zeffiro e Clori, di cui lungamente discorsero gli Er-
colanesi nel secondo volume delle Memorie. Tra'varii
monumenti riferiti al sonno di Rea Silvia è da citare
particolarmente l'ara Gasali, ove si scorge presso la
madre di Romolo il fico ruminale, non altrimenti
che sullo stucco puteola.no. Non dee poi far maravi-
glia che non comparisca la figura di Marte ; giacché
è espresso il momento precedente all'arrivo del dio.
Già dorme Rea Silvia presso il fatale albero; ma
non è ancor giunto il futuro padre di Romolo. Se la
nostra spiegazione non si ritenesse, non potrebbe
convenientemente spiegarsi il significato di quel fi-
co, che sorge dal suolo presso l'addormentata don-
na. Che se non poche volte fu ravvisato lo stesso
soggetto ne' romani sarcofagi, sarà pur da riputare
conveniente a funebri stucchi; giacche, siccome in-
nanzi dicemmo, il profondo sonno simboleggia l'eter-
no sonno degli estinti.
Descrizione del terzo sepolcro.
L'ingresso di questa tomba è ad oriente del pari
che quello della precedente. Ilavvi una sola edicola,
sotto la cui volta appariva un Amore cavalcante un
ANNO PRIMO
NUM. 24.
MAGGIO 1862.
Descrizione di alcune tombe puleolane, con figure di stucco per ornamento. — Educazione di Bacco, in
vaso dipinto. — Antichità pompeiane. — Una rettificazione.
Descrizione di alcune tombe puleolane con figure
di stucco per ornamento.
Continuazione del n. precederne;1
Descrizione del secondo sepolcro.
Questa seconda tomba è meno complicata della
prima: essa presenta una sola edicola ed ha l'ingres-
so ad oriente. Al sinistro lato deJIa edicola appare
una scaletta. Entro la edicola era un solo quadro a
bassorilievo rappresentante una donna nuda sdrajata
sopra un ampio panno disteso sul suolo irto di sassi,
e presso è un albero (tav. X, scompartimento supe-
riore a sinistra). Ne'lati interni della edicola ve-
devansi due donne ignude con svolazzanti panni in
atto di danzare, recando dischi con frutta. Esse so-
no pure in una specie di edicola con fastigio trian-
golare sormontato da delfini (tav. IX, scomparti-
menti estremi dell'ordine inferiore). Non mi fermerò
a spiegare queste due ultime figure nelle quali par-
mi siano da ravvisare le Ore in allusione al cammi-
no della umana vita: e l'ornamentò de' delfini è tan-
to comune nelle dipinte architetture di Pompei, che
non crediamo opportuno andarne raccogliendo esem-
pli e confronti. Solo diremo alcuna cosa sulla prin-
cipale figura, che alcuno potrebbe ritenere essere la
effigie della defunta immersa nel sonno, ed indicare
il perpetuo sonno de' morti. A me sembra pertanto
di ravvisarvi un particolare soggetto della storia mi-
tica di Roma ; non negando che le esteriori forme
del mito riportandoci ad un profondo sonno accen-
nano alle funebri idee ben convenienti agli orna-
menti di una tomba.
Io dunque riconosco nel bassorilievo, di cui è pa-
rola, Rea Silvia immersa nel sonno e presso il fico ru-
minale celebre nelle tradizioni relative al fondatore
di Roma. Non pochi monumenti ci forniscono questo
soggetto relativo alle origini della eterna città; e que-
sti potranno vedersi citati dal Miiller [handb. der
archaeologie § 373, n. 3, pag. 575 ed. Welcker), e
discussi dal Raoul-Rochette (moti. inéd. pag. 32 e
segg), sebbene malamente voglia riportare a questo
soggetto il celebre quadro pompeiano colle nozze di
Zeffiro e Clori, di cui lungamente discorsero gli Er-
colanesi nel secondo volume delle Memorie. Tra'varii
monumenti riferiti al sonno di Rea Silvia è da citare
particolarmente l'ara Gasali, ove si scorge presso la
madre di Romolo il fico ruminale, non altrimenti
che sullo stucco puteola.no. Non dee poi far maravi-
glia che non comparisca la figura di Marte ; giacché
è espresso il momento precedente all'arrivo del dio.
Già dorme Rea Silvia presso il fatale albero; ma
non è ancor giunto il futuro padre di Romolo. Se la
nostra spiegazione non si ritenesse, non potrebbe
convenientemente spiegarsi il significato di quel fi-
co, che sorge dal suolo presso l'addormentata don-
na. Che se non poche volte fu ravvisato lo stesso
soggetto ne' romani sarcofagi, sarà pur da riputare
conveniente a funebri stucchi; giacche, siccome in-
nanzi dicemmo, il profondo sonno simboleggia l'eter-
no sonno degli estinti.
Descrizione del terzo sepolcro.
L'ingresso di questa tomba è ad oriente del pari
che quello della precedente. Ilavvi una sola edicola,
sotto la cui volta appariva un Amore cavalcante un