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FEDERICO HERMANIN
con l’angelo sono composizioni pittoriche che l’occhio dell’ammiratofe inconsciamente arric-
chisce di colori.
I suoi autoritratti, ancor più del quadro col San Maurizio dello Studio del Musaico in
Vaticano, ci danno chiara la visione del suo modo di dipingere vivo ad un tempo e plastico.
Nel colore non sono fusioni nè passaggi ; le tinte appariscono come giustapposte a colpi
di stecca ed i piani sono così nettamente segnati che la pittura si presenta viva più per
Fìg. i — Gianlorenzo Bernini : Disegno per illustrazione
delle prediche del padre Gian Paolo Oliva. Roma, Galleria Nazionale
delle stampe, n. 127483, scat. 17.
forza di chiaroscuro che per colore. Così egli è spesso pittore nelle sculture e sempre scul-
tore nelle pitture.
Nell’autoritratto a matita del Gabinetto nazionale delle stampe di Roma,1 pochi tocchi
di lapis colorato bastano a dimostrarci come egli avesse perfetto il senso del colore ed il
busto adorabilmente capriccioso di Costanza Buonarelli ci fa lamentare che sia andato per-
duto quel ritratto ' che il giovane maestro aveva dipinto su tela della bella donna a lui così
cara, a riscontro del proprio.
1 Gabinetto nazionale delle stampe in Roma, scat. 4, 2 Stanislao Fraschetta II Bernini, U. Hoepli,
n. 1453. Milano, 1908, pag. 48.
FEDERICO HERMANIN
con l’angelo sono composizioni pittoriche che l’occhio dell’ammiratofe inconsciamente arric-
chisce di colori.
I suoi autoritratti, ancor più del quadro col San Maurizio dello Studio del Musaico in
Vaticano, ci danno chiara la visione del suo modo di dipingere vivo ad un tempo e plastico.
Nel colore non sono fusioni nè passaggi ; le tinte appariscono come giustapposte a colpi
di stecca ed i piani sono così nettamente segnati che la pittura si presenta viva più per
Fìg. i — Gianlorenzo Bernini : Disegno per illustrazione
delle prediche del padre Gian Paolo Oliva. Roma, Galleria Nazionale
delle stampe, n. 127483, scat. 17.
forza di chiaroscuro che per colore. Così egli è spesso pittore nelle sculture e sempre scul-
tore nelle pitture.
Nell’autoritratto a matita del Gabinetto nazionale delle stampe di Roma,1 pochi tocchi
di lapis colorato bastano a dimostrarci come egli avesse perfetto il senso del colore ed il
busto adorabilmente capriccioso di Costanza Buonarelli ci fa lamentare che sia andato per-
duto quel ritratto ' che il giovane maestro aveva dipinto su tela della bella donna a lui così
cara, a riscontro del proprio.
1 Gabinetto nazionale delle stampe in Roma, scat. 4, 2 Stanislao Fraschetta II Bernini, U. Hoepli,
n. 1453. Milano, 1908, pag. 48.