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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 3
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Breck, George William: Una scultura ascritta a Gerardo di Mainardo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0246

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UNA SCULTURA

ASCRITTA A GERARDO DI MAINARDO

IL « Metropolitan Museum of art » ha recentemente comperato una scultura rappresentante
San Pietro, San Paolo e San Giovanni Battista, due donatori inginocchiati e, in un piccolo
medaglione nella cornice, la Madonna col bambino. Quest’opera, che illustra una fase della
scoltura italiana, l’arte dei tagliapietra veneziani nella fine del XIV e nel principio del XV secolo,
ha un’ importanza speciale essendo firmata e datata da Ser Girardo taiapiera, molto probabil-
mente il Ser Girardo del fu Mainardo finora conosciuto solo nei documenti.

Nel Bidletin of thè Metropolitan Museum dell’ottobre 1911 detti un breve sommario delle
mie presenti note; ad eccezione del rapido accenno, la scultura non è mai stata pubblicata.

L’illustrazione che accompagna questo articolo mi dispensa dalla descrizione minuta di
quest’opera riprodotta qui per la prima volta.

La scultura è ben conservata e mantiene in gran parte l’originaria doratura e la colora-
zione policroma. San Pietro sopra una rossa veste ha un mantello dorato, soppannato di scuro;
i suoi corti e ricciuti capelli sono nero azzurrognoli. San Paolo con un manto rosso sopra una
veste gialla tiene con la mano sinistra un libro rosso carico di dorature e colla destra una
spada scura con l’elsa dorata.

Il Battista sopra una scura pelle caprina ha il mantello verde e tiene un rotolo scritto
in nero. Le vesti dei due donatori inginocchiati sono bruno scure e nere. L’aureola e gli orna-
menti della Vergine sono dorati. Le figure spiccano su di uno sfondo azzurro intenso; la cornice
è rossa e dorata.

Una comparazione stilistica fra quest’opera e la scultura dei tagliapietra veneziani a Bologna
e altrove potrebbe subito stabilire, se ne dubitassimo, la sua origine veneta; in essa la tendenza
ad un crudo aspro realismo è modificata dall’amore dell’arte bizantina per la bellezza decorativa.
Una lunga iscrizione in italiano fortunatamente ci mostra senza incertezza l’autore e la data.
L’iscrizione è nel lato destro; ricorda che il io ottobre 1848 Ser Girardo taiapiera eresse
quest’altare in onore di messer Domeneddio e di Madonna Santa Maria e di tutta la corte
celeste. Amen.

Si legge come segue :

MCCC | C . Vili. | A DI . X. | DOTU [ BRIO | S . (ser) GIRAR [ DO . TA | IAPIER
A . FEX | E . QU | ESTO | ALTAR | D (i) . MIS | ER . S (santo) , P | IERO . AR | EVER
ENZI A | D (i) S (santo) . | DOME | NEDIO | E. D (di) . MA ! DONA . | . SNTA . | MARIA .

. E DE T j UTA LA | CORTE . | . CELES | TI AL | AMEN.

Con molta certezza si crede che lo scultore e il donatore di questo rilievo possa essere
identificato con Gerardo del fu Mainardo che noi conosciamo dai documenti pubblicati dal
Paoletti nella Miscellanea dei documenti.1

Paoletti, architettura e la scultura del Rinascimento in Venezia. Venezia, 1893 (Miscellanea di
documenti).
 
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