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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 4
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Bollettino bibliografico
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0359

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BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO

Storia dell’arte in generale

147. Bernicoli (Silvio), Arte e artisti in Ravenna.
— (Félix Ravenna, gennaio 1912).

Il Bernicoli espone le notizie, per la maggior parte inedite,
che ha potuto ‘raccogliere nelle sue ricerche archivistiche
ravennati, sui pittori che vissero o lavorarono nella città di
Ravenna. I documenti citati per ora riguardano Masio e
Bindino da Faenza (1314), Fastello da Forlì (1352-1368),
Nanne da Ravenna (1368-1396), Tommaso da Faenza (1373),
Marco da Lencisa (1392), Paolo Pittore (1403), Bettino da
Faenza (1422-1427), Guido da Cervia-(1430-1444), Cristo-
foro detto dalle Lancie da Verona (1444), Michino Lanci*
berlani da Ravenna (1444-1448), Nicolò Spadazzi da Ra-
venna (1465-1474), Desiderio e Carlo Maria Donati da
Firenze (1471-1522), Giovanni Caponeri da Torcello (147 1-
1479), (che forse a parer mio può esser identificato con Gio-
vanni da Chioggia [1489]; il primo infatti è quondam An-
tonii, ora de Tur cello, ora de Venetiis indeterminatamente ;
il secondo quondam Anlonii de CIugia), Pietro Bacchi da
Bagnara (1493?), Nicolò Rondinelli da Ravenna (1498-
1499)- (a. si).

148'. Canevali (Fortunato), Elenco degli edifici
monumentali e delle opere d’arte esistenti nella Val
Camonica. — Milano, Alfieri e Lacroix, 1912.

Il Canevali ci dà a conoscere con questo Elenco, che
egli ha compilato dietro invito della Soprintendenza dei mo-
numenti di Lombardia, quanto vi è di degno a conoscersi,
sotto i riguardi artistici nella Valle Camonica. Il catalogo è
redatto con metodo oggettivo accuratamente e con amore,
ed è stato abbondantemenle illustrato con fotografie che l’A.
ha preso personalmente sul luogo.

Egli non ha lasciato da parte alcuna cosa che potesse
avere un interesse; e l’architettura come la pittura, la scul-
tura come le arti minori sono rappresentate nelle opere elen-
cate. Per la storia dell’arte lombarda hanno certamente im-
portanza le architetture chiesastiche della Valle Bresciana
(il monastero a Capo di Ponte, l’antica Pieve di Cemmo, la
chiesa parrocchiale dì Cividate, ecc.) ; mentre non sono scarse
le belle architetture del secolo XV sia cavili che ecclesia-
stiche ; ma anche l’arte pittorica locale merita considerazione,
per le opere numerose — quasi tutte datate — di Pietro
Giovanni da Cemmo, pittore di derivazione foppesca, che è

vissuto nell’ultimo quarto del Quattrocento e.che ha lavo-
rato con degli aiuti un po’ in tutta la Valle (Annunziata,
Artogne, Berzo, Bienno, Breno, Esine, Sellerò, ecc.). Anche
Girolamo Romanino è largamente rappresentato da decora-
zioni pittoriche chiesastiche, e belle cose vi hanno Callisto
Piazza da Lodi, Antonio Guadagni ni, e persino il Sasso fer-
rato (a Cortenedolo).

La diligenza del Canevali in questo suo lavoro merita
ogni lode. (a. s.).

149. Mireur (Docteur IL), Dictionnaire des ventes
d’ari e 11 Frane e et à Té Ir anger pendant Ics XVIIR
et XIX# siècles. Tableaux, Dessins, Estampes, Aqua-
relles, Miniatures, Paslels, Gouaches, Sépias, Tusains,
Etnaux, Eventails peints et Vitraux. — Tomes I-V,
Paris, Maison cPéditions cPoeuvres artistiques, 1911.

E un’opera di gran pondo, che può essere opportuna-
mente consultata da quanti intendono di farsi un criterio
sulla variabilità degli apprezzamenti degli amatori d’arte.

Non crediamo che questi volumi possano servire prati-
camente a darci una misura del prezzo delle opere di
arte, perchè con l’accentrarsi sempre maggiore delle rac-
colte private nei pubblici musei, e quindi col diradarsi della
materia artistica commerciabile, l’offerta è poca, e la di-
manda molta, più insistente e più grande. E così che esa-
minando i prezzi di opere d’arte alla fine dal secolo scorso,
e confrontandoli con quelli che si sono fatti di recente, si
nota una progressività più che geometrica, ad un coefficiente
sempre più elevato.

L’A. ha pensato a quest’obbiezione, e si propone perciò
di darci volumi a supplemento di questi, affine di seguire
passo per passo il commercio artistico.

In tal modo la praticità d’un dizionario dei prezzi delle
opere d’arte sarà grazie al supplemento notevolissima, quando
sarà cioè tenuto conto che gli amatori, per acquistarle, si
danno a una corsa vertiginosa; col segnare i vecchi punti
di partenza non si trova modo per determinare i nuovi punti
d’arrivo. 11 dizionario, oltre che aiutare pratiche ricerche,
soccorrerà gli studiosi per le ricerche sulla variabilità del
gusto e della moda nella • determinazione del valore delle
opere d’arte.

L’A. ha voluto dare un carattere ufficiale al Dizionario,
tenendo conto di vendite pubbliche fette per mezzo di uffi-
ciali al maggiore offerente. Questo criterio poteva forse es-
 
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