Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

DOI Heft:
Fasc. 5
DOI Artikel:
Papini, Roberto: La costruzione del Duome di Pisa
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0391

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
LA COSTRUZIONE DEI. DUOMO DI PISA

RIASSUMERE brevemente quanto è stato scritto intorno alla costruzione del Duomo di Pisa,
esaminare criticamente le conclusioni a cui gli scrittori son giunti; poi interrogare pietra
per pietra il monumento, vagliando tutti i documenti che possono servire alla sua storia : tale
il procedimento che questo studio si propone di seguire affinchè i dubbi che tuttora rimangono
per la cronologia della Primaziale pisana non ingombrino più la via a chiunque voglia dall’esame
diretto dei monumenti e dei documenti trarre la storia dell’architettura romanica in Toscana
di cui il Duomo di Pisa è una delle più gloriose manifestazioni.

Tre sono le iscrizioni fondamentali per la storia della Chiesa Primaziale dedicata a Santa
Maria Maggiore e sorta, sembra, in luogo di una modesta chiesetta intitolata a Santa Reparata :
la prima, Anno quo Christus..., assegnala data della fondazione, subito dopo l’impresa di
Palermo, al 1063 quand’era vescovo di Pisa Guido da Pavia; la seconda — Busketus ìacet hic... —
dà il nome dell'architetto Buschetto che dette i disegni del tempio; la terza — Hoc opus exi-
mium... — ricorda un Rainaldo che si è chiamato finora collaboratore o successore di Buschetto.1

Queste tre iscrizioni si trovano tutte sulla facciata del Duomo, la prima a sinistra della
porta maggiore, la seconda sopra un sarcofago a sinistra della porta laterale sinistra, la terza
in alto sopra le spalle dell'arcata della porta maggiore.

Recentemente si è posto in dubbio che queste iscrizioni sieno contemporanee alla costru-
zione di cui parlano2 poiché si è notato che accanto alle antiche lettere capitali appare un

1 Trovo utile ripetere il testo delle tre iscrizioni
quantunque sieno notissime.

La prima dice :

Anno quo Christus de Virgine na/tts ah ilio
Transierant mille decies se.v tresque subinde
Pisani cives celebri virtnte potentes
Istius ecclesie pritnordia dantnr misse
Anno quo siculas est slolus factus ad oras
Quod simul armati multa cum classe profecti
Omnes maiores mcdii pariterque minores
Intendere viam primum sub sorte Panomnam

la seconda dice :

Busketus iacct hic [qui motibus]- ingeniorum
Dulichio [fertur] prevaluisse duci
Moenibus iliacis cautus dedit ille ruinam
Huius ab arte viri moenia mira vides
Calliditate sua nocuit dux ingeniosus

Utilis iste fuit calliditate sua.

Nigra domus laberintus erat tua Dedale latts
At sua Busketum splendida tempia probant.

.Vou habet exemplum niveo de marmore templum
Quod fit Iìusketi prorsus ab ingenio.

Pes sibi commissas templi cum lederei hoslis
Providus arte sui fortior hoste fuit
Molis et immense pelagi qnas traxit ab imo
Fama Columnarum tollit ad astra virimi
Explendis a fine decem de mense diebus
Septembris gaudens deserit exilium.

la terza dice:

Hoc opus eximimn tam mirimi tam pretiosum
Raìnaldus prudens operator et ipse magister
Constituit mire sollerter et ingeniose.

2 G. Vasari, Le l'ite, con commentario del dottor
Karl Frey. Miinchen, Miiller, 1911.

L'Arte. XV, 44.
 
Annotationen