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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 2
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Venturi, Lionello: Saggio sulle opere d'arte italiana a Piertroburgo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0158

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SAGGIO SULLE OPERE D'ARTE ITALIANA

A PIETROBURGO

DUE nomi di donna iniziano e chiudono l’èra delle grandi collezioni a Pietroburgo : Cate-
rina II la fondatrice dell’Ermitage e la Granduchessa Maria autrice di una collezione,
ora dispersa tra vari eredi, cui appartennero molte gemme di pittura italiana, fra quelle che
qui sotto indicheremo. Le preferenze della Granduchessa Maria furono tutte per l’arte italiana,
non quelle di Caterina II nè degl’imperatori che le hanno succeduto nel provvedere l’Ermitage:
così che ivi è maggiore e di maggiore importanza la raccolta di opere fiamminghe ed olandesi,
anzi che quella di quadri italiani; sproporzione che si mantiene nelle raccolte private. Comunque,
tale fu la larghezza con la quale l’Ermitage fu composto che l’arte italiana vi è rappresentata
da alcuni capolavori, senza la conoscenza dei quali l’Angelico, Botticelli, Raffaello, Andrea
del Sarto, Giorgione, Tiziano, ecc., non possono essere compiutamente compresi. E però da
tempo i critici d’arte italiana hanno sopportato il lungo cammino sino a Pietroburgo.

Cominciarono nel 1864 il dott. Waagen e il Cavalcaselle 1 2 a iniziare una sistemazione
critica delle attribuzioni. Con l’aiuto dei quali il direttore della galleria di pittura A. Somof
potè compilare quel catalogo che è tuttora in vigore, e che solo quest’anno sarà riformato per
opera del nuovo direttore E. de Liphart. Dopo, vari conoscitori hanno portato il loro contri-
buito di studi su questa o quell’opera, e sono P'ritz March,3 Adolfo Venturi,4 Bernardo Berenson’
e Gustavo Frizzoni.6

In questo frattempo, e precisamente nell’anno 1907, per opera di P. P. Weiner, sorgeva a
Pietroburgo una rivista di storia dell’arte — Starye Gody — la quale due anni dopo organizzò
una esposizione che rivelò ai Russi come agli studiosi stranieri una quantità di cimeli artistici
sparsi per le case private.

Tuttavia, a malgrado dei vecchi e dei nuovi studi, una visita a Pietroburgo può ancora
procurare qualche bella sorpresa, che non è mancata nemmeno a me nell’aprile dell’anno scorso.

I. La pittura del Rinascimento.

La pittura italiana del Trecento non è rappresentata punto all’Ermitage; poco e male,
nelle collezioni private di Pietroburgo. Una replica antica della Crocefissione di DUCCIO di

1 In quell’anno pubblicò presso il Bruckmann di
Monaco il libro : Die Gemaldesammlung in der Kai-
ser lichen Etèmitage zu SI. Petersburg, del quale io
posso citare solo la seconda edizione del 1870.

2 History of Painting in Italy, iniziata nel 1864.

5 Notizen iiber italienische Bilder in Petersburger

Sammlungen, in Repertorium fur Kunstwissenchaft,

XIX (1896), f. 6.

4 Ne L’Arte, I (1898), pag. 495 e seg., e in t.a Gal-
leria Crespi in Milano, Milano, MDCCCC.

s Ne’quattro volumetti degli Italian Painters.

6 In articoli pubblicati nella Nuova Antologia, nella
Rassegna d'arte, e nel Jahrbuch d. Kunsth. Sanim
lungen d. All, Kaiserhauses, nel 1911.
 
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