L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (15.1912)

CRONACA

Esposizioni.

Il 13 marzo si è aperta presso il Circolo Tedesco,
a Palazzo Lepri, una mostra retrospettiva di quadri,
disculture, d’incisioni di artisti tedeschi, tratti dalle
varie collezioni di Roma. Vi sono bene rappresentati
Lenbach, Bòchlin, Klinger, etc.

— Il 24 marzo si è aperta presso la Galleria Na-
zionale d’arte antica, per opera del prof. Federico
Hermanin un’esposizione di litografie italiane, francesi,
tedesche, inglesi del secolo scorso.

— A Venezia il 25 aprile prossimo si apre una mo-
stra di tutti i ricordi del Campanile, che dimostrerà, se-
condo gl’ intenti degli organizzatori, come il campanile
sia stato sempre il simbolo della Repubblica veneta.

— Alla mostra internazionale d’arte in Venezia, che
s’aprirà il 27 aprile, ci saranno le mostre retrospet-
tive di Tranquillo Cremona e di Vittorio Avondo.

— Un nuovo artista si è rivelato con una piccola
mostra a Reggio Emilia, Ottorino Davoli, giovanis-
simo e suscitatore di grandi speranze in chiunque ha
potuto conoscerlo.

Furti.

Una persona che ha voluto mantenere l’anonimo
ha restituito a S. Pietro in Assisi il trittico di Matteo
da Gualdo, rubato tempo fa e sostituito per mezzo
di un’abile falsificazione.

— Alle monache di S. Domenico di Perugia è stato
rubato un paludamento pontificale, appartenuto a papa
Benedetto XI.

— Nella chiesa di S. Jacopo a Castro (Firenze) una
terracotta robbiana rappresentante la Madonna con il
Bambino è stata trafugata.

Varia.

Con un atto liberale del Re, la galleria Pitti è pas-
sata in potere del Ministero della Pubblica Istruzione,
che ne . assume quindi la manutenzione e la custodia
totale.

— Il Consiglio superiore delle Belle Arti ha riget-
tato il progetto Carbone per la sistemazione di piazza
Colonna.

— Il Governatore della Libia ha emanato un de-
creto per raccogliere le opere d’arte antica che si vanno
scoprendo nei vari presidi e per vietarne l’esporta-
zione.

— La Pinacoteca di Perugia si è arricchita di una
tavoletta del secolo xm di scuola senese, sequestrata
per conto del Ministero della Pubblica Istruzione a
Mg. Beda, cardinale arcivescovo di Perugia.'

— Nel Marzocco (n. 5, 4 febbraio 1912) Peleo Bacci
dà notizia di un nuovo documento su Giovanni Pisano
che assiste ad un atto il 13 marzo 1284 in qualità di
testimone con un maestro Albertino del fu Tommaso,
presso le case dell’opera del Battistero di Pisa, ubi
marmora sculpebantur. Risulta dunque che in quel-
l’anno Giovanni era in Pisa (non a Siena come scrisse
il Milanesi) a lavorare con altri le sculture marmoree
del Battistero dopo il rinnovamento della parte supe-
riore dell'edilìzio (1278). Al qual tempo va posta la
Madonna di Giovanni sulla porta maggiore e il Bat-
tista e l’offerente condotti da un seguace di quello
scultore, confermando così l’opinione già espressa dal
Venturi che ricollegò stilisticamente alla prima maniera
del Pisano la bella statua della Vergine.

— Per l’occasione dell’inaugurazione del nuovo mu-
seo destinato alle esposizioni d’arte a Stuttgart è stato
deciso di organizzare una grande esposizione d’opere
d’arte tedesca aggiungendovi una sezione interna-
zionale.

L’Esposizione durerà dal i° maggio alla fine di ot-
tobre 1913.

Non potranno essere ammesse che opere di primo
ordine di artisti ancora viventi e non ancora esposte
in Germania: in via eccezionale si ammetteranno al-
cune opere di artisti già morti.

Questa esposizione comprenderà opere di pittura,
scultura e incisione.

La direzione è stata affidata ai signori de Hang,
Landenberger, Hoelzel e Habich, professori all’Ac-
cademia di Belle Arti di Stuttgart.

Le opere dovranno essere presentate alla direzione
prima del 20 marzo 1913.

Una somma di circa 300,000 marchi sarà destinata
agli acquisti.