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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 1
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Schmarsow, August: Domenico Veneziano, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0053

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DOMENICO VENEZIANO

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giocattoli che tradiscono un malessere. Il nasino schiacciato, i riccioli d’un biondo chiarissimo,
la testa rotonda, la forma alquanto piatta del viso e le guance piene potrebbero far pensare a
uno sconosciuto seguace di Fra Filippo, che spesso incontriamo, il quale per i suoi contorni
netti, per le sue lignee Madonne delle siepi, o simili, ora s’avvicina di più a Neri di Bicci,
ora a Giovanni Graffìone, con i quali però non può esser confuso.1 Abbiamo innanzi a noi

Domenico Veneziano: Santo della Madonna di Londra (Galleria Nazionale).

un nudo infantile ben disegnato, ben modellato e pieno di vita, il quale ha una così stretta
parentela col Verrocchio che solo un valente pittore, il quale lo abbia immediatamente pre-
ceduto ed abbia appartenuto alla stessa scuola (e fors’anche Alessio Baldovinetti tra i suc-
cessori) può esser posto in questione. Con quest’ultimo però non va d’accordo, anche se si

1 Cfr., p. es., Frankfurt a. M., Staedelsches Institut, New Gallery Exhibition, London, 1894, n. 95, lent
n. io. Berlin, K. Friedrich Museum, n. 71-A, ed anche by Lord Battersea.

L'Arte. XV, 3.
 
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