Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0098

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
6 2

ALBERTO SERA/'/NI

e contado. La data più antica di questa matricola ci viene fornita dagli Statuti del 1403, che
vennero poi riformati ed accresciuti nel 1406.* 1 Circa a questo tempo si riferisce la miniatura
(fig. io). In una delle pagine abbiamo la Vergine seduta sotto un tabernacolo cosmatesco, ed
intenta ad ascoltare, meravigliata, il messaggio dell’angelo che le è inginocchiato davanti.

Nel foglio di contro una seconda miniatura, rappresentante la processione che i notari
facevano alla vigilia della festa dell’Annunciata, è posta ad illustrazione di un articolo dello
statuto.2 * In questa e più nell’Annunciazione si ritorna agl’influssi sanesi, sebbene vi siano dei
ricordi regionali nelle vesti e nell’atteggiamento dell'angelo, e nel tipo della Madonna che ha
molti punti di contatto con la Madonnina del!omo di Ottaviano- Nelli.5

Più recente e meno bella è la miniatura (fig. 11) che sta in principio della matricola del
collegio della mercanzia. Nella parte superiore (è la miniatura divisa in due riquadri) la Ver-
gine col Bambino e i quattro santi protettori della città: Pietro, Lorenzo, Ercolano e Fiorenzo,
ricevono gli omaggi dei quattro priori 4 dell’arte, ritratti secondo lo stile del Trecento, seguito
ancora nel primo Quattrocento, appiè dell’ immagine sacra in atto di preghiera ed in dimen-
sioni minori.

E questo concetto è mantenuto nel secondo riquadro dove sono inginocchiati a gruppi
gli appartenenti al Collegio della mercanzia.

Fondamentalmente è la stessa idea, che anima anche la miniatura (fig. 12) di carta 9 nella
matricola dei beccai, 5 dove due priori di essi, straordinariamente piccoli, sono inginocchiati,
mentre sant’ Ercolano (?) li presenta, impetrandone protezione, alla Vergine seduta col Bambino
su di un gran trono, di una larghezza eccessiva, a tassellature cosmatesche. Dall’altro lato
san Lorenzo e san Fiorenzo guardano la scena, che avviene abbastanza freddamente. L’ano-
nimo di questa matricola è un artista, debolissimo, ma pur riesce ad eseguire qualche cosa
seguendo un modello, ma dove questo gli venga meno, come a carta io [recto] non è capace
di rendere la propria idea in modo ragionevole: tenuto anche calcolo delle difficoltà che la
rappresentazione di un grifo nero (fig. 15), che in campo rosso tiene fra le branche un vitello,
poteva presentare.6

1816 delle università delle arti, appartengono gene-
ralmente al sec. xv o xiv, ed avevano tutte nel primo
foglio una miniatura, dove vi era rappresentata la Ver-
gine ed i santi protettori della città. In alcune matri-
cole anche gli artisti dei rispettivi collegi vennero di-
pinti sotto a queste immagini in atto supplichevole;
mentre poi al principio di ogni catalogo rionale vi
sfava rappresentato il santo o l’emblema della porta.

1 Matricola e statuto del Collegio dei notai di Pe-
rugia e del contado (n. 973), membr. del sec. xv-xix
(0,35 I[2 X 0,25 1h)- Esiste anche un’altra matricola del
xiv secolo (n. 972), ma ha poca importanza.

2 II cui tenore è questo : « Priores consortii nota-
riorum et singuli notarii, annuatim ire teneantur et
debeant ad processionem in vigilia festivitatis anun-
ptiationis diete Virginis gloriose, que est de mense
Martii cum luminaribus ad hospitale Notariorum. Et
quilibet notarius teneatur et debeat portare faculam
suam accensam. .. etc. » (cfr. Matricola, fol. 36).

5 Detta la Madonna del Soccorso.

4 Tra questi, il primo a'sinistra rassomiglia nel viso,
tenuto conto che questo è di profilo e l’altro di faccia,

a Matteo di Ser Cambio. Fu ascritta infatti anche' a

lui, ma sebbene quest’opera cada nell’àmbito della sua
vita, ci sembra tuttavia incredibile che egli abbia po-

tuto eseguire questa miniatura, che segnerebbe piut-
tosto una decadenza della sua tecnica : benché la scena
piena di figure ed il carattere più regionale e meno
sanese dell’insieme, formando maggiori difficoltà, ci
potrebbe dare una ragione del fatto.

s « Haec est matricida artificum artis mace'Iatorum
civitatis Perusii. . . Haec sunt ordinamenta artis et
universitatis artis macellatorum civitatis burgorum et
comitatus Perusii..,» (Biblioteca comunale perugina,
n. 974). Oltre le due miniature grandi di carta 9 e io
abbiamo a carta 11 una bella I iniziale con entro, in
campo azzurro, San Michele che calpesta il dragone.
Osservo poi che nelle miniature della matricola, come
al solito divisa per porte (carta 65, Porta Sole; carta68,
Porta Sant’Angelo; carta 71, Porta Santa Susanna;
carta 74, Porta Eburnea; carta 76, Porta San Pietro)
sembra sia intervenuto un altro artista ; certo che queste
miniature erano in origine distaccate da questo volume
a cui furono incollate in seguito, tanto è vero che
sulla congiuntura si trova alle volte il nome di un ar-
tista, ma in scrittura sempre posteriore a quella che
segue.

6 I tipi dei Santi Ercolano e Fiorenzo, sia di questa
che dell’altra matricola, sembrano inspirati ad analoghi
tipi di vescovi di Gentile da Fabriano: come nella ta-
 
Annotationen