DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:Schmarsow, August: Domenico Veneziano, [2]
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A UG UST SCHMARSO W
La difficoltà di limitare con precisione la parte più tardiva appartenente a Domenico Ve-
neziano è in ciò: che le cornici decorative nelle due pareti della cappella corrono eguali sino
in basso, mostrando delle differenze solo nelle teste dei medaglioni appartenenti alle pitture
inferiori, le quali ci fanno ripensare a un pittore più vecchio. Il fogliame che riempie la cornice
conserva dappertutto lo stesso carattere che spiegheremo brevemente facendo il confronto con
le cornici marmoree di Niccolò d’Arezzo e de’suoi aiuti (1408 e seg.) nella Porta della Man-
dorla del duomo di Firenze,1 o quelle di Nanni d'Antonio di Banco nei tabernacoli di Orsam-
michele. Questo fogliame non ha ancora il puro stile della rinascenza avanzata, ma è misto a
forine d’indole gotica; trattato però non come nei festoni di foglie dei trecentisti, senza rilievo,
Cappella dell’Assunta. Sposalizio di Maria. Prato, Duomo.
ma con i suoi avvolgimenti che spiccano nell’intelaiatura della cornice: con arte prospettica,
cioè, e con il più accurato studio dei particolari, tale da far onore anche a Domenico Vene-
ziano. Anche se qua e là siano stati incaricati dell’esecuzione gli aiuti, questi riempimenti di
cornici dipinti a mano, non possono appartenere al superficiale artista della Lapidazione, dei
Funerali e dello Sposalizio.
Noi dobbiamo perciò supporre che il pittore posteriore, il quale sotto il preposto Niccolò
Milanesi ha, verso il 1445, sostituito il suo collega, abbia eseguito le pitture della volta, la
Disputa, la Nascita, la Presentazione ed abbia ritoccato e rinnovato, per appianare il più
possibile gli evidenti contrasti, le cornici delle pitture inferiori conservate. I dubbi risvegliati
in certi punti dal problema di limitar l’opera dei due pittori, si sciolgono completamente col
minuto esame d’una delle pitture inferiori, cioè dello Sposalizio. Il Matrimonio di Maria non
1 Cfr. il mio articolo in Jahrbuch d. K.preuss. Kunstsammlungen, 1887,
A UG UST SCHMARSO W
La difficoltà di limitare con precisione la parte più tardiva appartenente a Domenico Ve-
neziano è in ciò: che le cornici decorative nelle due pareti della cappella corrono eguali sino
in basso, mostrando delle differenze solo nelle teste dei medaglioni appartenenti alle pitture
inferiori, le quali ci fanno ripensare a un pittore più vecchio. Il fogliame che riempie la cornice
conserva dappertutto lo stesso carattere che spiegheremo brevemente facendo il confronto con
le cornici marmoree di Niccolò d’Arezzo e de’suoi aiuti (1408 e seg.) nella Porta della Man-
dorla del duomo di Firenze,1 o quelle di Nanni d'Antonio di Banco nei tabernacoli di Orsam-
michele. Questo fogliame non ha ancora il puro stile della rinascenza avanzata, ma è misto a
forine d’indole gotica; trattato però non come nei festoni di foglie dei trecentisti, senza rilievo,
Cappella dell’Assunta. Sposalizio di Maria. Prato, Duomo.
ma con i suoi avvolgimenti che spiccano nell’intelaiatura della cornice: con arte prospettica,
cioè, e con il più accurato studio dei particolari, tale da far onore anche a Domenico Vene-
ziano. Anche se qua e là siano stati incaricati dell’esecuzione gli aiuti, questi riempimenti di
cornici dipinti a mano, non possono appartenere al superficiale artista della Lapidazione, dei
Funerali e dello Sposalizio.
Noi dobbiamo perciò supporre che il pittore posteriore, il quale sotto il preposto Niccolò
Milanesi ha, verso il 1445, sostituito il suo collega, abbia eseguito le pitture della volta, la
Disputa, la Nascita, la Presentazione ed abbia ritoccato e rinnovato, per appianare il più
possibile gli evidenti contrasti, le cornici delle pitture inferiori conservate. I dubbi risvegliati
in certi punti dal problema di limitar l’opera dei due pittori, si sciolgono completamente col
minuto esame d’una delle pitture inferiori, cioè dello Sposalizio. Il Matrimonio di Maria non
1 Cfr. il mio articolo in Jahrbuch d. K.preuss. Kunstsammlungen, 1887,