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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 2
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Schmarsow, August: Domenico Veneziano, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0129

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DOMENICO VENEZIANO

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è, astrazion fatta dai restauri e dai completamenti del pittore più recente, d’una sola mano,
ma'anche ora mostra visibilmente una parte superiore e una inferiore di pittura completamente
differente. Proprio sopra la testa dei componenti il corteo, che appartiene essenzialmente al
pittore più antico, comincia un’aggiunta di diversa maniera nella rappresentazione dell’ambiente,
la quale s’allontana anche tecnicamente da questa parte figurativa principale. In una prospettiva,
condotta come nessun pittore prima di Masaccio o di Paolo Uccello era capace di farlo, sono
rappresentati nel fondo la facciata d’una chiesa col suo campanile, e ai lati due edifici molto
vicini che limitano lo spazio libero dinanzi al tempio. L’architettura qui dipinta appartiene,
per il suo carattere essenziale, almeno alla metà circa del XV secolo, e presuppone a ogni

Cappella dell’Assunta. Lapidazione di S. Stefano. Prato, Duomo.

modo l’attività di Filippo di ser Brunellesco e sembra persino indicare, così affine com’è a
Michelozzo, dei motivi che siam soliti attribuire a Leon Battista Alberti e a Bernardo Ros-
sellino. Abbiamo qui l’imitazione della realtà più fedelmente eseguita che in Benozzo Gozzoli, le
cui rappresentazioni architettoniche ci dànno in modo così fantasioso l’ideale sognato dalla sua
generazione, sebbene più particolare all’invenzione di Antonio Filarete. Perciò la testimonianza
di tali edifici dipinti è così decisiva.

Naturalmente per agguagliare queste parti nuove con le figure precedenti, alcune teste
sono state ritoccate, sono stati specialmente dipinti dei riflessi di luce, ecc. Ma una linea scura
sopra la testa delle donne a destra, dietro la Vergine, testimonia ancora adesso la presenza
del tratto d’unione tra il vecchio e il nuovo. Se guardiamo poi alla Lapidazione, riconosciamo
nelle stesse caratteristiche la mano ritoccatrice e rinnovatrice di Domenico Veneziano dalle
mura con la loro porta, dallo stemma di Gerusalemme sorretto da angeletti nudi, dalla luce
che colpisce le arcate accanto alla riva a destra e dagli edifizi dell’interno, uno dei quali rap-
 
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