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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 2
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0150

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114 ALBERTO SERAFINI

con bardature e sella arancio e gualdrappa violacea con lumeggiature d’oro. Di contro su di
un tronetto con parato rosso sta Ciro, che sembra voglia cedere a Federico il bastone della
fama guerresca.1 Le due figure sono di- perfetto profilo: e mentre quella di Federico ricorda
anche troppo il ritratto di Piero, col volto a sinistra in modo di nascondere l’occhio destro
del duca perduto in giovinezza nel correre una giostra, con la forma esagerata e singolare

Fig. 12 — Anonimo Urbinate. Roma, Bibl. Vatic. Cod. Urb. Lat. 2 (fol. 201).

del naso di Federico, con in testa un berrettone alto e rosso; l’altra è imitata dalla figura di
San Sigismondo di Rimini, di cui conserva la barba puntuta e gli atteggiamenti.

Il miniatore tuttavia addimostra una grande conoscenza dei mezzi tecnici, ed una finezza
di pennello non comune. Nel paese nudo che serve di sfondo, sebbene con mezzi limitati, è
ottenuta mirabilmente la prospettiva; ed il cavallo bianco, inspirato specie nella testa e nel
collo ai monumenti romani, ha una gran vita decorativa.2

fiorentina di tal maniera, noto che essa nelle diverse
parti d’Italia assunse forme così ben distinte, che un.
attento esame di esse può indicarci se il miniatore
segue maniera milanese piuttosto che ferrarese, o fio-
rentina, o napoletana, o umbra-marchigiana. Circa
poi l’influenza che può aver esercitato Vespasiano de
Bisticci, noto che se a lui non bastava l’opera di più
di trecento artisti, di ogni parte d’Italia, per supplire
alle richieste di codici ; è anche abbastanza certo che
come ogni buon sensale curava di essi la compra e

vendita, pur rimanendo estraneo alla loro manipola-
zione artistica. Ciò è tanto vero che in una sua visita
ad Urbino non era al caso di riconoscere la maggio-
ranza dei codici che egli vi aveva venduto ! E ce lo
confessa lui stesso.

1 Pare un commento alla inscrizione della miniatura
del trionfo nel retro, del ritratto di Federico eseguito
da Piero. « Quem parem summis ducibus perennis
Fama virtutum celebrat decenter Sceptra tenentem».

2 Tra i miniatori Urbinati che seguirono Piero della
 
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