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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 2
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0151

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RICERCHE SULLA MINIATURA UMBRA

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In questo • gruppo è da porsi anche un anonimo miniatore la cui opera più antica, che

10 abbia ritrovato, sta nel Cod. Ital. 545 suppl. frane. 2373 della Bibl. Naz. di Parigi.1

Dall’inscrizione finale sappiamo che il
Codice fu terminato di scrivere nei 1436* 2 * * e
poco dopo deve essere stata eseguita la de-
corazione miniata. È abbastanza evidente che

11 miniatore subisce gli influssi di Benozzo Goz-
zoli in una maniera determinante, pur addimo-
strando per l’impostazione di certe figure di
conoscere Piero della Francesca (fig. 11). Fon-
damentalmente egli conserva caratteri artistici
tali che non è possibile non ritenerlo un artista

Umbro, o almeno di educazione Umbra, ciò
che è ancora più evidente in una miniatura
(fig. 12) dell’Urb. Lat. 2 (fol. 201), che io ritengo
sua, e dove si ripetono certi tipi tradizionali
Umbri, che vediamo usare, poi più tardi, an-
che da Fiorenzo di Lorenzo, e più tardi ezian-
dio dal Pinturicchio. Tuttavia il gozzolesco
miniatore introduce, a vero dire, anche ele-
menti nordici che sorprendono; e mentre
nelle figure umane è tuttaltro che perfetto,
non ostante l’evoluzione in meglio che si
constata nella miniatura Urbinate, posteriore
di una decina di anni a quelle del Codice
Perugino, non sa dare abbastanza varietà a’
suoi tipi. Impareggiabile tuttavia rimane come
animalista, e, nell’opera di semplice ornato,
come si vede da uno dei frontespizi miniati
del Codice Parigino (fig. 13), e lo presup-
pongono in contatto con le scuole di minia-
tura di Milano e di Ferrara. Quest’ultima
forse conobbe alla Corte Urbinate, dove egli
fu di certo, ma l’altra è probabile che do-
vette forse conoscere direttamente. L’esame

di questo frontepizio, mi determina ad attribuirgli anche quello del Cod. Vat. Lat. 1743,

Fig. 13 — Anonimo Urbinate
Parigi, Bibl. Nazionale. Cod. Ital.
Sappi. Frane. 2373.

545-

Francesca è qui da notarsi quello che ha lavorato la
miniatura a fogl. 283 dell’Urb. Lat. 2 (discesa dello
• Spirito Santo). Egli è certamente un artista Umbro,
che opera fra il 1470 ed il 1480, e che unisce a deri-
vazioni dalla prospettiva e da alcune figure di Piero
i suoi ricordi personali desunti da maestri dell’Umbria
vicini al periodo peruginesco.

'Cod. Membran. (0.168 X 0.266) di fogl. 243 in
scrittura umanistica e contiene : I Trionfi ed il Can-
zoniere del Petrarca (fogl. 12-190); IÀber soneciorum
et cantilenarum Dantis Aligherii (fogl. 191-226); Vita
di Dante e del Petrarca composta da M. Lionarbo
d’Arkzzo (fogl. 227-243). Vi sono sei grandi minia-
ture paginali relative ai trionfi : cart. n v., 25V., 30V.,

40 r., 48 r., 51 r.; e tre margini miniati a carta 12 r.,
54 r., 191 r.

Porgo qui vive grazie al chiarissimo P. Liebaert,
che ha gentilmente adérito alla mia preghiera di esa-
minare e fotografare il Codice.

2 Ecco' l’iscrizione finale: «Negli anni Domini

MCCCCLVI del mese di Febbraio fu compiuto di
scrivere a dì XVIIII ».

. 5 Non si sa come sia pervenuto alla Bib. Naz. Pa-
rigina il codice in questione. Si sa solo che nel 1708

Mr. Vidman governatore di Fermo ne era divenuto
proprietario, ed in quell’anno l’offrì a Papa Clemente XI
(1700-1721) per mezzo di Mr. Lancisi, come si apprende
da una copia di lettera (9 luglio 1708) inserita nello
 
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