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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 2
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0155

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RICERCHE SULLA MINIATURA UMBRA

i 19

(1471-1484) del libro.1 Il fregio ai quattro lati è su fondo bianco in stile misto a pennello e a
penna con menischi d’oro. Al disopra della prima colonna del testo in un piccolo quadretto
un monaco (Magister Augustinus?) fa la presentazione del volume. Secondo le antiche consuetu-
dini pittoriche l’offerente inginocchiato è in minori proporzioni, così che la figura del papa
sembra gigantesca. La piccola miniatura sebbene abbia colori alquanto slavati è ben condotta
nel disegno, con finezza calligrafica; e la
prospettiva è buona; e benché il papa sia
ritratto di faccia pure non è privo di forza.

Dello stesso miniatore è il Cod. Vat.

Lat. 892 1 2 che ha un fregio quasi identico
e nella prima colonna del testo un qua-
dretto sul genere del precedente, ma un
po’ meno corretto.

Un altro artista ritardatario dell’am-
biente Umbro-Marchigiano è quello del
Codice Vat. Lat. 261. È esso3 dell’epoca
di Paolo II (1464-1471) che è figurato
entro la lettera (fogl. 1) seduto sul faldi-
storio, e con dietro i cardinali, in atto di
ricevere l’omaggio del libro fattogli, da
Ognibene Lonigo inginocchiato a lui da-
vanti: è di un effetto strano ed alquanto
primitivo quello ottenuto coi cappelli rossi
dei cardinali e le tinte vive degli abiti. Le
faccie vorrebbero essere di un grande ve-
rismo, ma riescono solo a rendere un’ im-
pressione di contrazioni nervose, irritate.

Il fregio marginale, geometrico d’oro
su fondo di colore, ha in piccoli tondi
figurate le virtù in una iconografia di
derivazione francese o piuttosto Borgo-
gnona (come anche forse nella scena prin-
cipale), probabilmente attraverso i Sanseverinati. La piccola scenetta, unita alla gamba della
lettera, di un concilio di vescovi riesce goffa ed ha precipuamente il difetto di questo artista,
che non sa dar aria alle sue figure.4

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Fig. V] — Miniatore perugino (an. 1486)
Perugia, Bibl. Comnnale. Annali Decemoirali.

1 Cod. Cartac. di fogl. 170 (0.22 r/2 X 0.33) «Jo-
hannis Scoti Liber primus». A fogl. 1 il frontespizio
miniato e nel margine bianco superiore del foglio me-
desimo in lettere capitali d’oro « Sixtus papa IIII ».
Lo stemma Della Rovere sta nel. fregio al lato in-
feriore.

2 Vat. Lat. 892. Cod. cartaceo di fogl. 250 (0.22 r/2
per 0.33 La miniatura del frontespizio a cart. 1
è del tempo di Sisto IIII a cui fu presentato il co-
dice : il nome del papa si legge nel margine superiore
al fregio, e lo stemma di lui è nel centro dell’ornato
inferiore. Nell’ultimo foglio si legge il nome dello
scriba e del primo commisionario. « Presbiter Victor

Michael sancti martini scripsit istum librum magistro
Augustino, qui fuit finitus anno Domini 1457 die 19

mensis spetembris ».

3 Vat. Lat. 261. Cod. membran. di cart. 158(0.19
per 0.27 r/2). (Per la descrizione : Vattasso e Franchi
dei Cavalieri, Codices Vaticani Latini, Roma 1902,
tomo I, pag. 188).

Nel nastro volante del fregio inferiore del fronte-
spizio è scritto : « Pont. Pauli viden hoc insigne se-
cundi j quem dedit omnipotens rebus succurrere du-
biis». A cart. 158 fra due foglie di edera sono le
iniziali dello scriba P. M. (Pietro Middelburgense?).

Nel codice abbiamo altre otto lettere di minio, a
pennello ed oro, nello stile usato dalla bottega di Ja-
copo da Fabriano. Noto poi che le figure presentano
traccie di ritocco.

4 Esso presenta anche delle affinità con la scuola
di Nicolò da Bologna : ma ciò non fa meraviglia se
a Bologna stessa nel 1432 ancora, il miniatore Gio-
 
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