DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:Schubring, Paul: La collezione Weber di Amburgo
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PAUL SCTÌUBRING
era attribuito ad Ambrogio Preda (secondo il Bode e il Seidlitz); cfr. anche G. Coceva nel-
l’Arca. stor. d. a., 1889, pag. 263. A me pareva che appartenesse alla scuola ferrarese bolo-
gnese verso il 1490. 11 ritratto muliebre di Bernardino de' Conti era un pezzo assai forte e
caratteristico. Di Lorenzo di Credi si vedeva un tondo coll’Assunzione di S. Luigi (illust. 2),
o S. Ludovico di Tolosa che apparteneva prima al conte Corbelli di Firenze. Io non conosco
una leggenda nella quale il S. Luigi sia trasportato al cielo ; manca anche il giglio o la corona
o la mitra.
Il più importante quadro del Cinquecento era La Pietà del Moretto (della collezione
Frizzoni-Salis, Bergamo, cfr. Ugo Fleres nelle Gallerie nazionali italiaiie, III, pag. 69 ss., e
Fig. 2 — Lorenzo di Credi : Assunzione di San Ludovico.
Morelli nella Galleria di Berlino)', è datato 1554, dunque degli ultimi anni del maestro (illust. 3).
Poi è interessantissimo un quadro del Sodoma, una Lucrezia morente, differente dalla simile
rappresentazione nella galleria di Torino e nel Kestner-Museum di Hannover. Vasari cita due
Lucrezie (ed. Milano, II, 387 e 396); e il secondo passo pare che si riferisca al nostro pezzo,
sebbene questo sia dipinto su legno e non su tela. Un gran paese selvaggio montano portava
il nome di Tiziano e l’anno 1542 (illust. 4) proveniente dalla Galleria Castellani di Torino,
da Ernesto Zimmermann creduto opera autentica del maestro Cadorino, secondo Venturi di
Dosso Dossi. Un pezzo assai attraente era il n. 113 del catalogo, un S. Girolamo nella cella,
attribuito al Lotto. Un tempo questo piccolo quadro portava il nome di Filippino Lippi : ma
P'rizzoni e Berenson cambiarono il nome del pittore, che designarono in Lorenzo Lotto
PAUL SCTÌUBRING
era attribuito ad Ambrogio Preda (secondo il Bode e il Seidlitz); cfr. anche G. Coceva nel-
l’Arca. stor. d. a., 1889, pag. 263. A me pareva che appartenesse alla scuola ferrarese bolo-
gnese verso il 1490. 11 ritratto muliebre di Bernardino de' Conti era un pezzo assai forte e
caratteristico. Di Lorenzo di Credi si vedeva un tondo coll’Assunzione di S. Luigi (illust. 2),
o S. Ludovico di Tolosa che apparteneva prima al conte Corbelli di Firenze. Io non conosco
una leggenda nella quale il S. Luigi sia trasportato al cielo ; manca anche il giglio o la corona
o la mitra.
Il più importante quadro del Cinquecento era La Pietà del Moretto (della collezione
Frizzoni-Salis, Bergamo, cfr. Ugo Fleres nelle Gallerie nazionali italiaiie, III, pag. 69 ss., e
Fig. 2 — Lorenzo di Credi : Assunzione di San Ludovico.
Morelli nella Galleria di Berlino)', è datato 1554, dunque degli ultimi anni del maestro (illust. 3).
Poi è interessantissimo un quadro del Sodoma, una Lucrezia morente, differente dalla simile
rappresentazione nella galleria di Torino e nel Kestner-Museum di Hannover. Vasari cita due
Lucrezie (ed. Milano, II, 387 e 396); e il secondo passo pare che si riferisca al nostro pezzo,
sebbene questo sia dipinto su legno e non su tela. Un gran paese selvaggio montano portava
il nome di Tiziano e l’anno 1542 (illust. 4) proveniente dalla Galleria Castellani di Torino,
da Ernesto Zimmermann creduto opera autentica del maestro Cadorino, secondo Venturi di
Dosso Dossi. Un pezzo assai attraente era il n. 113 del catalogo, un S. Girolamo nella cella,
attribuito al Lotto. Un tempo questo piccolo quadro portava il nome di Filippino Lippi : ma
P'rizzoni e Berenson cambiarono il nome del pittore, che designarono in Lorenzo Lotto