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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 3
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Fiocco, Giuseppe: Paolo Farinati e le sue opere per il Frassino
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0242

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GIUSEPPE FIOCCO

198

Ma oltreché tali notizie non sono confermate da documenti, quando si considerano le
date dei quadri, lontane le une dalle altre di parecchi lustri, esse non appaiono nemmeno
corrispondenti al vero. Si può facilmente pensare che il Farinati provvedesse agl’incarichi dalla
vicina Verona, senza usufruire lungamente dell’ospitalità cordiale e generosa dei fraticelli.

Però se il pittore una qualche dimora dovesse aver fatta al Frassino, questa sarebbe avve-
nuta certo soltanto nel 1560, anno che fruttò alla chiesetta dei minoriti l'adornamento di
due quadri d’altare. Il primo fu quello per la cappellina della Vergine, ultima a destra, mas-
sima cura dei monaci e dei fedeli; e rappresenta i Santi Francesco e Antonio abate preganti
l’Eterno Padre, di cui si vede la mezza figura in alto fra un coro di giubilanti angioletti. 1

Fig. 3 — Paolo Farinati: Sacra Famiglia e Santi
Santuario del Frassino.

Dovette piacere l’estatica compunzione dei santi, e la gaiezza del coretto angelicale, a cui
il colorito armonioso e profondo aggiunge una speciale attraenza. Pose il Farinati, com’era
suo costume, sotto il campanello del santo anacoreta la data in lettere romane (MDLX), con
le parole «Paul. Farinat. V. P. », e la chiocciola, che fu quasi l’arma delle sue e delle pit-
ture del figlio Orazio.

Con pari diligenza di questa prima pala rappresentò in seguito il pittore il presepio di
Grecio, per il primo altare a sinistra. Vi assistono oltre alla Vergine e a Giuseppe i Santi
Francesco e Bernardino; ed è specialmente ammirabile la devota adorazione del poverello
d’Assisi. In alto sorride una gloria d’angeli vivacissimi; leggiadro quartetto infantile (fig. 1).

È indiscutibile la maestria del pittore nell’aggruppamento naturale e perspicuo; anzi

Il Simeoni parla inoltre di un San Tommaso che non c’è.
 
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