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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 3
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Breck, George William: Una scultura ascritta a Gerardo di Mainardo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0248

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204

G. BRECK

il nome occorre spesso in un testamento fatto da Francisco Dardi nel 1403 in cui egli nomina
come esecutori Gerardo di Mainardo e Girolamo Barosso : «voio che sia mie fedellj chome-
sarij ser girardo taiapiera de la chontrada de S. benedeto, he ser girolimo baroso de la chon-
trada de S. Felise...».

Queste due importanti note sono omesse dall’iscrizione del rilievo del Museo; ma se
quest’opera come io ho ragione di credere viene dalla chiesa di San Benedetto, parrocchia
dello scultore, allora l’omissione benché dannosa per noi, è naturale e appoggia in certo modo
la mìa opinione sull'attribuzione di questo rilievo.

Nel testamento fatto da Gerardo il 23 luglio 1411 c’è questo passo : « Item dimitto Ecclesie
Sancti Benedicti ducatos sex auri prò fabrica ecclesie, quos denarios Guardianus diete scole
Sancti Joannis dare debeat diete Eeclesie cum condicione quod prior diete Ecclesie celebrari
faciat omni hebdomada in d.ie Veneris unam Missam ad altare Sancti Petri».*

Gerardo di Mainardo provvide a questo altare particolare forse perchè pochi anni prima
aveva fatto per l’altare di San Pietro un rilievo in cui egli e la moglie appaiono come donatori ?

Siccome è noto che il rilievo del Museo Metropolitano venne molti anni fa da una chiesa
di Venezia si può muovere non senza ragione l’ipotesi che « l’altare di miser San Piero » citato
nell' iscrizione del rilievo è quello stesso altare di San Pietro ricordato nel testamento sopra detto.

Se si potesse determinare che quest’altare proviene certamente dalla chiesa di San Bene-
detto non solo sarebbe stabilita l’identità dello scultore definitivamente, ma il rilievo acqui-
sterebbe l’importanza di opera documentata avendo firma e data.

Gerardo di Mainardo ebbe un posto notevole fra gli scultori veneziani del suo tempo.
Fu un maestro distinto dell’arte di tagliapietra fra i confratelli della Scuola Grande di San
Giovanni Evangelista,

Nel testamento del 1411 già citato c’è un riferimento al denaro dovutogli per lavori da
privati e da monasteri in Venezia e altrove.1 2 * * 5 *

Un altro passo nello stesso testamento indicherebbe che egli lavorò per i monaci di San
Bèrnardo di Murano.8

La scultura del Museo Metropolitano io credo ci darà quindi il mezzo di portare in luce
altre opere di questo artista che merita di essere più bene conosciuto.

G. Breck.

1 Paoletti, op. city, pag. 94.

2« Item cum debeam exigere a pluribus et diversis.
personis et Monasteriis, tam in Veneciis, quam extra

Venecias certas quantitates denariorum de laboreriis

mee artis Tagliapetre, volo .. . ». Paoletti, op. cit.,
pag. 94.

5 « . . . ordino quod si ad mortem meam Moniales

seu Monasterium Sancti Bernardi de Mudano tene-

rentur michi dare aliquos denarios quod dicti mej Com-
missari.! uec aliqui alij nomine mee Commissari non
debeant aliquid petere dictis monialibus seu Mona-
steri . . . ».

Nel testamento del 1422 Gerardo fa un piccolo la-
scito alla sua parente suor Clara di San Bernardo di
Murano. Paoletti, op. cit., pag. 94.
 
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