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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 4
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra: Secoli XIV-XVI
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0302

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ALBERTO SERAFINI

cile per ora il dirlo, tacendone i documenti, e potendo la critica stilistica farci deviare. Ci
basti l'attribuzione ad uno dei pittori aquilani del tempo, educato alla miniatura peruginesca. 1 *

*

Anche in Perugia vi furono dei miniatori, che pur conservandosi perugineschi, si acco-
starono maggiormente alle forme del Pinturicchio. K uno di questi l’artista che ha miniato
nel X Antifonario Adi Montemorcino. 2 II re Davide (fig. 12) nell’interno dell’iniziale D, a carta 5,
ricorda alcune di quelle tante figure della decorazione ddl’appartamento Borgia in Vaticano.
Il miniatore ha perfino messo in una delle mani del profeta la solita bandella svolazzante per
inscrivervi il nome — che non ha poi scritto — perchè non ve ne era proprio alcun bisogno.
Ma si deve confessare che egli è più peruginesco di quello che non appaia a prima vista, e
forse più pittore che miniatore.

Cosi un miniatore non dilettante, ma pittosto pittore, è quello che ha lavorato nel Gra-
duale X di Montemorcino insieme all’artista del Libro corale R, e all’altro che abbiamo detto
affine a Francesco di Giorgio Martini.

Ha egli eseguite diverse miniature, fra le quali la Madonna col Bambino di carta 16. 3
È un miniatore peruginesco (fig. 13) alquanto più valido di altri che qui lavorarono, e che
conserva ancora dei contatti con l’arte di Giov. Boccati e di Girolamo di Benvenuto, di cui
qui ricordò: la Madonna col Bambino e Santi di un’ancona d’altare, presentemente all’Acca-
demia di Siena. Chi è questo artista ? Si tratta forse di quella misteriosa figura che fu SlNl-
BALDO IBI, che potrebbe essere alla sua volta quel Sinibaldo da Gubbio a cui come minia-
tore al i° aprile 1497 vengono pagati « certi principii miniati a penello de li nostri antifo-

1 La descrizione del Codice si può vedere anche in
Serra Luigi, Aquila monumentale. Aquila, 1912, seb-
bene alquanto sommaria, a pagg. 73, 74, 75. Il Serra
ammette la pluralità degli esecutori, benché creda
unica la mente direttiva. Ma l’esame della decorazione
del Codice mi ha convinto che non solo fu unica la
mano che ne preparò i disegni, ma eziandio quella
che miniò. Le affinità, poi che il S. trbva tra questo
codice ed .il messale di Giov. Borgia (an. 1492-1494) a
Cliieti, sono propriamente quelle generiche della scuola:
e sarebbe vano trovarne delle maggiori. Tuttavia può
credersi che questo gruppo di messali e di officioli
derivi da un minio modello di pura scuola perugi-
nesca. Ai codici già citati di questo gruppo può essere
aggiunto un Offitium Beatae Marine Virginis della

Libreria Olschki in Firenze, é che il D’Ancona (con-

fronta P. d’Ancona, Di altri codici miniati di scuola
fiorentina, ecc., in Bibliofilia, voi. XIII, disp. 9,
an. 1911- 1912) attribuì ad Attavante, sebbene a sua
confessione, questa non sia una delle cose più finite
e sicure di lui. A parte ora gli elementi umbri che
si appropriò Attavante, credo che in realtà non si
possa pensare a lui per questo Ufficiolo, che ha i ca-
ratteri della scuola umbra-fiorentina e che per alcune
composizioni ha riscontro con opere della scuola
Ex. g. L'Annunciazione del codice aquilano (cfr. ta-
vola 52 AAV Aquila monumentale'), e quella dell’Uffi-
ciolo Olschki. Sui rapporti degli artisti aquilani con
l’Umbria;, cfr. anche Mario Chini, Pittori aquilani

del 400, in Rassegna d’arte degli Abruzzi e. del Mo-
lise (n. cit).

2 Libro corale F. Antifonario : Cod. membran. di
146 fogli a cui furono posteriormente aggiunti due
fogli cartacei (0,43 X 0,63). Anche in questo corale
a cart. 104 abbiamo lo pseudo stemma del Capocci.
Le miniature principali sono a : cart. 5 (il re Davide) ;
cart. 76 (fregio marginale ed il Padre Eterno nella
lettera); cart. 102 ver. (l’arca di Noè); cart. 123 (il
Signore che parla ad Abramo). Vi sono eziandio 7 let-
tere di pennello miniate a colori ed oro.

5 Libro corale X. Graduale. Cod. membr. di 192
fogli (0,50 X 0,41), tra cui gli ultimi 16 sono stati ag-
giunti posteriormente, come fu aggiunto anche un
foglio cartaceo dopo la carta 100. Il codice ricchissimo
di miniature sarebbe stato preparato da quattro artisti,
due dei quali (il Miniatore degli angeli e quello del
corale R) avrebbero miniato circa 63 lettere di pen-
nello a colori ed oro, con figure, Angeli, Santi, fatti
del vecchio e del nuovo Testamento. Gli altri due
artisti avrebbero lavorato nelle miniature seguenti :
cart. 1: Il grande frontespizio; cart. 4: Fedeli che
pregano ; cart. 16 ver.\ La Vergine col figlio ; carta
72 ver. : San Benedetto che dà la regola ; cart. 80 ver.-.
Il Padre che regge con le mani Cristo in croce ; carta
85 : La discesa dello Spirito Santo ; cart. 92 ver. :
Cristo in croce con la Vergine e San Giovanni ; cart. 99 :
Dio che parla al Giusto ; cart. 103: Il presepio ; cart. 10S:
La circoncisione; cart. 115: L’oblazione al tempio.
 
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