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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 4
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Venturi, Lionello: Saggio sulle opere d'arte italiana a Pietroburgo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0350

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3°6

LIONELLO VENTURI

medesimo voltare della calotta cranica, più propria di un moro, è il medesimo profilo, il mede-
simo sistema nell’attaccare la spalla, con una pronunciata clavicola, donde parte un agile braccio.
Nell’Èrcole della collezione Liechtenstein è un sistema, che potrebbe dirsi impressionistico, nel
segnare la barba e i capelli, che si ritrova uguale nel ragazzo sulla lumaca. Il quale può perciò
considerarsi una delle opere più ardite e spontanee, che abbia creato Bertoldo, anche se di
scopo limitato a un semplice gingillo.

Nel Museo Stieglitz di Pietroburgo, dedicato all’arte decorativa, in mezzo a molti oggetti
che hanno solamente valore di modelli per lo studio del disegno ornamentale, "è un gruppo
di bassorilievi ornamentali e figurati, senza indicazione alcuna, ma che è possibile identificare
con i resti dello studiolo di Alfonso duca di Ferrara, passati prima a Sassuolo, nella villa
Estense divenuta al tempo di Napoleone palazzo d’Espagnac, poi a Parigi nella collezione di

Antonio Lombardo: Resti dello studio di Alfonso d’Kste
Pietroburgo, Museo Stieglitz.

Federico Spitzer, quindi a Mosca presso il conte Polotzoff, e finalmente a Pietroburgo in un
museo pubblico.

Nel 1878 lo Spitzer espose al Trocadero diciotto pezzi di questa serie.1 Oggi, in una
pesante e ricca cornice, con l’arbitraria aggiunta di una lastra centrale che trascrive le due
iscrizioni esistenti, sono compresi ventisette bassorilievi. Quattro di essi rappresentano scene
mitologiche; gli altri sono ornamentali, o di semplici rami, o d’intrecci di rami con figure
umane ed animali. Una scena rappresenta Nettuno seguito da un cavallo e Minerva con l'ulivo
che in presenza di Erittone si disputano l’Attica.2 Un’altra, Vulcano che insieme co’suoi fabbri
produce speroni d’aratri, armi cioè di pace, mentre sopra una corazza posta in un angolo grava
l’aquila estense. Una terza scena rappresenta Nettuno cui quattro cavalli portano a traverso il
riiare ; e una quarta, Anfitrite seduta fra due tritoni.

Anfitrite reca una cartella, ove si legge: MIC NVNQVA | MINVS SOLVS | QVAM
CVM | SOLVS ALF.D. |

In un bassorilievo ornamentale e precisamente in quello, secondo del gruppo a sinistra,
ove si vede una corazza tra due cavalli affrontatisi legge: A PARTV VIRG . | M.D.VIII.
ALF. D . | III . HOC SIBI OCII | ET QVIETIS | ERGO CONI). |

1 Eug. Piot, La sculpture à l’Exposition rétrospec- 2 II Piot, op. cit., mette in rilievo giustamente la

live du Trocadero, in Casette desBeaux-Arts, Il per., rarità di questa rappresentazione,
t. XVIII (1878), pagg. 594-597-
 
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