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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 5
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Biancale, Michele: Evaristo Baschenis Bergamasco dipintore degli antichi liuti italiani
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0380

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MICHELE BIANCALE

un solo tocco di pennello sicuro che ne dà subito la forma, e c’è un gusto nel colore liquido,
una delicatezza nei toni neutri, una rarità anche negli accordi, che meraviglia l'osservatore
attento. Il tutto composto con bell’armonia, con ritmo, con equilibrio ; resa la natura degli ani-
mali, il granuloso e duro casco d’un’aragosta, il goffo andare del gambero sbilenco, che si
equilibra sul margine d’un cesto trinciando l’aria con la sua forbice levata. Naturalmente come
nel legno musicale, come nella cartapecora dei vecchi manuali, come nella tarsia d’avorio, anche
in queste nature morte la qualità della materia è evidentissima: si notino le membranette delle
scaglie, dei margini boccali, le fibre filanti e aderenti delle pinne, il loro innesto sicuro alla
pelle e tutto il corpo, infine, del pesce umido, attaccaticcio. Certo il Baschenis gareggia con
ogni pittore olandese nel dare il senso delle cose; ma la sua natura tutta italiana, fatta di

Evaristo Baschenis : Natura morta. Milano, Proprietà del dott. Albertini.

chiarezza, d’eleganza, gli suggerisce le nobili disposizioni dei suoi generi e tale ritmo, che sol-
leva non raramente l’umile visione ad un valore poetico.

Non intendo con ciò affermare che il Baschenis fosse poco pittore: che anzi l’emozione
ch'egli ci comunica è quasi sempre emozione pittorica, e solo l’analisi attenta ci rivela altre
qualità differenti nei suoi quadri. Nel Suo secolo, tra i pittori suoi contemporanei egli è il solo
che rinunzi nella maniera più completa al vezzo letterario dei grandi quadri sacri o profani.
Il Baschenis è uno Chardin in potenza. Si osservi il quadro di pesci da me visto nella dire-
zione della Galleria di Brera;1 si notino i vasi di rame lucido con bei riflessi luminosi e tutti

1 Proveniente da Bergamo e comperato per il dottore Albertini, direttore del Corriere della Seia, alla
cui cortesia dobbiamo la riproduzione qui unita.
 
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