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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 5
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Schiff, Roberto: Rinvenimento di due opere di Duccio di Boninsegna ricordate dal Vasari
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0415

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RINVENIMENTO DI DUE OPERE DI DUCCIO DI BONINSEGNA

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Sulle carni si riscontra una fine e quasi impercettibile striatura in lunghe linee parallele,
giallastre, che sembrano quasi tracciate con un pettine. Tale striatura è assai caratteristica
per le opere di Duccio, e la possiamo osservare in tutte le figure maggiori della grande maestà
dell’Opera del Duomo di Siena.1

La mano destra della Madonna (fig. 1) mostra una leggera ridipintura, chiara, trasparente,
che allarga un poco la prima falange del dito indice. Nell'occhio destro si osserva un difetto

Fig. 3 — Duccio di Boninsegna : Madonna col Bambino
Siena, Accademia di Belle Arti — (Fot. Lombardi).

dello sguardo, assai visibile nella fotografia, ma che sul quadro si avverte appena : l’occhio è

1 Questa striatura si trova anche nella Madonna
Rucellai (almeno nella parte inferiore che, sola, ho
potuto osservare con la lente), come pure nei lavori
degli scolari diretti da Duccio, sebbene non perfet-
tamente uguale a quella del maestro. Anche nella
grande Madonna di Cimabue nell’Accademia di Fi-
renze ed in altre opere trecentesche, si trova una
striatura nelle carni, ma diversa da quella di Duccio:
sono strie più larghe, più grossolane, più irregolari,
generalmente curve, larghe al principio, assottigliate
e sfumate verso la punta. Per v edere le strie ducce-

sche, fatte in modo perfino esagerato, si osservi il
dossale d’altare di Ugolino da Siena nel Museo del-
l’Opera di Santa Croce a Firenze (n. 8), specialmente
le quattro piccole figure della bordura in basso.

Questo quadro di Ugolino è un singolare anello di
congiunzione tra Duccio e Cimabue : vi sono delle
figure (p. es. il vecchio barbuto della bordura), che
si ritrovano quasi identiche nei tondini della cornice
(angolo inferiore sinistro) della Madonna Rucellai e
nel piano inferiore della Madonna di Cimabue nel-
l’Accademia fiorentina.

L’Arte. XV, 47.
 
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