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MARGARET T. JACKSON
Il disegno delle vesti è in generale a larghi partiti di pieghe con forti addentramenti e
spesso ideato secondo una convenzione. Rimane in qualche svolazzo e in qualche orlatura il
ghiribizzo gotico.
Il tipo delle figure in profilo è ossuto, scarno, con gli zigomi prominenti, nere le soprac-
ciglia, vivida la sclerotica, grosso il naso, tumide le labbra, il mento arrotondato. Il più delle
volte le teste, piantate sopra un collo sottile, dànno l’idea di essere come appiccate ad esso.
Le figure viste di faccia, o quasi, sono meno scarne e ossute.
Nella Vergine si nota un tentativo di maggiore delicatezza, ma gli occhi sono grossi, le
labbra troppo coralline, i lineamenti privi di finezza. Il Bambino in grembo alla madre è male
Andrea Delitio: Particolare. Atri, Cattedrale
(Fotografia Gargiolli).
architettato ; ha la testa attaccata alle spalle, il corpo come imbottito. I capelli sono spesso
gialli con riccioli serpentini.
Il pittore raggiunge un’espressione singolarmente gentile nell’angelo nunziante con la bella
testina dalla chioma gialla a zazzera, il lungo collo, la persona che si flette ad arco sotto le
rosse ali; ma toglie molto valore alla graziosa figura il contrasto fra la destra con dita tese
a viva forza, come se subissero una trazione, e la sinistra che tiene preziosamente fra due
dita il giglio.
Non si può a meno di riconoscere il prototipo della composizione della Natività in Benozzo
Gozzoli, che ancor manteneva la tradizione trecentesca. L’Epifania, specialmente nelle figure
di gentiluomini e nell’insieme del corteo, riflette già la trasformazione attuata dal Quattrocento:
i costumi contemporanei sono trasportati nella rappresentazione delle cose sacre. E oltre l’in-
flusso di Benozzo, nel modo di colorire a tinte piatte, si vede un indiretto studio degli sco-
lari di Piero della Francesca.
MARGARET T. JACKSON
Il disegno delle vesti è in generale a larghi partiti di pieghe con forti addentramenti e
spesso ideato secondo una convenzione. Rimane in qualche svolazzo e in qualche orlatura il
ghiribizzo gotico.
Il tipo delle figure in profilo è ossuto, scarno, con gli zigomi prominenti, nere le soprac-
ciglia, vivida la sclerotica, grosso il naso, tumide le labbra, il mento arrotondato. Il più delle
volte le teste, piantate sopra un collo sottile, dànno l’idea di essere come appiccate ad esso.
Le figure viste di faccia, o quasi, sono meno scarne e ossute.
Nella Vergine si nota un tentativo di maggiore delicatezza, ma gli occhi sono grossi, le
labbra troppo coralline, i lineamenti privi di finezza. Il Bambino in grembo alla madre è male
Andrea Delitio: Particolare. Atri, Cattedrale
(Fotografia Gargiolli).
architettato ; ha la testa attaccata alle spalle, il corpo come imbottito. I capelli sono spesso
gialli con riccioli serpentini.
Il pittore raggiunge un’espressione singolarmente gentile nell’angelo nunziante con la bella
testina dalla chioma gialla a zazzera, il lungo collo, la persona che si flette ad arco sotto le
rosse ali; ma toglie molto valore alla graziosa figura il contrasto fra la destra con dita tese
a viva forza, come se subissero una trazione, e la sinistra che tiene preziosamente fra due
dita il giglio.
Non si può a meno di riconoscere il prototipo della composizione della Natività in Benozzo
Gozzoli, che ancor manteneva la tradizione trecentesca. L’Epifania, specialmente nelle figure
di gentiluomini e nell’insieme del corteo, riflette già la trasformazione attuata dal Quattrocento:
i costumi contemporanei sono trasportati nella rappresentazione delle cose sacre. E oltre l’in-
flusso di Benozzo, nel modo di colorire a tinte piatte, si vede un indiretto studio degli sco-
lari di Piero della Francesca.