Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

DOI Heft:
Fasc. 6
DOI Artikel:
Giovannoni, Gustavo: Chiese della seconda metà del Cinquecento in Roma
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0452

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
40ò

G. GIOVANNONI

Una menzione tuttavia del suo nome, ma non più che una menzione, è possibile ritro-
vare in un dato d’archivio. Un documento vaticano (R. Tes. Seg. 1564-65, f. 19) riassunto
dal Bertolotti,1 ci dà notizia che il 26 gennaio 1564 (quando ancora cioè era in corso la
costruzione di Santa Caterina) un mastro Guido Guidetti aveva ricevuto se. 30 e fra Guglielmo

della Porta se. 40 e mastro G. B. Possa se. 15 per
stima di lavori di pittura e scultura fatti fare dal
Pontefice.

Del pari è possibile ritrovare il capomastro Barto-
lomeo da Casal Monferrato della seconda iscrizione,
identificandolo con una certa attendibilità con un
amico e conterraneo del celebre Bartolomeo Baro-
nino, indicato nei documenti come Bartolomeo del
fu Antonio da Casale, muratore.2 È citato in tale
qualifica come testimonio nel processo per la morte
del Baronino, avvenuta nel 1554; e si ritrova più
tardi come intraprenditore di lavori, per alcuni dei
quali non è improbabile che ereditasse la clientela
del Baronino stesso.

Oltre questi pochi dati di documentazione, nul-
l’altro m’è stato possibile, pur in lunghe ricerche,
di trovare. Ma ben più fecondo può riuscire l’esame
stilistico dell’opera d’arte, sia nel condurci a qualche
congettura sull’origine e sul carattere dell’artista
che l’ha prodotta, sia nel determinare il posto che
ad essa spetta nella serie di opere analoghe della Ri-
nascenza.

Esaminiamo dunque la piccola chiesa di Santa
Caterina. La fig. 2 ne riproduce la pianta, la fig. 1
dà l’insieme del prospetto, che certo ne è la cosa
più pregevole,3 * 5 la fig. 4 mostra il rilievo di un par-
ticolare architettonico dell’ angolo del prospetto
stesso, ed infine altri elementi illustrano le figg. 3,
5 e 6.

La facciata si compone di due sovrapposti or-
dini architettonici, ambedue corinzi, di paraste; il

secondo si appoggia sulla trabeazione del primo con
l’intermediario di un alto zoccolo, opportunamente
collocato per neutralizzare il raccorciamento, for-

_iL
















Fig. 4 — Particolare architettonico
del prospetto di Santa Caterina de’ Funari.

1 Bertolotti. Artisti lombardi in Roma, ecc., I, pag. 135.

2 Bertolotti. Bartolomeo Baronino da Casal Monferrato,

Casale, 1875, pag. 27. Id. Artisti subalpini in Roma, Man-

tova, 1884, pag. 83.

5 Disegni della facciata di Santa Caterina dei Funari nel
De Rubeis, op. cit., tav. 68, nella raccolta di Anonimo del
sec xvn del Gabinetto Nazionale delle Stampe (46, H. 7.),
tav. VII, nel Letarouilly, Edifices, ecc., I, tav. V (per la
zona inferiore), nel Peyer Imhof, Renaissance Architektur
Italiens, tavola 34, Gurlitt, Geschichte des Barocks in Ita-
lien, 1887, fig. 26, ecc.
 
Annotationen