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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 6
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra: secolo XIV-XVI
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0467

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RICERCHE SULLA MINIATURA UMBRA

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zione presentemente in un volume di Ducali al Museo britannico in Londra.1 Presenta una
porzione di un bordo di una intitolazione di libro, raffigurante nell’interno di un fregio archi-
tettonico l’autore seduto in un carro trionfale tirato da gufi e circondato da putti in atteg-
giamenti di scherzosa ironia.

Nelle due scenette laterali abbiamo da una parte un filosofo che scrive, e dall'altra un
eroe che stringe una chimera (fig. 2). Inferiormente a queste due scene laterali abbiamo le
due inscrizioni: « Dii Faveant » e « Opus Franchi miniatoris ». Davanti alla scena centrale vi è
una cerva accosciata ed alcuni caratteristici conigli.

Fra le decorazioni a minio del fondo urbinate-vaticano ve n’è una che ha una relazione
strettissima con questa, sì da non esservi alcun dubbio sull’identità dell’autore. E il fronte-
spizio del Cod. Lat. 336, e che fu certamente eseguito dopo l’anno 14741 2 (fig. 3).

Il disegno è costituito da una cornice architettonica bleu su fondo oro leggermente mo-

Fig. 3 — Franco Ferrarese

Roma, Bibl. Vaticana. Cod. Urb. Lat. 336 (particolare del frontespizio).

lato a punti : numerosi putti si arrampicano, giuocano, scherzano tra le cornici, i due vasi
color rosa, le ghirlande di foglie verdi, i frutti verdi e maturi di melograno, e i nastri volanti
rossicci. Al basso quattro gazzelle, due cagnoli, due conigli ed i medesimi putti fanno co-
rona allo stemma ducale Nella lettera iniziale L il ritratto — forse di Libanio — si fa notare
per il suo verismo.

L’artista tuttavia in tutte queste sue figure mostra accentuata la tendenza alle carni pingui,
floscie, che sta in perfetto contrasto col pensiero di umorismo con cui vorrebbe animare l’insieme.

1 Catalogne 0f Additìons to thè Manuscripts in thè
British Museum in thè years 1854-1860. London 1875.
pag. 289. Il volume che contiene la suddetta minia-
tura è una Collezione di frammenti miniati, principal-
mente Frontespizi di « Ducali », o commissioni di
dogi di Venezia dal sec. XV all’anno 1620.

2 Cod. Urb. Lat. 336. Cfr. la descrizione in Stor-
naiolo, Cod. Urb. Lat. Tom. I, ecc., pag. 306.

A carta 1 verso in un tondo stilizzato su fondo oro

si legge : « In hoc ornatissimo codice continentur epi-
stolae Libami oratoris eloquentissimi ». L’ornatissimo
si riferisce evidentemente al solo frontespizio, non
essendovi nel codice che le solite lettere umanistiche,
ed un fregio marginale a cart. 156.

Lo scriba del codice fu Matteo da Volterra che
fu calligrafo anche della Corte ferrarese, ed apparte-
neva alla famiglia dei Contagi.
 
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