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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 6
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Venturi, Adolfo: La formazione della Galleria Layard a Venezia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0497

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LA FORMAZIONE DELLA GALLERIA LA YARD A VENEZIA

45i

cortigiano il saluto benigno del sovrano, per l’amante un bacio della sua bella, per la lucer-
tola il sol di marzo». Avendo il Morelli espressa la voglia di fare la conoscenza del Layard,
« io lo assicurai », così scrive a questo il Molteni, « che dal canto suo non è minore la
voglia ». Alla fine d’ottobre avvenne 1’incontro. Accompagnato dal Morelli, il Layard visitò
Bergamo, e, stretta con lui amicizia, cominciò un carteggio che durò costantemente, nel

Gentile Bellini: Maometto II. Venezia, Galleria Layard. (Fot. Alinari).

quale la politica e l’arte si associano, e spesso l’arte addolcisce le amarezze della politica.
Consigliere sugli acquisti di quadri, il Morelli aiutò le tendenze del Layard e in molti casi
le diresse. Maggiore per cognizioni artistiche, doveva naturalmente imporsi. Già nell’anno
seguente alla loro conoscenza personale, nel '64, per consiglio del Morelli, Sir Layard
acquistò la Madonna del Lumi, il Bonsignori, più il ritratto del Moretto e un piccolo quadro
dello stesso maestro, 'posseduti da Ettore Averoldi, Felice dei nuovi acquisti, il Layard
 
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